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Enigma in un luogo di mare

Trama

Maremma toscana, periodo natalizio. In una pineta sul mare chiamata Gualdana, c’è un villaggio turistico di lusso di cui fanno parte poco più di 150 ville. D’estate è affollata ma adesso, a dicembre, vi risiedono in pochi. A un certo punto viene trovato un cadavere: è quello di un conte, nullafacente mantenuto da una moglie distratta e lontana e giunto al villaggio con un’aspirante top-model. Contemporaneamente scompare una coppia. Tocca la maresciallo Butti occuparsi del caso, anche se a risolverlo è un abitante fisso della Gualdana, il signor Monforti, intelligente ma molto depresso.

Commento

Enigma in un luogo di mare (1991) è un Romanzo firmato da Carlo Fruttero e Franco Lucentini. Definirlo semplicemente giallo è forse incongruo o almeno riduttivo. Come sempre avviene nelle opere di questi autori, infatti, a prevalere è l’attenzione nei confronti degli innumerevoli personaggi che popolano la storia, un campionario di eterogenea umanità disegnato con realismo e ironia, spesso indugiando su quegli aspetti comici o stupefacenti che inevitabilmente riconducono donne e uomini ai loro tanti limiti morali e intellettuali.

In questo caso, fra i personaggi spiccano i due grandi depressi, il signor Monforti e la signora Zeme. Mirabile è lo sproloquio di quest’ultima quando viene accompagnata dal marito alla stazione di Firenze, così come è tratteggiato con cura, fin dall’inizio del romanzo, il costante pessimismo di Monforti, che però si accompagna a una viva intelligenza. Ci sono poi il conte Delaude, classico playboy da strapazzo, la signora Borst che vive con la sua amica Eladia, esperta di Tarocchi, un vecchio musicista tedesco ormai in ritiro, un ministro con villa invasa dai topi, uno strano filosofo-predicatore che vive in assoluta povertà ma accetta volentieri inviti a pranzo e a cena, e tante altre figure, tra cui quelle dei vari lavoratori della pineta.

Buona parte del romanzo è incentrata sulla descrizione del microcosmo della Gualdana, tanto che il giallo vero e proprio ha inizio verso la metà dell’opera, e la sua soluzione è abbastanza originale, anche se non fondata su prove vere e proprie.

Certamente Enigma in luogo di mare non è allo stesso livello de La donna della domenica e di A che punto è la notte, sempre degli stessi autori. In Enigma, infatti, si ha l’impressione di una maggiore superficialità sia nella costruzione dei personaggi sia sul piano stilistico, e, sebbene l’ironia sia presente e molto piacevole, non arriva alle vette delle altre opere. Naturalmente la scrittura degli autori è sempre di alto livello, pur non raggiungendo però l’eccellenza di altri romanzi (sul piano stilistico, ad esempio, L’amante senza fissa dimora è superbo).

Perché leggere questo romanzo

-perché l’ambientazione è delineata in maniera magistrale. Chi legge ha l’impressione di trovarsi alla Gualdana, di sentire persino, sul proprio volto e sui capelli, il libeccio e la pioggia che disturbano la quiete di questo angolo remoto. E si ha anche l’impressione di trovarsi in ciascuna di quelle ville insieme ai vari personaggi.

-perché un depresso cronico riesce a sciogliere un mistero, e ciò significa connotare positivamente chi, in genere, è guardato con poca simpatia.



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