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ABEL KANYAMUNA - 10/06/2002 - ZAMBIA


di Alessandro Iacobelli

Il frangiflutti del Continente nero. Abel Kanyamuna ha conquistato i cuori del popolo sardo. Nato a Lusaka il 10 giugno 2002 è già il faro nella Primavera del Cagliari. Mister Max Canzi sta plasmando un autentico dream team di talenti pronti per il salto tra i grandi.

Il secondo posto in classifica, a quota 45, eleva la compagine isolana nel gotha del calcio giovanile italiano. Esaltazione del collettivo e valorizzazione delle peculiarità individuali si incontrano in una realtà consolidata che mira alla grandezza gestionale dell’Atalanta.

Torniamo ora ad una accurata analisi del nostro Abel. Grazie al sostegno del padre si avvicina alla sfera che rotola fin da bambino. Cresce inizialmente in una selezione di un piccolo villaggio nella capitale dello Zambia. Ancora ragazzino lascia origini e affetti trasferendosi in Europa. Un salto denso di incognite e timori, che però si rivelerà entusiasmante. In Sardegna Abel trova la sua seconda casa. Dall’U17 alla Primavera il passo è breve.

Nella stagione 2018-2019 viene gettato nella mischia in nove circostanze. Da brividi l’esordio nella partita molto importante contro il Torino. Il metodista africano non si scompone e sfodera una prestazione encomiabile. Il dado è tratto. In questa annata scende in campo 20 volte in campionato ed una in Coppa Italia, per un totale di 1514 minuti. Incarna il profilo del classico mediano arcigno tutto cuore e polmoni

A tratti incontenibile nel compito di seguire l’avversario di turno per scippargli il pallone. L’energia atletica sembra quasi inesauribile. Da non sottovalutare però anche le sue doti in fase di costruzione del gioco, nel ruolo di mezzala oppure di perno dinanzi alla difesa. Il piede destro è più che discreto, nel fraseggio corto e nelle verticalizzazioni sul lungo. 1,70 m di altezza distribuiti su una corporatura normolinea che, ovviamente, dovrebbe crescere sul piano muscolare nel prossimo futuro.

Abel vuol dire cosa significa sacrificarsi – ha dichiarato lo psicologo del Cagliari Fabio Zarra in un servizio trasmesso proprio dai canali social della società – ed è molto determinato. È un ragazzo che va d’accordo con tutti quanti. È un esempio”. Dalle parole dello stesso Kanyamuna giunge la conferma del carattere di questo gioiellino dello Zambia: “Per me la scuola è sempre importante. Nella vita non si sa mai e quindi anche nel calcio non ci sono certezze che durano in eterno”.

Abel annovera davvero le qualità per una luccicante carriera. Kanté, Essien e Nainggolan potrebbero conoscere presto un degno erede del centrocampo.



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