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di Lorenzo Petrucci
Quando il commissario tecnico della tua Nazionale ti fa debuttare ancora minorenne con zero presenze in Prima squadra vuol dire che si è davanti a un calciatore predestinato. Leonardo Zabala, classe 2003, lo scorso 9 ottobre ha debuttato con la maglia della selezione boliviana contro il Brasile in una gara di qualificazione per il Mondiale 2022 in Qatar.
Il tecnico, Cesar Farias, lo ha fatto entrare all’84 minuto al posto di Diego Wayar, mettendolo subito in marcatura su Neymar - non proprio uno qualsiasi - e comportandosi dignitosamente contro un avversario di livello mondiale.
Leonardo Zabala è nato in Bolivia a Santa Cruz de la Sierra. Inizia il suo percorso calcistico nell'Academy del Tahuichi per poi transitare, nel 2014, al Calleja e accasarsi definitivamente nel 2019 in Brasile al Palmeiras.
È un ragazzo estremamente maturo e con la testa sulle spalle. All’età di 13 anni stava per lasciare il calcio perché credeva, erroneamente, di non poter mai emergere ad alti livelli in questo sport. Ma dopo alcuni anni di fatica e caparbietà, oggi finalmente sta raccogliendo i frutti del duro lavoro svolto da piccolo e il futuro all’orizzonte sembra essere incoraggiante.
Duttile tatticamente, gioca principalmente come difensore centrale dimostrandosi abile nella marcatura a uomo, ma può ricoprire tranquillamente anche il ruolo di terzino destro e in passato nelle giovanili è stato impiegato anche come attaccante. Grazie a un’altezza considerevole - 187 centimetri - risulta essere molto abile nel gioco aereo.
Figlio e nipote di due calciatori - il padre e il nonno hanno giocato in patria con la maglia del Cruceña Soccer Association - la sua carriera si preannuncia la più importante in famiglia, con diversi club europei che già hanno mostrato interesse per lui.
