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di Antonio Sepe
La crescita del calcio africano negli ultimi anni è testimoniata dagli ottimi risultati raggiunti dalle nazionali nelle competizioni intercontinentali, ma soprattutto dalla presenza sempre più massiccia dei calciatori del continente nero negli stadi europei. Basti pensare alla coppia del Liverpool formata da Salah e Manè, passando per Mahrez ed Aubameyang, fino a Koulibaly e Aurier.
Proprio nell’anno in cui il Senegal raggiungeva per la prima e unica volta nella sua storia i quarti di finale in un Campionato del Mondo - nel 2002 - nasceva Pape Sarr, giovane talento che spera di ripercorrere le orme dei suoi idoli d’infanzia.
Centrocampista molto versatile che può ricoprire tutti i ruoli sulla linea mediana, ha iniziato a giocare davanti alla difesa prima di essere schierato in posizione più avanzata. Dotato di una notevole intelligenza tattica e di un’ottima visione di gioco, probabilmente può ancora crescere fisicamente. Si tratta però di un giocatore davvero tecnico e preciso nei passaggi a cui non manca il senso del gol.
Attualmente Pape milita tra le fila dell’Académie Génération Foot ed ovviamente non ha potuto calcare i palcoscenici più importanti del mondo. L’occasione che gli si è presentata davanti, però, l’ha sfruttata come meglio non poteva, disputando un Mondiale U17 da assoluto protagonista. In Brasile, Sarr si è caricato la squadra sulle spalle e, a suon di gol e ottime prestazioni, ha portato il suo Senegal fino ai quarti di finale.
Ben 3 le reti messe a segno, tutte nella fase a gironi, tanto da attirare le sirene dei grandi club europei. In particolare, il talento del ragazzo sembra non esser sfuggito agli osservatori del Barcellona, i quali hanno messo prepotentemente gli occhi su di lui e sperano di portarlo in Catalogna quanto prima possibile. Oltre al blasone ed al prestigio del club, la destinazione sarebbe particolarmente gradita da Pape poiché troverebbe il suo connazionale Moussa Wague di cui i blaugrana ne possiedono il cartellino dal 2018.
Dopo che la generazione di Messi, Busquets e compagni sembra non essere lontana dal passaggio di consegne, chissà che il Barcellona del futuro non possa partire proprio da giocatori come Sarr.
Dal Senegal all’Europa, inseguendo il suo amato pallone. E nel cassetto il sogno di regalare alla sua nazionale un’altra storica gioia, magari facendola diventare la prima nazionale africana a raggiungere le semifinali in un Mondiale.
Dal Senegal all’Europa, inseguendo il suo amato pallone. E nel cassetto il sogno di regalare alla sua nazionale un’altra storica gioia, magari facendola diventare la prima nazionale africana a raggiungere le semifinali in un Mondiale.
