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Sigaretta elettronica: una tassazione a metà

Morsa finale del Parlamento contro coloro che usano la Sigaretta Elettronica per svapare. Se sino a qualche ora fa vi era l’illusione che i liquidi base potessero essere esentati dalla manovra, la soluzione sembra ormai l’acquisto dei singoli prodotti. Si legge nel testo:

«5-bis. Con decreto direttoriale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, area monopoli, da adottare entro il 31 marzo 2018, sono stabiliti, per gli esercizi di vicinato, le farmacie e le parafarmacie, le modalità e i requisiti per l’autorizzazione alla vendita e per l’approvvigionamento dei prodotti da inalazione senza combustione costituiti da sostanze liquide, contenenti o meno nicotina, di cui ai commi 1 e 1-bis, ad eccezione dei dispositivi meccanici ed elettronici e delle parti di ricambio, secondo i seguenti criteri: a) prevalenza, per gli esercizi di vicinato, escluse le farmacie e le parafarmacie, dell’attività di vendita dei prodotti di cui ai commi 1 e 1-bis e dei dispositivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio; b) effettiva capacità di garantire il rispetto del divieto di vendita ai minori; c) non discriminazione tra i canali di approvvigionamento. Nelle more dell’adozione del decreto previsto al primo periodo, agli esercizi di cui al presente comma è consentita la prosecuzione dell’attività».

La vera domanda, alla luce della manovra, riguarderà la tassazione del glicole propilenico e della glicerina vegetale, i due elementi che stanno alla base del liquido che viene vaporizzato dalla sigaretta elettronica. Infatti, leggendo il testo, sembra che la tassazione possa riguardare solo il prodotto finito e non quello da realizzare. Tanto per fare un paragone con le sigarette tradizionali, la normativa tassa la sigaretta nel suo complesso e non tanto i singoli componenti che la compongono. Del resto una simile manovra avrebbe danneggiato gli altri settori in cui tali componenti vengono utilizzati. Le uniche vittime della manovra sono al momento i negozi online che dovranno fare i conti con il divieto di vendere liquidi già pronti per la sigaretta.

Si ricorda infatti che il glicole propilenico può essere usato come:  solvente in molti preparati farmaceutici, in formulazioni per uso orale, iniettabili e ad uso topico. In particolare per il diazepam che è insolubile in acqua si usa il glicole propilenico come solvente nelle formulazioni iniettabili; come umettante in medicamenti, cosmetici, alimenti e prodotti a base di tabacco; come additivo alimentare etichettato con la sigla E1520; come veicolo per fragranze; per produrre poliesteri; come base per i liquidi decongelanti; come ingrediente negli oli da massaggi; nei disinfettanti per mani, lozioni antisettiche, e in soluzioni saline; nelle macchine del fumo per creare fumo artificiale da utilizzare nell’addestramento dei pompieri e nelle produzioni teatrali; come ingrediente, insieme a cera e gelatina nelle bolle di sapone; come agente refrigerante per birra e vino nei serbatoi frigoriferi di fermentazione; come solvente utilizzato per miscelare i reagenti di sviluppo in fotografia; come fluido nelle presse idrauliche; in crionica; come agente emulsionante nell’angostura e negli amari; nei liquidi utilizzati nelle sigarette elettroniche, con funzione eccipiente vaporizzabile assieme al glicerolo vegetale e acqua per diluire la nicotina; come liquido di raffreddamento in sistemi di raffreddamento a liquido; in veterinaria per trattare la chetosi negli allevamenti.

La glicerina vegetale, invece, può essere utilizzata come: elemento per la creazione delle saponette e per prodotti per la cura del corpo.

Vi era quindi un effettivo motivo per creare una simile tassazione? Forse no, anche perché attualmente i fumatori di sigarette elettroniche sono abituati ad armeggiare grosse quantità di simili elementi anche da soli, senza la necessità di rivolgersi ai negozi che sempre di più stanno svolgendo una funzione alternativa e che parzialmente li danneggerà alla luce delle nuove regole. Ai negozianti comunque una facile indicazione: “fatta le legge, trovato l’inganno”.

L’unico problema è che gli aumenti di sigarette elettroniche 2018 “assegna a tutti i liquidi con o senza nicotina l’imposizione fiscale dei tabacchi, e cancella qualsiasi ipotesi di sconto sul debito pregresso con l’Erario delle aziende” e costringono a passare a Nicotina O.

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