Alla fine è intervenuto il Movimento Cinque Stelle a difesa del mercato delle sigarette elettroniche. Sono stati loro a chiedere la soppressione totale dell’articolo proposto dalla Parlamentare Vicari attraverso i deputati Paolo Bernini, Daniele Del Grosso, Giorgio Sorial, Vincenzo Caso, Laura Castelli, Marco Brugnerotto, Francesco Cariello e Federico D’Incà.
Intanto le aziende che vendono prodotti per le sigarette elettroniche scenderanno mercoledì 29 novembre in piazza Montecitorio a Roma a manifestare un’azione per rivendicare i diritti di tutta la filiera del vaping.
Vero punto di discussione riguarderà i negozianti che rischiano di subire il monopolio e chiudere i loro negozi. Il monopolio esiste per il tabacco e il gioco d’azzardo. Il vaping è un prodotto di riduzione del danno, è la cura non la malattia e deve restare un prodotto di libera vendita. Assoggettarlo allo Stato, significa togliere ai negozianti la libertà di scegliere i propri prodotti e le proprie strategie di mercato.
Al momento la legge prevede che anche la distribuzione e l’approvvigionamento andranno sotto monopolio. Non si sa come sarà esercitato, se i negozi dovranno fare riferimento ad un unico distributore – come per le sigarette – e dunque si potrà acquistare solo quello che esso propone, oppure se saranno trattati come i bar e le edicole che vendono sigarette: sono vincolate ad acquistarle dal tabaccaio più vicino.
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