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Google Mobile First Index: addio all’indicizzazione dei contenuti desktop

Il gigante del web ha annunciato il Google Mobile First Index per marzo 2021. E’ un Addio all’indicizzazione dei contenuti desktop.

Dal 2016 Google sta lavorando al Mobile First Index.

Il 5 marzo 2020 John Mueller, Webmaster Trends Analyst at Google, ha annunciato la data di marzo 2021 per il completamento e il cambio del nuovo sistema di indicizzazione mobile.

Vediamo nel dettaglio quali sono gli importanti cambiamenti che riguarderanno il mondo dei siti web.

Google Mobile First Index e l’esclusione dei siti desktop

Il cambio del nuovo indice Mobile è fissato per marzo 2021, entro quella data tutti i siti si dovranno adattare al mobile, gli unici che verranno analizzati per il posizionamento sui motori di ricerca.

Una delle importanti novità è che tutti i siti desktop non saranno più indicizzati e quindi verranno eliminati completamente dall’indice di ricerca; anche tutte le risorse presenti solo nella versione desktop del sito, come immagini, video, pdf, commenti…, verranno completamente ignorati dall’indice di Google e quindi spariranno dalla SERP.

Quando un sito viene spostato sull’indicizzazione mobile, verrà eliminato tutto quello che è solo desktop, questo si presume causerà un effetto sui posizionamenti.

Tutti i contenuti importanti devono essere sul sito mobile.

Indicizzazione del web con smartphone Googlebot

Al momento il team di Google sta indicizzando il web utilizzando uno smartphone Googlebot, corrisponde a più di quello che vedrebbe un utente effettuando una ricerca. Ad oggi si tengono conto ancora di tutti i contenuti, con il tempo quelli solo desktop verranno ignorati.

Tutte queste modifiche, apportate da Google sui suoi algoritmi, sono legate ai trend di navigazione mondiali.

Una ricerca Istat ha stabilito che: il 91.8% di persone utilizza lo smartphone e solo il 27.2% utilizza il desktop. Le persone passano gran parte del loro tempo sullo smartphone e quindi anche l’indicizzazione si andrà ad allineare con le abitudini degli utenti.

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Problemi con l’indice mobile M-Dot del Google Mobile First Index

Da quanto emerso, per i siti mobile nella versione m-dot ci sono dei bug di reindirizzamento. Questi particolari siti sono dei sottodomini dedicati per il mobile, es. m.example.com, siti realizzati ad hoc per essere visualizzati sui dispositivi mobile.

Mueller afferma che su alcuni siti in cui vengono utilizzati gli attributi hreflang (soprattutto quelli più grandi e più vecchi), Google non sia in grado di reindirizzare gli utenti dalle pagine dei risultati (SERP) alla versione desktop del sito. In questi casi, l’utente verrà reindirizzato alla versione mobile m-dot. Questo perché non viene rilevata una connessione con una versione desktop responsive.

Per approfondimenti leggi l’articolo su GoogleBlog pubblicato direttamente da John Mueller.

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