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Che giustizia può esistere senza certezza della pena?

Svaligiare case è il crimine che sta dilagando nell’Italia che ancora soffre la crisi, aumentando la sensazione di insicurezza e rabbia nella popolazione che chiede giustizia.

Ogni giorno 689 incursioni, circa 29 ogni ora: ogni due minuti un ladro penetra in un’abitazione. Questa specialità di reato sembra essere esplosa, all’interno di uno scenario che vede il numero totale di delitti rimanere sostanzialmente invariato.

Negli ultimi dieci anni i furti in casa sono più che raddoppiati, passando dai 110.887 denunciati nel 2004 ai 251.422 del 2013, con una crescita del 126,7%. Ma meno della metà di essi ha portato all’apertura di un fascicolo di inchiesta. Meno del 10% di essi ha portato alla denuncia a piede libero del ladro. Meno del 5% di essi ha portato a un arresto. Solo l’1% di essi si trasforma in una detenzione duratura.

Non è un sentimento irrazionale, non è una proiezione delle paure: oggi il 99 per cento dei furti in casa restano di fatto impuniti.

Come intervenire per contrastare questo fenomeno? Parlare di giustizia in Italia è sempre complicato. E’ complicato riuscire a farlo soprattutto per il mondo politico, troppo preso da logiche di demagogia e populismo, che negli anni non hanno portato nessun beneficio al popolo italiano.

C’è chi sostiene che servirebbe più controllo da parte delle forze dell’ordine ma l’Italia, nei fatti, è uno dei Paesi europei che ha il numero più alto di agenti in rapporto alla popolazione. In totale sono circa 310.000 i dipendenti delle Forze armate (uno ogni 190 abitanti) mentre in Francia e Germania sono uno ogni 280 abitanti e in Inghilterra addirittura uno ogni 390 abitanti. La differenza tra il nostro paese e gli altri? tanti uomini ma dislocati male e con pochi mezzi a disposizione.

Giustizia in Italia: l’impietosa situazione delle carceri italiane

Le carceri italiane poi offrono un quadro altrettanto impietoso: sovraffollamento, alto tasso di suicidi, scarse cure mediche. Ci siamo meritati una condanna dalla Corte di Strasburgo per la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti umani. Condanna che ha prodotto una serie di direttive per cui in Italia al momento, anche in fragranza di reato, e’ molto difficile rimanere in prigione.

E il controllo dell’immigrazione? la proporzione di stranieri sul numero di “arresti” (o denunce da parte della polizia all’autorità giudiziaria) si attesta ben sopra la proporzione di questi ultimi, attorno all’8%, sul totale della popolazione, ma sostanzialmente in linea con i dati di qualche anno fa’.

Detenzione di stranieri nelle carceri italiane

Implementare i sistemi di controllo non basta a migliorare il lavoro della nostra giustizia. Alla giustizia italiana servono mezzi, servono regole e servono carceri. Tutto questo per garantire una cosa: la certezza della pena.

Questo è il grande incentivo del nostro paese per commettere reati: chi li commette è spesso convinto di poter adire a un limbo d’impunità e sa che, se mai arriverà, la sanzione sarà tardiva e inefficace, aggirabile con un buon avvocato. E quello che ci arriva da chi si trova nei gradini più alti Della Scala Sociale non è certo un buon esempio.

Se gli anglosassoni hanno Preso Dal Diritto romano, un diritto contadino, pragmatico e veloce, scontando la possibilità di qualche errore, noi abbiamo preso dal diritto bizantino che, attraverso una serie di pesi e contrappesi, di controlli sui controlli, esclude l’errore. Ma poi, in concreto, si traduce in processi che trascinano per anni avvenimenti che diventano sfocati, come la memoria dei testimoni.

A parte demagogia e populismo, quello che ci arriva da chi si trova nei gradini più Alti Della Scala sociale non è certo un buon esempio. Dopo Mani Pulite il Codice è stato inzeppato, di leggi cosiddette ‘garantiste’ che allungano ulteriormente la già abnorme durata dei processi. Queste leggi sono fintamente ‘garantiste’ perché danneggiano l’innocente, che ha interesse a essere giudicato al più presto, e avvantaggiano il colpevole che ha l’interesse opposto: essere giudicato il più tardi possibile o, attraverso la prescrizione, mai.

Nel frattempo in Italia sono state varate pene sempre più severe, feroci, ma non siamo in grado di applicarle. Una pena non deve essere particolarmente severa né, tantomeno “esemplare”. Ma deve essere certa. Ed è proprio questo che manca in Italia e favorisce ogni tipo di delinquenza.

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