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lettera ad una mamma fibromialgica

Cara mamma, oggi voglio dedicarti questa lettera. So che non riesci a condurre una vita normale, ti senti dire dagli altri che sei depressa, quando sai perfettamente che non è quella la verità.  Hai faticato tanto per giungere a questa diagnosi ma ti senti un fantasma. Il tuo medico non ti credeva, non credeva a quei dolori che avevi in tutto il corpo. La famiglia, poi, spesso non ti comprende, sminuisce, sottovaluta, ironizza. Non lo fa per cattiveria, lo fa perché non sa e tu soffri e soffri anche psicologicamente. Purtroppo per te la Fibromialgia non si vede, non ci sono segni sulla pelle, non ci sono ferite Che Gli Altri possono vedere. E allora pensano che vada tutto bene, che sei tu ad ingigantire il tutto e questo ti fa male, tanto male. Lo so, la fibromialgia è subdola, ti senti sempre stanca, di una stanchezza cronica che sembra sempre che non hai dormito. Ah già, ma forse è vero, non dormi, hai mal di stomaco, le gambe sono pesanti e il cuore ti fa male.  

Di fibromialgia si parla poco e male e in pochi la conoscono e la sanno diagnosticare ahimè, spesso, si arriva alla cura dopo anni di calvario. Io stessa ci sono arrivata dopo anni di sofferenza e spesso non sono stata creduta.

Gli altri vedono una persona apparentemente sana e tu stessi tenti di avere una vita come tutti gli altri, cammini, vai al lavoro, a fare la spesa, esci persino con i tuoi amici la sera. Ecco che allora arrivano i giudizi altrui, quei giudizi che ti fanno tanto male. Come puoi essere malata se ieri sera sei uscita? Starai sicuramente esagerando! Sai anche a me è accaduto di sentirmi dire:- Ma anche la mia amica ha la tua malattia, ma non reagisce così! Come se ci fosse un modo univoco di reagire. No, non c’è, quello che esiste è una strategia alla quale arrivare, con i tuoi tempi.

So perfettamente che dietro un’apparenza di vita normale, c’è una grande sofferenza quotidiana, anche i gesti più piccoli per noi a volte diventano difficili e richiedono un grande sforzo e una grande fatica. E si arriva a un punto che non ce la si fa più. Però posso dirti una cosa importante, nonostante la fibromialgia, se mi ascolterai anche tu avrai una vita felice.

Mi piacerebbe che si parlasse di questa patologia in maniera differente, che le persone capissero, in modo da non sentir dire più:- Magari sei solo stressata. Riposati e vedrai che ti passa tutto! O peggio:- Quello che hai tu non è niente, pensa a Luigi, Carlo, Vattelapesca, come se tutti avessero qualcosa in più. E allora nella tua mente scatta il pensiero:_ Forse se sto peggio è meglio ed è proprio lì che la fibromialgia ti frega. Sì perché, oltre ad essere una malattia reumatica, la fibromialgia si nutre delle tue emozioni e quindi ti porta a farti del male per fare in modo che gli altri si accorgano di te.

Sulla fibromialgia esiste ancora molta ignoranza, non è facile trovare un medico di base che riconosca tempestivamente i sintomi, oppure che invii subito dallo specialista giusto. E anche tra gli specialisti, purtroppo, ci sono molte differenze.

Proprio per questo è importante parlarne e proprio per questo oggi mi rivolgo a te. Devi uscire dall’ombra e scrollarti di dosso il tabù della malattia, in questo modo puoi aiutare sia le altre persone che ne soffrono, sia i tuoi familiari. E sappi che anche tu potrai avere una buona qualità della vita, è possibile, ma ci vuole tempo, coraggio e soprattutto tanta pazienza. E se hai bisogno e vuoi sapere come ho fatto io non esitare a contattarmi, insieme troveremo la strategia giusta anche per te. Ti aspetto!

L'articolo lettera ad una mamma fibromialgica proviene da Dottoressa Rosaria Uglietti.



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