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Botta e risposta Peppe Cicero – Sindaco. Risposta e commento dell’autore alla mia lettera aperta pubblicata

Il Sindaco Cicero ha risposto alla Lettera Aperta e da noi pubblicata recentemente, scritta da Peppe Cicero. L’autore ci fa pervenire, e pubblichiamo di seguito, la nota del Sindaco e le sue considerazioni in risposta.

Preg.mo Sig. Sindaco,

mi corre l’obbligo, ed è anche doveroso perché le mie domande erano pubbliche, di divulgare la nota di risposta, alla Mia Lettera Aperta, che Lei ha voluto dedicarmi e che ho ricevuto a mezzo posta ordinaria giorno 28.8.2018, insieme a queste mie considerazioni.

Secondo me, con la stessa non ha soddisfatto per nulla i chiarimenti che Le chiedevo e specialmente sulla questione più spinosa che riguarda la faccenda dell’Eremo di Liccia. Penso che Lei non abbia capito il senso del mio discorso (non oso pensare che non abbia voluto capire), Ma andiamo con ordine.

Innanzi tutto per quanto Lei evidenzia riguardo la formalità della mia lettera aperta, potremmo aprire un capitolo a parte e mi permetto di consigliarLe una elementare consultazione su Wikipedia a proposito di “lettera aperta” ma siccome questo non è motivo del contendere, lasciamo perdere, ed eventualmente, se vuole, Le concedo umilmente un mea culpa.

Nel merito delle sue risposte, è vero, come lei riporta, che alla fine di quell’evento, io ritenni inopportuno esporre la mia prima domanda, considerando che appena due giorni prima si era avuta notizia dell’acquisizione del fascicolo da parte della magistratura. Ma è vero anche che Lei ha detto all’inizio dell’evento che mi avrebbe risposto lo stesso e pubblicamente. Tra l’altro, la domanda posta da me successivamente a mezzo lettera aperta, non verteva per nulla il lato giuridico, ma la questione etico-morale che è cosa ben diversa. Per aiutarla a comprendere meglio, proverò a farmi capire con un esempio terra terra.

Facciamo finta che quella gestione dell’Eremo di Liccia, l’avesse condotta il sottoscritto, in qualità di cittadino qualunque, quindi io avrei preso le sanzioni che tutti conosciamo. Secondo Lei, se io, dopo tutti questi anni, mi fossi appellato all’indulgenza del suo vice sindaco e chiesto l’archiviazione di quelle sanzioni, in virtù dei vizi procedurali (tra l’altro non ancora acclarati dagli enti tributari preposti), che Lei denunciava, sarei riuscito nell’intento? Secondo me, assolutamente no e non solo secondo me. Perché lo stesso mi avrebbe sicuramente e gentilmente indirizzato verso le sedi sopra menzionate. Ecco, questo è quello che voglio evidenziare, che Lei si è avvalso di una prassi che eticamente, da primo cittadino, è quanto meno irrituale oltre che immorale, perché ha abusato della sua posizione di Sindaco per compiere un procedimento in Suo stesso favore, definito in politica anche ad personam. Poi se ci sono altri risvolti non è mio compito deciderlo. Questo era il senso della mia domanda a cui Lei non vuole dare risposta.

Per quanto riguarda il viaggio da Lei fatto a Roma, Le faccio un’altra considerazione personale. Lei si definisce un comunista e questo è un problema tutto suo. Ma Le ricordo che non tutti i castelbuonesi hanno sposato la sua causa, anzi, in qualità di sindaco, Lei deve rispetto soprattutto a chi non l’ha votato e mi pare che sia la maggioranza dei cittadini. Pertanto, se riceve un prestigioso invito a una festa dai suoi amici comunisti vietnamiti (e con tutto il rispetto per il popolo vietnamita), la trasferta se la dovrebbe pagare di tasca Sua e non farlo a spese dei contribuenti castelbuonesi, visto che gli stessi non traggono alcun vantaggio commerciale od altro,  come lei sostiene in modo forzato e risibile.

Comunque, la riservatezza che Lei invoca sulla questione non La scagiona moralmente edi certo  non la ritengo la Sua una motivazione plausibile. Mi permetto di ricordarLe che la Sua figura istituzionale dovrebbe richiedere trasparenza assoluta verso i Suoi concittadini in quanto è Lei ad essere al servizio degli stessi e non il contrario.

Per concludere e tanto per essere chiaro a qualcuno che legge, mi è doveroso precisare, che non ho nulla di personale contro di Lei e nemmeno soggettivamente con nessuno dell’amministrazione. Nemmeno ho criticato delle scelte politiche, eventualmente ritenute sbagliate, che qualunque schieramento chiamato legittimamente a governare decide di percorrere. Ho solo denunciato dei fatti che a mio modo di vedere sono palesemente immorali e che non possono avere alternative costruttive, se no quelle di evitarle a priori e in quanto tali dovrebbero suscitare indignazione e sdegno pubblico, a prescindere dal credo politico di ogni cittadino.

Pur tuttavia non ho difficoltà nel dire che la mia posizione politica è assai diversa da quella del Sindaco, quindi denuncerò sempre pubblicamente fatti del genere, chiunque li dovesse compiere. Il mio pensiero va a chi come me vota per il Movimento 5 Stelle o, peggio ancora, a chi millanta di esserne attivista per poi rimanere in silenzio di fronte al malcostume politico.

Castelbuono, 31-08-2018

Peppe Cicero



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