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Le famiglie di ortaggi

Anche se spesso l’apparenza inganna, alcune delle verdure che coltiviamo nei nostri orti hanno caratteristiche comuni. Botanicamente parlando, queste somiglianze indicano l’appartenenza a delle “famiglie di ortaggi”. Parliamo quindi di: chenopodiacee, cucurbitacee, liliacee, graminacee, solanacee, crucifere, ombrellifere, composite e leguminose.

Chenopodiacee
Famiglia di Piante Erbacee, fruticose e arbustive. Le foglie sono alterne, sparse o opposte. In alcune specie sono carnose oppure possono ridursi a squame o, in alcune forme coltivate, raggiungere un marcato sviluppo con picciolo e nervatura centrale carnosi. I fiori, piccoli e poco appariscenti, sono riuniti in abbondanti infiorescenze a cima all’apice dei fusti o dei rami. Tra gli ortaggi appartenenti a questa famiglia ricordiamo spinaci, bietola da coste e da orto.

Composite
Per la grande maggioranza sono Piante erbacee: qualche specie legnosa è presente nelle aree tropicali. La caratteristica fìorale che contraddistingue questa famiglie di ortaggi è la presenza di infiorescenze a capolino. In alcuni casi i capolini sono a loro volta riuniti in ulteriori infiorescenze formanti delle ombrelle di più capolini. In questa famiglia troviamo gustose insalate quali indivie riccia e scarola, le lattughe, radicchi e cicorie, ma anche i carciofi e i cardi.

Crucifere
Famiglia ricca di Piante Erbacee Annuali o perenni. I fiori hanno 4 petali disposti a croce, da cui il nome della famiglia, che, anche se piccoli, assumono spesso, colorazioni vivaci. Il primo cavolo di cui si ha notizia era coltivato all’incirca 8000 anni fa sulle coste nordeuropee. Si ritiene che i cavoli cappucci abbiano avuto origine in Germania e che abbiano assunto l’aspetto attuale attorno al XII secolo d.C. Anche la rucola fu una delle prime piante a essere coltivata, comparendo inizialmente come infestante nei campi di cerali e, solo successivamente, apprezzata come una pianta da consumare in insalata. Oltre a ravanelli, rafano, rucola e ramolaccio, a questa famiglia appartengono i tutti i cavoli. Il broccolo, conosciuto sin dall’antichità, è arrivato in Italia, probabilmente, dall’Asia Minore; le sue prime varietà furono probabilmente selezionate in Grecia e in Italia in era pre-cristiana. Si suppone che il cavolfiore sia originario dell’Asia Minore ed era coltivato in Egitto 400 anni prima di Cristo. Chi abbia introdotto il cavolfiore in Italia ancora non è molto chiaro. Forse fu importato dai Veneziani che, acquistatolo a Cipro, una volta rientrati a Venezia cominciarono a piantarlo. O, forse, la sua zona d’origine è la Toscana. In Cina, il cavolo cinese è consumato da migliaia d’anni, mentre in Europa è noto all’incirca dall’inizio del XVIII secolo.

Cucurbitacee
Famiglia di piante erbacee annuali, striscianti o rampicanti. Spesso hanno foglie semplici, di grosse dimensioni, ruvide e fittamente pelose. I fiori sono molto appariscenti e di grosse dimensioni, bianchi o gialli. Queste specie, solitamente, portano sullo stesso individuo fiori maschili e femminili. Il frutto è una bacca di forma allungata chiamata pepo. In questa famiglia troviamo le zucchine e le zucche; quest’ultime, di origine messicana, sono state impiegate in cucina fin dall’antichità. I cetrioli hanno origini himalayane. Erano coltivati in India 3000 anni fa ed erano ben noti agli Egizi, ai Greci e ai Romani. Le angurie sono tra le più antiche specie “zuccherine” coltivate; erano infatti già note 3000 anni fa nell’area mediterranea. I meloni, invece, non erano conosciuti dagli Egizi e dai Greci, hanno probabilmente avuto origine in Africa e sono stati introdotti in Europa dai Romani.

Graminacee
Famiglia di piante erbacee, perenni o annuali. Il fusto è articolato in nodi e internodi. Alcune specie, tra cui il mais, presentano fusti e internodi pieni. A livello dei nodi si originano le foglie e le ramificazioni laterali. Molte graminacee presentano il fenomeno dell’accestimento: da un rizoma perenne si formano, anche nella stessa annata, più culmi vicini tra loro. Le foglie constano di una guaina, che avvolge il culmo, e di un lembo, che si stacca nettamente dalla guaina in corrispon­denza di una piccola struttura membranosa detta ligula, I fiori sono sempre raccolti in infiorescenze (spighette) riunite a loro volta in spighe o pannocchie. Secondo gli studi più recenti, la culla della coltura del mais è situata nella valle messicana di Tehuacàn (regione di Oaxaca), dove esiste una pluralità di grandi insediamenti precolombiani. In Italia la coltura si diffuse a partire della metà del Cinquecento, dove rapidamente soppiantò miglio e panico divenendo, con la polenta, la base dell’alimentazione dei contadini padani.

Leguminose
Famiglie di ortaggi con tante piante erbacee, ma anche alberi, arbusti e piante rampicanti. Spesso hanno foglie alterne, composte da un numero vario di foglioline, e portano alla base del picciolo delle escrescenze fogliacee o spinose. Molte specie vivono in associazione con i batteri che fissano l’azoto atmosferico, ospitandoli in specifici noduli attaccati alle radici e arricchendo così naturalmente il terreno di un prezioso fertilizzante. Il frutto è un baccello e può essere secco o carnoso, rigonfio o compresso, provvisto di ala e di vari colori e dimensioni. I baccelli possono contenere uno o più semi. Appartengono alle leguminose ortaggi meno diffusi come cicerchia e lupino. Ma anche, piselli, lenticchie (nominate anche nella Bibbia) e ceci, i cui resti sono stati trovati negli insediamenti del Medio Oriente risalenti a circa 8000 anni fa. In Perù sono stati ritrovati fagioli di oltre 7000 anni da cui derivano le varietà moderne. I fagiolini erano certamente coltivati 2000 anni fa in Messico, e sono stati introdotti in Europa nel XVI secolo. La fava, infine, è probabilmente originaria dell’Africa settentrionale e in Cina, già 5000 anni fa, veniva usata come alimento.

Liliacee
La gran parte della piante di questa famiglie di ortaggi hanno sviluppo erbaceo. La cipolla, l’aglio e l’asparago hanno origine asiatica, mentre il porro ha probabilmente origini mediterranee. Lo scalogno, originario del Medio Oriente, era molto apprezzato dai Greci e dai Romani. L’aglio è considerato il più antico dei medicamenti, già usato dagli Egizi e da Ippocrate. Come pianta spontanea, l’asparago era noto sin dal 4000 a. C. agli Egizi che ne diffusero la coltivazione nel bacino Mediterraneo.

Solanacee
A questa famiglia appartengono alberi, arbusti, piante rampicanti e piante perenni o annuali. Un carattere distintivo dei fiori è la presenza di uno stame asimmetrico spostato verso il lato del fiore. Dopo la formazione del frutto (bacca), il calice è persistente e resta verde o addirittura si ingrossa e avvolge i frutti.
I pomodori e le patate giunsero in Europa dal Sud America a opera degli spagnoli che seguivano le esplorazioni di Cristoforo Colombo. La melanzana è originaria di India e Cina. Peperoni e peperoncini sono stati portati dal Sud America in India nel XVI secolo, dove sono diventati subito uno dei cibi preferiti dalle popolazioni locali.

Ombrellifere
Famiglia con piante erbacee annuali, biennali o perenni con fusti cavi. L’inflorescenza è un’ombrella. Molte ombrellifere erano conosciute e utilizzate fin dall’Età della pietra. Nei siti di sepoltura neolitici sono state trovate tracce di cumino, aneto e anice, che erano probabilmente usati per l’igiene personale (così come poi dagli Egizi e dai Romani) o come offerte durante le cerimonie religiose. Tra le ombrellifere che non possono mancare nell’orto ricordiamo la carota, il finocchio, il sedano a costa e la rapa.

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