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INTERVISTA A HILARY SWANK "Le donne finiscono col convincersi che se non appari in un certo modo non sarai amata e che se non ti comporti in un certo modo, se non sei docile, non avrai successo"


Hilary Swank,  un attrice bravissima e bellissima. Un fisico asciutto per i suoi 44 anni. Da ragazzina ha vinto medaglie nel nuoto e nella ginnastica. Vincitrice, da attrice, di due premi oscar (Boys Don’t cry e Million dollar baby). Fino al 2018 era scomparsa dalla scena, o quasi. E’ stata protagonista, lo scorso anno, nella serie televisiva:   Trust , il rapimento Getty. Per questo film è stata spesso in Italia , dove ha trovato Roma come città che l’ha adottata per tutte le riprese del film.

“Amo l’Italia” dice sorridente “Avevo 16 anni quando ci sono venuta la prima volta , pensi che ho visto Milano prima di vedere New York e da voi ho sempre trovato persone che mi volevano bene che si prendevano cura di me”

Dove si era nascosta nel 2018?

“Non mi sono nascosta, sono rimasta a casa. Nel 2014 mio padre si è ammalato gravemente, sembrava avesse poco da vivere, a soli 65 anni. L’intervento salvifico, un trapianto di polmone, era comunque rischioso e complesso. E lui non aveva nessuno che si potesse occupare di lui. Ho deciso di farlo io. Ho seguito tutto il periodo ospedaliero e, dalla convalescenza in poi, si è trasferito da me, abitiamo ancora insieme”

E adesso come sta?

“Alla grande. Stamattina in casa è saltata la luce e mentre io sono rimasta a fare qualche telefonata, imprecando, lui è uscito per conto suo, tranquillo e in forma. Lo guardavo salire in macchina, ho sentito allontanarsi il rumore del motore e mi sono sentita felice, sorridevo da sola”

Un sacrificio che valeva la pena fare?

“Non lo considero un sacrificio. E’ stata una decisione istantanea. Non c’è film che possa competere con la necessità di stare accanto a una persona che ami mentre sta lottando per sopravvivere. Un film è solo un film”

Che cosa ha imparato in questa pausa?

“Tante cose su di me. Che cosa succede quando elimini ciò che ti ha definito quasi tutta la tua vita? In assenza della mia professione, ho cominciato a conoscermi meglio, a capire Che Posso Fare anche altro. Non è stato facile arrivarci. Ma, alla fine, ho aperto nuove porte. Infatti, oltre a seguire gli impegni di mio padre, preparargli da mangiare, accompagnarlo dai medici, mi sono inventata un secondo lavoro che posso fare da casa: una linea d’abbigliamento molto comoda ma lussuosa nei materiali e nei design. Si chiama Mission Statement e la faccio produrre in Italia, ma la disegno e seguo tutto io, ne vado orgogliosissima”

Occuparsi dei genitori anziani è una sorta di maternità a rovescio?

“Non lo so, certo la popolazione in Occidente invecchia e la questione della cura degli anziani va affrontata famiglia per famiglia. Qui negli Stati Uniti, quando ho detto che cosa avrei fatto, qualcuno mi ha guardato con sorpresa. Forse, se fossi rimasta a casa per curare un figlio anziché mio padre, sarebbe stato più comprensibile. Ma voi in Italia, mi capite vero? Perché a me non è sembrato di fare una cosa eroica, ma la cosa giusta”

Il suo fidanzato di allora come prese questa decisione?

“Ai tempi non avevo un fidanzato, o meglio, avevo sì una relazione, ma lui viveva in Francia. Niente che potesse modificare l’equilibrio domestico”

A proposito di uomini, come ha vissuto negli ultimi mesi l’ondata di scandali e le reazioni che sono seguite?

“Credo fosse un terremoto necessario. La discrepanza di potere tra donne e uomini, non solo a Hollywood, è ancora grande. Ho provato ammirazione per chi ha raccontato cose che un tempo nessuna avrebbe avuto il coraggio di denunciare. Però, adesso, viene il passo successivo”

Che sarebbe?

“SE le donne vogliono più potere devono imparare a gestirlo”

Come direbbe Spider-Man, con il potere vengono grandi responsabilità?

“Esatto! Insomma, io non voglio essere maltrattata dalle donne esattamente come non voglio essere maltratta dagli uomini. Dobbiamo sostenerci, usando la solidarietà come arma vincente, sapendo che c’è spazio per tutte. Anzi, se tutti, uomini e donne, facciamo del nostro meglio in armonia, nessuno deve rinunciare al proprio ruolo per far brillare qualcun altro. Però dobbiamo essere umili, nell’indossare il potere”

Bello, un sogno

“Io credo che, nella lunga, sarà possibile, ho un’incrollabile fiducia nell’umanità”

Eppure, anche a lei sarà capitato di non essere rispettata sul lavoro?

“E a chi non è capitato? Quando sei una giovane attrice ti dicono continuamente che non sei abbastanza questo e che sei troppo quello. Sotto sotto, le donne finiscono Col Convincersi Che se non appari in un certo modo non sarai amata e che se non ti comporti in un certo modo, se non sei docile, non avrai successo”

A lei cosa dicevano?

“Sciocchezze tipo che le mie labbra erano troppo grandi per lo schermo e che dovevo tagliarmi i capelli così e vestirmi così, tutti tentativi di controllo sull’immagine che ai maschi vengono risparmiati, almeno nella maggior parte dei casi. Ma il vero problema non è mai stato questo. E’ stato ogni volta in cui mi proponevano dei copioni in cui era richiesta solo la mia presenza decorativa e io dicevo “ma qui non c’è niente da fare per me! Non si può recitare l’apparenza”. Quindi mi sono data da fare per cercare ruoli in cui ci fosse qualcosa da raccontare, dei sentimenti, una personalità. Ho avuto lunghe conversazioni con uomini dell’ambiente su questo, ma alla fine ho sempre fatti quello che ho voluto”

Li avrà spaventati?

“Non credo. Però certo sono stata molto determinata. E le dirò che adesso, mi sento anche meglio. Più proposte interessanti, più storie che mi somigliano e mi arricchiscono”

Vincere il premio Oscar a 25 anni non fa un po’ paura?

“No, perché al momento non ti rendi conto di quanto ti cambierà la vita, pensi che ti godrai la festa e poi tutto tornerà come prima. Invece, era iniziato un percorso nuovo, la mia vita professionale da adulta”

Prima o poi si metterà a scrivere? Dirigere?

“No, non sono brava a scrivere. Posso avere l’idea di una storia, ma poi trasformala in sceneggiatura è un’altra cosa. E al dirigere preferisco recitare. Inoltre, avendo avviato le mie nuove attività, dalla fondazione di beneficenza Hillaroo alla linea di abbigliamento, ho molto da fare, molti viaggi in programma e voglio comunque tenere dello spazio e del tempo per me e per i miei affetti. Ho capito quattro anni fa quanto sia importante, e su questo non tornerò indietro”

Dieci anni fa consigliò un libro appena uscito e che nessuno aveva sentito nominare. Mangia prega ama

“Ricordo quel momento. Stavo leggendo quel libro specchiandomi nelle sue pagine perché raccontava come si sopravvive a un divorzio e io stavo uscendo con difficoltà dal mio ..”

 Le è servito?

“Un po’ sì. Ma ci vuole altro che un libro a rimettersi a piedi da certe rotture”


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