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Urzì: “I richiedenti asilo, una miniera d’oro?” Il caso della Provincia di Bolzano

«L’ultima invenzione della Provincia autonoma di Bolzano è questa: con le Disposizioni collegate alla legge di stabilità 2018 in discussione in Consiglio provinciale Il Presidente della giunta provinciale viene autorizzato a ignorare l’obbligo di concessioni edilizie o ogni altro obbligo di legge per la ristrutturazione di proprietà anche private da destinare a centri di accoglienza per richiedenti asilo. Ma attenzione: la Provincia si impegna a rimettere a nuovo queste proprietà, stile alpino e dolomitico, quindi prevedibilmente con tutti i lussi, a spese dell’erario pubblico. Con piena soddisfazione dei proprietari che oltre a potere contare su un affitto alla fine del periodo di concessione si ritroveranno il rudere, il maso, l’appartamento o la pensione cadente rimessa a nuovo. Un affare d’oro. A spese dei contribuenti». Ad affermarlo, in una nota stampa, è Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore – Fratelli d’Italia).

«Ma la legge provinciale – prosegue poi nella nota – è incredibile. Concede per evitare ostacoli, controlli e perdite di tempo, pieni poteri, quasi monarchici, al Presidente della Provincia: “L’approvazione del progetto prescinde da qualsiasi parere, concessione, autorizzazione e nulla osta e accerta la conformità degli interventi edilizi alle norme vigenti in materia di prevenzione incendi, igienico sanitari, di sicurezza e statica”. Insomma, nessun obbligo di rispettare norme, vincoli, procedure, tutto avocato ad un uomo solo al comando, ma alla fine i lavori fatti di ripristino degli impianti igienici, di quelli elettrici, del tetto, delle murature e infissi, rimarranno come bonus (oltre all’affitto) al proprietario».

«In una provincia dove gli intrecci di interessi e parentali conoscono punte da profonde Emilia Romagna e Toscana rosse ciò potrebbe fare pensare a operazioni sospette e soprattutto non sottoposte a nessun controllo e vincolo».

Concludendo infine: «Il caso è unico in tutta Italia. Ovviamente è possibile grazie alle imponenti risorse economiche che la Provincia di Bolzano può mettere sul tavolo per queste onerose ristrutturazioni a spese dei contribuenti».

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