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Terremoto in Emilia Romagna - Alcune considerazioni

POST RI-AGGIORNATO
Come ho già scritto, il 20/05/2012 alle 4.03 (2.03 UTC) un terremoto di magnitudo Ml pari a 5.9 ha colpito l'Emilia Romagna nell'area compresa tra Bologna, Modena, Ferrara e Mantova.
La profondità risulta inferiore a 10-12 Km e precisamente a 6.3Km di profondità (superficiale - tipica dei terremoti appenninici) ed il calcolo del meccanismo focale effettuato tramite dati a larga banda della Rete Sismica Nazionale e della rete MedNet dell'INGV ha evidenziato la seguente soluzione:
 
Meccanismo focale (Fonte: INGV) 

L'evento principale (Main-shock) è stato preceduto n°4 scosse (Fore-shocks) con eventi fino alla magnitudo 4 ed attualmente è seguito da un'altro sciame "di assestamento" (After-shocks) con eventi fino a magnitudo 5.1 (evento del 20/05/2012 alle 15.18 ora italiana). In particolare, l'INGV, dall'ultimo bollettino emesso il 26/05/2012 alle ore 8.00, ha localizzato oltre 290 terremoti (grazie anche al lavoro di tutti i precari..... qui il loro Blog). Dall’inizio della sequenza,
  • gli eventi di magnitudo superiore od uguale a 5 sono stati 3;
  • quelli con magnitudo tra 4 e 5 sono stati in totale 15;
  • 70 di magnitudo compresa tra 3 e 4
  • 476 di magnitudo minore di 3.
Il grafico sotto mostra l’andamento del numero dei terremoti per giorno nell’ultima settimana.



Di seguito gli eventi registrati dalla rete INGV aggiornati al 26/05/2012 alle ore 8.00



I meccanismi focali di alcuni dei terremoti di magnitudo compresa tra 3.4 e 5.9 avvenuti tra il 20 e il 23 maggio indicano che il movimento durante ciascun terremoto è avvenuto su faglie orientate mediamente est-ovest e con spostamento in direzione nord-sud. Confrontando questi dati con la geologia del sottosuolo padano si ipotizza che i terremoti siano avvenuti su dei piani di faglia immergenti verso sud. Di seguito i meccanismi focali calcolati (fonte bollettino INGV del 25/5/2012 h. 23.00):



Qui potete seguire gli eventi sismici in tempo reale e qui potete leggere i bollettini emessi dall'INGV


La Pianura Padana, in passato è stata sede in passato di alcuni terremoti storici di magnitudo inferiore o pari a 6. Nell'area epicentrale, nel raggio di circa 30 km, non erano presenti terremoti "storici", ed gli epicentri più vicini sono datati tra il 1100 ed il 1570. Si riporta di seguito la cartografia della sismicità registrata dall'anno 0 all'anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04 - Fonte INGV)

 Sismicità storica (Fonte INGV).


Di seguito una pianta della Pianura Padana con raffigurate le strutture principali ("An inventory of river anomalies in the Po Plain, Northern Italy: evidence for active blind thrust faulting", Pierfrancesco Burrato, Francesca Ciucci e Gianluca Valensise. “Annali di Geofisica”)



 Di seguito una sezione geologica dell'area (fonte INGV)


Nel caso in esame (vedi figura sotto) la sismicità appare correlata alla faglia ITIS07 del Data Base delle Sorgenti Sismogenetiche dell'INGV (area 4 nella pianta della pianura padana). 
 


Tale  faglia, come riportato nell'articolo  era nota solamente dal 2003 (confermata nel 2009) e  potenzialmente in grado di dare un sisma di magnitudo 5.9 (in linea rispetto a quanto accaduto) e molto probabilmente per questo motivo e per l'assenza di sismicità storica l'area era classificata a a bassa pericolosità sismica. 






Infatti la accelerazione attesa massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita ai suoli rigidi per il terremoto con un tempo di ritorno di 475 anni è di 0,15g, mentre quella registrata è stata 0,3g, che corrisponde ad un terremoto con tempo di ritorno tra 800-1800 anni (coerente comunque per gli edifici strategici).

Nonostante la "normalità" del terremoto avvenuto in Emilia (data la situazione tettonica), come al solito è partito il festiva di idioti e sciacalli (specifico per chiarezza: IN INTERNET - Non è riferito alle persone che hanno subito il terremoto, le quali hanno la mia massima solidarietà) che cercano complotti ed altre amenità per spigarne la causa o cercano di improvvisarsi sismologi.
Vediamone di seguito una breve carrellata.......

1) il terremoto è stato provocato dal fracking: FALSO
Il fracking è una tecnica che serve ad  aumentare il grado di fratturazione delle rocce poco permeabili tramite l'iniezione di fluidi in pressione, al fine di aumentare e facilitare l'estrazione di petrolio, gas, ecc.
In primis non ci sono fracking attivi in italia ne tantomeno in pianura padana, in quanto le rocce sono già fratturate (calcari, torbiditi con caratteristiche quindi per l'estrazione tradizionale) e non a bassa permeabilità tale da necessitare tale tecnica. 
Poi se anche fosse stata effettuata una perforazione non autorizzata e fosse stata messa in atto tale pratica i segnali sismici sarebbero stati facilmente riconoscibili (sia in frequenza che in magnitudo) in quanto studiati nei campi geotermici di tutto il mondo sin dagli anni '70. Inoltre tutte le perforazione per idrocarburi e similari vengono autorizzate dal Ministero dell'Ambiente. Come si può vedere sul sito, le uniche perforazioni autorizzate sono ormai datate e ultimamente sono stati autorizzati i permessi di ricerca (tipo AleAnna) per i quali non si fanno tramite perforazioni ma tramite prospezioni geofisiche che, per i profani, si svolgono in superficie tramite l'analisi delle onde rifratte e riflesse registrate da un lungo stendimento di sismometri e prodotte da una sorgente (chiaramente per arrivare a 2/3 Km di profondità ci vuole un po di esplosivo come sorgente sismica, ma è la tecnica che si usa da sempre e non fa danni). 


2) La fuoriscita di materiale sabbioso è la prova provata del fracking e/o dello stoccaggio di Co2.: FALSO
Come si dice...... l'ignoranza è una brutta bestia, l'affermazione si riferica a questo fenomeno in foto ("rubata" a meteoweb):

In realtà quello che si vede è un effetto di sito ben noto ai geologi ed ai geotecnici che si chiama "liquefazione dei terreni". Tale fenomeno accade in terreni prevalentemente sabbiosi saturi d'acqua (falda superficiale), nei quali la sovrappressione dell'acqua di falda che si viene a verificare con un sisma fa si che l'acqua entra tra granulo e granulo dei sedimenti annullando completamente o quasi la capacità portante del terreno (a  questo indirizzo è possibile scaricare un rapporto con molte immagini sugli effetti di liquefazione grazie al Prof. Roberto Romeo dell'Università di Urbino).
Di seguito un video esplicativo che possono ripetere tutti al mare con un semplice secchiello:


 


3) L'INGV dichiara una Ml=5,9 invece che >6 in modo che le assicurazioni non paghino i danni: FALSO
Non esiste un discriminante per le assicurazioni, è una vecchia bufala, è come dire che una assicurazione paga i danni se ti tamponano a 59km/h invece che a 61 km/h......
Per chi vuole saperne di più ecco due siti che descrivono pro e contro delle assicurazioni sul terremoto:
http://www.cbsnews.com/8301-505144_162-57319955/earthquake-insurance-8-things-you-need-to-know/
http://bucks.blogs.nytimes.com/2011/09/07/is-earthquake-insurance-worth-the-cost/

Ml e Mw Sono due metodi di misura differenti della stessa grandezza, la magnitudo.
Dunque la Ml è la magnitudo Richter che viene calcolata (più velocemente) sulla base del rapporto dell'ampiezza d'onda registrata e l'ampiezza di un terremoto di riferimento ed è però limitata come misura, infatti arriva poco oltre la magnitudo 8 (c'e qualche altro parametro funzione ad esempio della attenuazione e della distanza epicentrale, parametri che variano da zona a zona, ma la sostanza è questa). I dati non possono essere taroccati, sono disponibili sempre online (e poi in caso di falsificazione ci sono almeno altri tre o quattro centri esteri, tra i quali il principale è il CTBTO che lo denuncerebbero subito...... almeno che non si creda al complotto internazionale e che tutti i ricercatori, tutti i tecnici precari ne facciano parte....)
Tornando con i piedi per terra, la Mw è la magnitudo momento ed è funzione della superficie di faglia e dello spostamento che ha subito. Viene data in genere dopo in quanto necessita di svariati calcoli e verifiche. In Italia il sistema (causa basso numero di terremoti) non è stato ancora calibrato efficacemente.

4) Non ci sono mai stati tanti terremoti in un territorio come l'Emilia: FALSO
Ricordo a tutti che, dai dati recenti (ante terremoto) e da quelli storici le accelerazioni massime attese nell'area della pianura padana, data anche la situazione tettonica, sono dell'ordine di 0,225g..... un po tantino per un posto dove secondo alcuni mentecatti non ci sono mai stati terremoti.......


5) Il terremoto è stato provocato HAARP: FALSO
L'avevo già scritto ma repetita iuvant.
Vediamo di capire cosa è HAARP, di seguito un breve riassunto di quanto riportato sul sito ufficiale...... il resto se vi interessa ve lo leggete!).
HAARP si trova in Alaska ed è un progetto scientifico finalizzato a studiare le proprietà e le caratteristiche della ionosfera (quello strato dell'atmosfera terrestre che ha la caratteristica di riflettere le onde radio scavalcando così la curvatura terrestre..... se vi ricordate un tempo si riusciva a sentire radio mosca la notte), al fine di migliorare le comunicazioni e i sistemi di sorveglianza sia per scopi civili che militari (ed infatti sembra sia finanziato in grossa parte dai militari).  Il sistema è composto da:
  1. un trasmettitore ad alta potenza operante nel range delle alte frequenze (HF da 2.8 a 7 MHz e da 7 fino 10 MegaHerz) capace di sviluppare in trasmissione più di 3.6 MWatt da un antenna composta da 180 dipoli incrociati e strutturate in un array rettangolare su una superficie di 35 Acri (141640 mq) 
  2. un sistema di ricezione dati composto da strumenti scientifici (magnetometro, magnetometro ad induzione ecc.) per l'osservazione delle aurore che avvengono nella ionosfera e degli effetti prodotti durante l'uso del trasmettitore HF
Per ricerca sulla ionosfera, il segnale generato dal trasmettitore è trasmesso tramite l'array delle antenne verso l'alto. Tale segnale viene parzialmente assorbito, ad un'altitudine tra i 100 ed i 350 km (a seconda della frequenza di trasmissione) in un piccolo volume di spessore di poche centinaia di metri e di diametro di poche decine di kilometri al di sopra del sito di trasmissione.
L'intensità del segnale HF trasmesso è minore di  3 microwatts per cm2,decine di migliaia di volte inferiore alla radiazione elettrromagneica naturale che raggiunge la terra . I piccoli effetti che vengono prodotti, possono essere osservati con i sensibili strumenti scientifici che sono installati in HAARP e possono fornire nuove informazioni sulla dinamica dei plasmi (materia rarefatta allo stato di ioni) e sulle interazioni tra i processi solari-terrestri.

Per cercare di capire le potenze in gioco, dobbiamo fare alcune considerazioni:
  1. L'energia prodotta dai generatori viene utilizzata dal trasmettitore, dal finale, dal sistema di raffreddamento
  2. l'efficienza del sistema è del 45% (ovvero su 100watt impiegati, ne vengono trasmessi 45, il restante 55% se na va dissipato in calore..... come una lampadina)
  3. Come risultato si ha che, quando il sistema opera a pieno regime (3.6 MWatt), sono necessari circa 10 MWatt di potenza. 
  4. Ammettendo che il sistema lavori sempre a piena potenza e considerando che l'area di array delle antenne è pari a  141640 mq, si ha una densità di radiazione da terra di 25 Watt/mq (quanto una lampadina...???)
  5. Come ben spiegato da Gianni Comoretto, un insieme di 180 antenne concentra l’emissione di onde radio in un fascio 180 volte più stretto e potente rispetto a una singola antenna che trasmette con la stessa potenza complessiva. Una singola antenna di quel tipo illumina un’area pari circa al quadrato della distanza. Quindi HAARP illumina un’area di ionosfera, a 100 km, pari almeno a (100x100/180) = 55 km quadrati, o 55 milioni di metri quadri. La densità di potenza è quindi al massimo 3,6 MW/55 km2 = 0,08 W/mq, sotto i limiti di protezione per la popolazione in Italia (0,1 W/mq). In confronto l’energia solare che colpisce la ionosfera ha una densità di potenza di circa 1350 W/mq (anche se solo una piccola frazione ne viene assorbita). 
Facciamo poi un po di equivalenze (fanno sempre comodo):
  1. Il joule, è l'unità di misura dell'energia, del lavoro e del calore (per quest'ultimo è più frequente la caloria), ed è definito come 1 kg·m2/s2 = 1 N·m = 1 W·s. Un joule è anche il lavoro svolto per produrre la potenza di un watt per un secondo, da cui 1J=1Watt/s 
  2. Considerando quindi che la sorgente HF non è puntiforme ma si tratta di un array che sviluppa una densità di potenza irradiata di 25Watt/h mq si ha una corrispondenza in Joule pari a 9 x104J/mq (una via di mezzo tra la potenza di una bomba a mano e la demolizione di un edificio tramite esplosivo)
 

6) Negli ultimi 10 anni il numero di terremoti superiori a 6 è aumentato: Falso
L'avevo già scritto ma repetita iuvant.
Quando si studia un processo che rilascia energia devono essere analizzati tutti i dati, altrimenti il risultato è falsato, insomma fai vedere quello che ti fa comodo ma non ha alcun valore scientifico. 
 Vediamo l'andamento del numero totale dei terremoti dal 1973 ad oggi:

 

Vediamo il totale degli sforzi dei terremoti calcolati annualmente dal 1973 ad oggi: 



Vediamo il totale della magnitudo dei terremoti calcolata annualmente dal 1973 ad oggi: 



Vediamo la media della magnitudo dei terremoti calcolata annualmente dal 1973 ad oggi: 


Vediamo la media degli sforzi dei terremoti calcolati annualmente dal 1973 ad oggi: 

 
L'interpretazione di questi grafici lascia pochi dubbi (chiaramente il 2012 non va considerato in quanto anno parziale):
  1. ad un apparente incremento del numero dei terremoti, da circa il 1990 in poi (da 5000 a 30000 con una inversione di tendenza dal 2009) corrisponde un incremento degli sforzi totali.
  2. a tale incremento non corrisponde un incremento della media del totale della magnitudo che rimane costante ad un valore di 9
  3. a tale incremento corrisponde una diminuzione della media della magnitudo che passa da 5.5 a 5.0
  4. a tale incremento corrisponde una diminuzione della media degli sforzi che passa da 0.12 a 0.004
Da quanto sopra, e siccome i calcoli si fanno sempre sul totale, si evince che:
  1. Il rilascio di energia medio (magnitudo) dal 1973 ad oggi è costante
  2. L'incremento del numero dei sismi probabilmente
  • in parte, non è reale, in quanto dal 1990 si è avuto lo sviluppo di internet che ha favorito la nascita delle reti sismiche collegate tra loro (come la intendiamo oggi), portando nei vari database un numero maggiore di dati che non era possibile acquisire prima (ovvero i dati ante 1990 potrebbero essere tranquillamente sottostimati)
  • dato che la magnitudo media mostra un trend in diminuzione, così come lo sforzo tale dato si spiega semplicemente che sono aumentati i terremoti di piccola magnitudo che hanno permesso una dissipazione degli sforzi a discapito di eventi a magnitudo maggiore. 
Come vedete i dati vanno saputi leggere.......

7) Il terremoto era prevedibile: Falso
Disponibile ad essere smentito dalla Commissione Grandi Rischi (almeno un membro lo conosco bene e può infamarmi quanto vuole, le critiche qui sono sempre ben accette).
Il terremoto, secondo il Prof. Alessandro Manetti (ENEA) era previsto, in particolare viene riferito:

Direttore, era prevedibile il terremoto in Emilia? Ci sono state analisi precedenti?
Si, era stato previsto. Ci sono dei “cosiddetti” strumenti di previsione che sono fatti in diversi Paesi, in Italia li fa l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) e l’Università di Trieste. In base al verificarsi di possibili anomalie nelle tre zone italiane, nord, centro e sud vengono emessi degli allarmi. E’ un po’ come misurare la temperatura corporea e vedere se hai la febbre.
 
E sono stati emessi allarmi?
Si, in marzo è stato diramato un allarme per la zona nord perché era stato stimato un movimento del terreno di magnitudo maggiore del 5,4. C’erano notevoli probabilità che a nord sarebbe arrivato un terremoto. La regione allarmata era questa anche perché c’erano stati terremoti vicini, nel Garda, nel veronese, poi a Parma. L’algoritmo dell’analisi mostrava che era fortemente probabile.
 
E come mai nessuno lo sapeva?
Si  tratta di metodologie sperimentali. Gli allarmi non vengono divulgati ma comunicati a un gruppo di esperti nazionali . Nella Commissione Grandi Rischi si sapeva, ne abbiamo propria parlato il 4 maggio.
 
E cosa è stato fatto in proposito per preparare all’evento?
Se ne discusse anche perché questo tipo di analisi non sono accettate da tutti i sismologi. Io posso solo dire che la Commissione Nazionale Grandi Rischi era informata dai primi di marzo.
 
Sono previste altre scosse in Emilia?
Non si può dire. Ha ragione Gabrielli (Capo del Dipartimento della Protezione Civile, ndr) che bisogna attendere e stare attenti. Ci potrebbero essere solo scosse di assestamento come scosse più forti. Non occorre arrivare a conclusioni senza avere tutti gli elementi.
 
Ma cosa bisognerebbe fare in questi casi?
Non si possono immediatamente evacuare delle zone per mesi ma di sicuro si può verificare le strutture strategiche,  e organizzare la protezione civile, informare la popolazione su come si deve comportare.

Come si può leggere dall'intervista su Affari Italiani, non era una "previsione", ma una valutazione statistica su grande scala (si parla di nord, centro e sud) integrata con dati reali (terremoti, spostamento suolo ecc). Tale metodo non permette di  determinare scientificamente una previsionein quanto non permette la costruzione di un modello fisico-matematico che spieghi l'evento, che ne permetta la discriminazione, la localizzazione spazio-temporale in maniera da poter intervenire con una evacuazione.
Ad es, che possa avvenire un terremoto al sud è chiaro, abbiamo zone a rischio altissimo ed un notevole gap temporale per gli eventi sismici, ma da qui a dire che un terremoto avverrà in tal posto in tal data......... credo dovrà passare ancora molto tempo
Questa intervista, anche se evidenzia un notevole passo avanti nella ricerca, genera solo confusione e non aiuta chi in questo momento soffre.
Non potendo prevenire i terremoti l'unica cosa da fare è sfruttare al massimo le conoscenze che abbiamo a disposizione. Siamo infatti a conoscenza (grazie agli studi ad alla cartografia prodotta dall'INGV):
  1. di quali sono i paesi e le citta a rischio sismico,
  2. della massima intensità sismica attesa su una certa area,
Basterebbe quindi fare prevenzione ed indagini geotecniche di laboratorio (per valutare ad es. il potenziale di liquefazione di un terreno) per limitare i danni di un sisma mediante la messa in sicurezza degli edifici o la costruzione secondo i criteri antisismici.

8) Il terremoto è stato causato dalla vicinanza della luna e/o allineamento pianeti (o da quello che volete presente nello spazio): Falso
Ne avevamo parlato anche su geoforum.
Tale credenza può essere tranquillamente sbufalata con la legge della gravitazione universale enunciata da Sir Isaac Newton nel 1687.
Avevo iniziato a fare i calcoli con i dati presenti in Planetary Fact Sheet, poi ho trovato il Blog "Fuffologia" che aveva gia fatto un bel Post sull'argomento, (qui il link su Blogspot) pertanto se volete maggiori informazioni rimando a lui.
Comunque, se non avete voglia di leggervelo (male.... molto male, si devono sempre verificare le fonti) riassumendo sinteticamente, le forze che possono entrare in gioco sono le forze gravitazionali e le forze mareali. Di seguito una tabella riassuntiva dove per la Luna i parametri sono indicati alla distanza minima e massima dalla Terra.

Massa
(luna=1)
Max.
avvicinam.
Terra

(luna=1)
Forza
gravitaz.

(luna=1)
Forza
mareale

(luna=1)
Sole27.071.000412,71590,385
Mercurio
4,5216,90,00010,0000004
Venere66,3107,20,0060,00005
Luna
dist.  min
1
(7,35×1022 kg)
1,0
(356400 km)
1,0
(2,306×1020N)
1,0
(8,245×1018N)
Luna
dist. max
1,141
(406700 km)
0,768
(1,771×1020N)
0,673
(5,549×1018N)
Marte8,74156,00,00040,000002
Giove25839,41651,20,010,000006
Saturno7736,63354,40,00070,0000002
Urano1181,57244,40,000020,000000003
Nettuno1394,012081,70,000010,000000001
Masse, distanze, attrazione  gravitazionale e forza mareale sono rapportate a quella della Luna (alla distanza minima)

Per quel che riguarda la forza gravitazionale (la gravità), si evince che:
  • il corpo che ha il maggiore effetto gravitazionale sulla Terra è il Sole (gli giriamo intorno........, ovvio);
  • il secondo corpo che ha il maggiore effetto gravitazionale sulla Terra è la Luna (circa centosessanta volte più debole rispetto a quello del sole)
  • il terzo corpo è Giove (circa l’1% di quello della Luna)
  • gli altri pianeti messi assieme hanno un effetto di circa la metà rispetto a quello di Giove;
Da mettere in evidenza che nel passaggio dall'afelio (distanza massima dalla terra) al perielio (distanza minima dalla terra) l’effetto gravitazionale della Luna sulla terra aumenta del 30%, ovvero una variazione 15 volte superiore all’effetto complessivo di tutti i pianeti messi perfettamente allineati alla distanza minima possibile dalla Terra.
Gli effetti gravitazionale degli allineamenti planetari possono causare terremoti? .........direi di no.

Per quel che riguarda le forze di marea (2 ordini di grandezza più piccole rispetto alla forza gravitazionale), si evince che:
  • il corpo che ha il maggiore effetto mareale sulla Terra è la Luna
  • il secondo corpo che ha il maggiore effetto mareale sulla Terra è il Sole; (circa il 38% di quello della Luna); Da notare che:
    • le maree più alte ci sono quando la luna è nuova (dalla stessa parte del sole) o piena (dalla parte opposta); 
    • le maree sono massime quando durante le sigizie (luna piena e luna nuova quando la Luna si trova al minimo di distanza dalla Terra);
  • il terzo che ha effetto mareale sulla Terra è Venere, (circa lo 0,005% di quello della Luna);
  • tutti i pianeti messi assieme non arrivano allo 0,01% dell’effetto della Luna;
Da mettere in evidenza che nel passaggio dall'afelio (distanza massima dalla terra) al perielio (distanza minima dalla terra) l’effetto mareale della Luna sulla terra aumenta quasi del 50%.
Gli effetti di marea dei pianeti allineati possono causare terremoti? ......direi di no.

Come riportato da ScienceDaily, National Geographic una "certa" correlazione si ha nelle aree in cui sono presenti faglie e le maree sono particolarmente alte. La spiegazione non risiede nell'effetto deformativo della roccia da parte della forza mareale (il terremoto ci sarebbe anche altrove), ma nell'effetto dell'enorme massa d'acqua che va a generare una certa pressione sulla faglia. se questa è sotto stress e vicina alla rottura può innescare un terremoto.


Per maggiori info sul terremoto dell'Emilia, c'è
  • un thread specifico su Geoforum (Abbastanza tecnico, ma si risponde sempre anche ai profani, quindi non esitate a chiedere - astenersi troll e complottisti)
  • il Blog del Prof. Marco Mucciarelli

Aggiornerò il post man mano che leggerò amenità in giro.
Ciao a tutti


AGGIORNAMENTO

Dal Blog del Prof. Marco Mucciarelli:
Nella mappa qui sotto che rappresenta de deformazioni permanenti dovute al terremoto (lavoro congiunto IREA-CNR e INGV) sono riportati sollevamenti fino a 20 cm in area epicentrale ed è visibile una linea a 45 gradi con comportamento anomalo dovuta a liquefazioni, compattazioni e cedimento del vecchio corso del fiume Reno.


 


Relativamente all'identificazione della sorgente (la o le faglie) dall'immagine sottostante si evince che si è attivato il fronte di sovrascorrimento più avanzato (fonte: Dott. Luca Valensise - INGV)

Quindi tutto è in linea con il contesto geologico dell'area e con ciò che era stato ipotizzato. Nessun complotto, solo natura!! 

Altre informazioni sul terremoto le trovari nel prossimo Post



This post first appeared on I Pensieri Del Fioba - Skeptic, please read the originial post: here

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