Genealogia - 1974 (etichetta RCA, ND 71935)
Per il Perigeo "Genealogia" è l'album che precede "La valle dei templi" ed è un buon "precursore" del capolavoro del 1975.
Formazione di eccezionali musicisti coagulata da un progetto del contrabbassista Giovanni Tommaso, il Perigeo - partendo da chiavi jazz e fusion - si allarga e sperimenta fino al rock ed al progressive.
La title track si presenta subito con una metrica tipicamente prog (4 + 4 + 7); il tema viene subito delineato ed apre ben presto alla prima incursione del sax di Fasoli; un contrabbasso con interessanti effetti elettrici prosegue il discorso introdotto dal sax per portare il pezzo in conclusione di nuovo con il tema.
Polaris incede più decisamente al jazz/fusion, potendo fruire di una metrica più lineare ed una ritmica più sostanziale: in questo brano il il sax ed piano elettrico hanno una presenza melodica sicuramente dominante. Torre del lago, con il suo ingresso di pianoforte - piano che domina tutto il brano - propone un'atmosfera più intimista, tratteggiata dal tema di voce e sax (da rimarcare la piacevole conclusione di gusto tipicamente "standard" con cadenza sulla 4° maggiore). Quindi Via Beato Angelico - forse il pezzo più intenso dell'album - con la sua energica e psichedelica apertura, che intercala al noto riff finale del brano raffinati arabeschi di piano elettrico.
Con (In) vino veritas il ritorno a spazi di improvvisazione per musicisti permette al Perigeo di riproporre quella fusione fra jazz e rock tipica della formazione: in particolare è Sidney che caratterizza il brano che con la sua chitarra saturata ma anche il sax non si concede limiti, soprattutto in chiusura. Monti pallidi, in classico stile Perigeo, propone un tema con stesura in 4 + 4 + 6 che investe tutto il pezzo e da ampio adito a raffinate evoluzioni di piano elettrico. L'atmosfera jazzistica è mantanuta con Grandi spazi, in cui il timbro del contrabbasso predispone immediatamente ad un accostamento jazzistico; un brano più libero, complesso, intimista - forse l'anima più jazzistica dell'album.
Grazie a Old Vienna il Perigeo propone però in fretta - e in tempo di walzer - una piccola risalita di tono di nuovo grazie ad una chitarra più saturata ed un basso decisamente più incalzante. Conclude l'album Sidney's call, che al riff di chitarra in 4/4 accompagna la tipica line di voce e sax in stile Perigeo: seguono poi improvvisazioni di batteria inframezzati da un tema in 12/8 e conclude con un 3/4 di chitarra, sax e voce, nella classica atmosfera mediterranea del Perigeo.
Insomma un prodotto con un ottima trama sonora generale, che conferma - se ce ne fosse stato bisogno - come il Perigeo sia in grado di padroneggiare il discorso musicale jazz e fusion per arricchirlo con i colori di un prog rock che, solo temporalmente parlando, ha appena cominciato la sua parabola discendente.
Perigeo
Giovanni Tommaso - Basso e Contrabbasso
Franco D'Andrea - Tastiere
Claudio Fasoli - Sax
Tony Sidney - Chitarre
Bruno Biriaco - Batteria
Tracklist
1. Genealogia (08:24)
2. Polaris (05:02)
3. Torre del lago (03:08)
4. Via beato angelico (04:57)
5. (In) vino veritas (06:46)
6. Monti pallidi (03:31)
7. Grandi spazi (03:38)
8. Old Vienna (03:24)
9. Sidney's call (04:57)
Per il Perigeo "Genealogia" è l'album che precede "La valle dei templi" ed è un buon "precursore" del capolavoro del 1975.
Formazione di eccezionali musicisti coagulata da un progetto del contrabbassista Giovanni Tommaso, il Perigeo - partendo da chiavi jazz e fusion - si allarga e sperimenta fino al rock ed al progressive.
La title track si presenta subito con una metrica tipicamente prog (4 + 4 + 7); il tema viene subito delineato ed apre ben presto alla prima incursione del sax di Fasoli; un contrabbasso con interessanti effetti elettrici prosegue il discorso introdotto dal sax per portare il pezzo in conclusione di nuovo con il tema.
Polaris incede più decisamente al jazz/fusion, potendo fruire di una metrica più lineare ed una ritmica più sostanziale: in questo brano il il sax ed piano elettrico hanno una presenza melodica sicuramente dominante. Torre del lago, con il suo ingresso di pianoforte - piano che domina tutto il brano - propone un'atmosfera più intimista, tratteggiata dal tema di voce e sax (da rimarcare la piacevole conclusione di gusto tipicamente "standard" con cadenza sulla 4° maggiore). Quindi Via Beato Angelico - forse il pezzo più intenso dell'album - con la sua energica e psichedelica apertura, che intercala al noto riff finale del brano raffinati arabeschi di piano elettrico.
Con (In) vino veritas il ritorno a spazi di improvvisazione per musicisti permette al Perigeo di riproporre quella fusione fra jazz e rock tipica della formazione: in particolare è Sidney che caratterizza il brano che con la sua chitarra saturata ma anche il sax non si concede limiti, soprattutto in chiusura. Monti pallidi, in classico stile Perigeo, propone un tema con stesura in 4 + 4 + 6 che investe tutto il pezzo e da ampio adito a raffinate evoluzioni di piano elettrico. L'atmosfera jazzistica è mantanuta con Grandi spazi, in cui il timbro del contrabbasso predispone immediatamente ad un accostamento jazzistico; un brano più libero, complesso, intimista - forse l'anima più jazzistica dell'album.
Grazie a Old Vienna il Perigeo propone però in fretta - e in tempo di walzer - una piccola risalita di tono di nuovo grazie ad una chitarra più saturata ed un basso decisamente più incalzante. Conclude l'album Sidney's call, che al riff di chitarra in 4/4 accompagna la tipica line di voce e sax in stile Perigeo: seguono poi improvvisazioni di batteria inframezzati da un tema in 12/8 e conclude con un 3/4 di chitarra, sax e voce, nella classica atmosfera mediterranea del Perigeo.
Insomma un prodotto con un ottima trama sonora generale, che conferma - se ce ne fosse stato bisogno - come il Perigeo sia in grado di padroneggiare il discorso musicale jazz e fusion per arricchirlo con i colori di un prog rock che, solo temporalmente parlando, ha appena cominciato la sua parabola discendente.
Perigeo
Giovanni Tommaso - Basso e Contrabbasso
Franco D'Andrea - Tastiere
Claudio Fasoli - Sax
Tony Sidney - Chitarre
Bruno Biriaco - Batteria
Tracklist
1. Genealogia (08:24)
2. Polaris (05:02)
3. Torre del lago (03:08)
4. Via beato angelico (04:57)
5. (In) vino veritas (06:46)
6. Monti pallidi (03:31)
7. Grandi spazi (03:38)
8. Old Vienna (03:24)
9. Sidney's call (04:57)
