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vacanze Canare: una settimana a Fuerteventura

Se mi avessero detto dieci anni fa che sarei andato in ferie alle Canarie gli avrei riso bellamente in faccia.... ...e invece eccomi qua, tornato ormai da due settimane (e in pieno stress lavorativo ahimè...) da una settimana trascorsa sulla bellissima e arida isola di Fuerteventura.
Un comodo aereo da Bergamo prenotato a marzo e una macchina presa in affitto per tutta la settimana ci ha permesso di visitare l'isola in lungo e in largo.
Come base ho scelto di stare a Costa de Antigua, vicino a Caleta de Fuste in un bell'appartamento affittatoci da Aldo e consorte, italiani che vivono sull'isola da qualche anno. Qui a dire il vero non c'è nemmeno una spiaggia che si possa definire tale, ma essere al centro dell'isola mi ha permesso di organizzare al meglio le nostre scorribande giornaliere. A Caleta de Fuste, raggiungibile con una passeggiata di un quarto d'ora lungo l'oceano le spiagge ci sono ma nel complesso di appartamenti dove alloggiavamo c'era comunque una bella piscina (che ho usato una volta perchè se c'è una piscina io mi ci devo tuffare :D). Per il resto Costa de Antigua è un posticino molto tranquillo e ci siamo stati davvero bene. La prima sera (siamo atterrati alle 18 o giù di lì) abbiamo cenato a base di paella e sangria tanto per ricordarci che pur essendo molto vicini al Marocco ci troviamo in Spagna. Non parlavo spagnolo da almeno 7 anni e lo parlo da cani, ma siamo sopravvissuti comunque :D
E adesso magari posto qualche foto... e non solo :DDD


25giugno: Antigua, Betancuria, playa de la Pared
In una settimana è capitato spesso che fosse nuvoloso di mattina, ma il forte vento, sempre presente sull'isola spazzava le nubi ogni giorno e già dopo le undici  il sole illuminava le nostre giornate. La prima mattina però questa cosa non la sapevo e visto il cielo coperto ho optato per una visita all'interno dell'isola, passando da Antigua e da Betancuria, piccole e graziose cittadine importanti per la storia di questi luoghi. La strada si snoda tra vallate aride, pietrose dove crescono solo arbusti e piante grasse, un paesaggio a me sconosciuto e che ho trovato davvero molto bello roba vista solo nei vecchi film western.




In macchina si gira bene, l'asfalto è sempre perfetto, d'altronde non ha mai visto un giorno di gelo e a quanto pare qui non piove quasi mai!!





































Raggiungiamo la costa ovest dell'isola prima di mezzogiorno e dopo la cittadina di La Pared andiamo all'omonima spiaggia alla quale si accede attraverso una scalinata che dalla parete rocciosa porta al mare. Vediamo i primi surfisti all'opera e non mi divertivo così tanto con le onde del mare da almeno una trentina d'anni.





la spiaggia è ampia ma un po' alla volta la marea avanza e a forza di spostarci indietro ci troviamo contro la parete.
26 giugno: verso sud, Jandia, Sotavento, Costa Calma e Morro Jable
La mattina soleggiata mi invoglia subito ad esplorare le spiagge della costa sud est. Ci dirigiamo a Costa Calma, bella località con alberghi e spiagge attrezzate, tutto molto bello ma non è quello che cercavo. E, così che arriviamo poco oltre alla lunghissima spiaggia di Sotavento, attirato soprattutto dai numerosi windsurfisti nella zona. E infatti c'è un sacco di vento che ci ha obbligato ad ancorare le salviette alla sabbia con delle pietre.




Essendo un barbone non mi spreco mai a comprare un ombrellone da 10 euro che potrebbe ripararmi dal vento e dal sole e verso le 13 mi vesto per evitare ustioni!!
Il mare è molto bello, non freddo e calmo, ma il vento rompe davvero i coglioni, così decidiamo di levare le tende e proseguire l'esplorazione verso sud,
Dopo Morrlo Jable finisce l'asfalto e la strada diventa una pista sterrata che ti porta per la penisola di Jandia, il suo faro e alla spiaggia di Cofete, la più amata dai surfisti dell'isola. Facciamo qualche chilometro ma poi desisto: chi mi ha affittato la macchina mi aveva avvisato che in caso di guasto in una zona "fuori strada" non sarebbero venuti a prendermi. La macchina è seminuova, ma sta dichiarazione terroristica mi fa rinunciare. E' anche piuttosto tardi per cui torniamo a Morro Jable per un giro in spiaggia (bella, grande e attrezzata) per un drink al barettino vicino al faro.













27 giugno: le dune di Corralejo e el Cotillo

A nord di Fuerteventura, c'è il parco naturale protetto delle dune di Corralejo.  Ed è un vero e proprio deserto di sabbia a pochi chilometri dalla cittadina. Fermarsi per fare un paio di foto era d'obbligo.




ok.... forse più di un paio di foto






La strada ci passa in mezzo e ci sono comodi parcheggi a lato dove lasciare la macchina per inoltrarsi verso l'interno e vedere solo ...sabbia... oppure sempre scavalcando qualche duna ci si può dirigere verso l'oceano. Abbiamo deciso di restare qualche ora qui visto l'enorme spiaggia poco affollata.. La folla in effetti è qualche chilometro più a nord dove ci sono alberghi e il mare è più sicuro, mentre dove ci siamo fermati noi ci sono solo dune e apprendiamo da aitanti baywatch che le correnti in quella zona di mare sono molto pericolose sconsigliandoci di fare il bagno dove l'acqua arriva sopra il ginocchio.... ...l'avviso ovviamente è arrivato dopo che mi ero già fatto una nuotata, ma giuro che il bagno successivo l'ho fatto con molta prudenza :D


un caratteristica di questa spiaggia (e di altre in effetti) è che per ripararsi dal vento e dalla sabbia da esso trasportata (che credetemi a volte fa pure male) qualcuno ha costruito prelevando rocce dal mare o dal deserto delle specie di trincee circolari. Ed è dentro uno di questi ripari che ci siamo accampati fino al primo pomeriggio.
Molti approfittano di questi muretti a secco per prendere il sole nudi,
incontri ciclistici... che fatica con la fatbike!!!

Il naturismo è tollerato senza problemi su tutta l'isola: non è raro vedere gente nuda che passeggia o fa il bagno in mezzo a persone in costume da bagno
per esempio questo tipo qui sopra....















Lasciata la zona delle dune e dopo una pausa ristoratrice a base di gelato preso nel primo minimarket incontrato sulla strada per Corralejo raggiungiamo in mezz'ora di macchina la zona nord ovest dell'isola, a El Cotillo dove facciamo una ennesima pausa (caffè stavolta) al bar del museo della pesca presso il faro del Toston.




Poi ci siamo fermati in spiaggia e abbiamo atteso il tramonto sempre riparati da quelle piccole trincee che qui sono fatte con la pietra nera. Il tramonto in effetti non arrivava mai, allora abbiamo optato per ingannare l'attesa per una cenetta a base di pesce al La Marisma, un bel ristorantino vista mare nel centro del piccolo villaggio. Essendo impegnato sul mio piatto del tramonto non ho fatto nemmeno una foto, ma chi l'ha visto mi ha detto che è stato piuttosto deludente :D ...la cena no, era ottima!!

28giugno: Salinas del Carmen, playa de los Canaros.

A pochi chilometri da Caleta de Fuste c'è il museo del Sal con annessa salina a Salinas del Carmen. Qui facciamo solo un breve giro di perlustrazione. L'idea è di cercare una spiaggetta isolata di cui ho letto qualcosa su un bel libro trovato nell'appartamento che ci ospita.









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