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Federica Gabrielli: l’arte per rappresentare la donna

L’arte come passione irrefrenabile, che si riaffaccia prepotentemente dopo anni. E’ un po’ la storia di Federica Gabrielli, che dopo la laurea inizia a dedicarsi alla pittura, partecipando a varie esposizioni in gallerie e rassegne d’arte, in Italia e all’estero. Come la mostra ‘Proposta d’arte’, fino al 27 giugno in corso alla Arcadia Art Gallery di Milano dove l’artista porta il suo soggetto cavallo di battaglia: la raffigurazione della Donna, rappresentata con una cura dettagliata del particolare, dei ricami e degli ornamenti, quasi a rendere viva la figura che talvolta sembra uscire fuori dalla tela, e rivelarsi allo spettatore quasi a poterla toccare.

Federica Gabrielli, Vogue
Dalla formazione scientifica alla pittura. Come hai scoperto la tua passione per l’arte e come si è evoluta nel tempo?

«Sono legata all’arte fin da bimba. Una volta terminata la scuola media, avrei voluto iscrivermi all’istituto d’Arte, come consigliato da un mio professore che aveva intuito la mia inclinazione. Purtroppo la scuola d’arte più vicina era molto lontana da casa mia, sarei dovuta stare in convitto…oltre a questo c’era il fatto che spesso c’è il pregiudizio che vivere d’arte è qualcosa di onirico, poco tangibile, surreale. Quindi alla fine mi sono diplomata in Agraria e laureata nella stessa disciplina».

Federica Gabrielli, Colori d’africa
Alla fine però sei tornata al mondo dell’arte

«Non rinnego affatto i miei studi però, appena laureata ho seguito finalmente il cuore,ho comprato tele,colori ad olio e pennelli…e ho iniziato a viaggiare nel mio mondo, nei momenti in cui potevo (fino ad allora ho sempre disegnato in bianco e nero su carta). Tutti intorno a me mi spingevano a fare concorsi ecc…io rispondevo che volevo fare altro. La risposta da parte dei miei, del mio compagno, era sempre la stessa: trovati un lavoro e dipingi per hobby. Ma per me l’arte non poteva essere solo hobby, è passione Allo Stato Puro, adrenalina,energia vitale… Ora, a 41 anni, ho deciso di voler vivere solo e soltanto di arte. Mi è stato detto che le mie opere riescono ad incantare e regalare emozioni profondissime… questa è la soddisfazione più grande».

l’arte è passione allo stato puro, adrenalina, energia vitale

Federica Gabrielli
I tuoi quadri hanno spesso come soggetto delle donne con gli occhi chiusi con un impatto sull’osservatore. Cosa ti spinge a replicare questo soggetto?

«Non so darti una risposta univoca sul perché ho scelto la raffigurazione della donna. Credo che l’Arte, per quanto mi riguarda, abbia poco a che fare con la razionalità: è istinto, qualcosa di inconscio.. un po’ come l’innamorarsi di qualcuno, non lo decidi, accade e basta.

Ho deciso invece di raffigurare le mie creature (mi piace chiamarle così perché per me sono ‘vive’) con Gli Occhi Chiusi perché non voglio che venga identificata in loro una donna piuttosto che un’altra. Voglio che ognuna di esse rappresenti le donne in genere e in particolare la loro anima, la loro parte più nascosta e profonda. le mille splendide sfaccettature dell’ anima delle donne».

Federica Gabrielli, Big Babol
Cosa porterai alla mostra di Milano?

«A Milano porterò le opere ”Ops” e ”Big Bubble”, che riprendono sempre il soggetto della Donna». 

Federica Gabrielli, Ops


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