La scoliosi

Cos’è la scoliosi? La Scoliosi è descritta come “una deviazione tridimensionale della normale fisionomia della colonna vertebrale”, configurandosi così in una deviazione laterale, in una antero-posteriore a loro volta associate ad una rotazione dei corpi vertebrali.
La scoliosi non si associa sempre al dolore alla schiena, tuttavia è possibile notare un alterazione delle fisiologiche curve di lordosi e cifosi.
La scoliosi è una patologia che si sviluppa principalmente nel sesso femminile, in particolare durante l’età dello sviluppo.

Cos’è la scoliosi lombare e dorsale

E’ possibile riscontrare la scoliosi a livello lombare o toracico, configurando cosi un quadro di:

• scoliosi dorsale
• scoliosi lombare

Possiamo poi classificare la scoliosi come:

• curva primaria
• curva secondaria, che si sviluppa come compenso della curva primaria

Perché la scoliosi?

La scoliosi può essere idiopatica, quando non è possibile individuare una causa specifica che ne determini lo sviluppo, oppure può essere definita acquisita, se si sviluppa in seguito ad una patologia specifica.

Scoliosi: sintomi e dolori

La scoliosi non è una patologia che di per sé provoca una sintomatologia dolorosa, tuttavia a seguito dei cambiamenti dei rapporti articolari della colonna e gli squilibri muscolari conseguenti che si vengono a creare è possibile che si sviluppi dolore, in particolare se non viene seguito nessun protocollo riabilitativo o trattamento specifico, qualora ce ne fosse bisogno.

Cosa fare per diagnosticare la scoliosi

La diagnosi di scoliosi è possibile effettuarla in base ai sintomi riportati dal pazienti, ad esempio sensazioni di squilibrio muscolare o durante una postura prolungata. In base all’esame fisico, attraverso test di valutazione come ad esempio il test di Adams o test di lunghezza e forza muscolare. La diagnosi clinica deve essere supportata dall’indagine radiografica, che permette di oggettivare e quantificare i gradi di scoliosi.

Come posso curare la scoliosi?

Il trattamento per la scoliosi varia al variare della gravità della patologia.
Quando i gradi della scoliosi non superano i 15, il trattamento migliore risulta essere lo svolgimento domiciliare di esercizi di autocorrezione. Gli esercizi è importante che siano stilati sul paziente tenendo conto delle alterazioni riscontrate durante la prima valutazione, ma che la persona potrà svolgere in autonomia. Inoltre risultano necessari controlli periodici per verificare la corretta prosecuzione degli esercizi ma in primo luogo il decorso spontaneo della patologia. In questo caso si parla di scoliosi lieve

Quando l’angolo della scoliosi è compreso tra 15 e 20, dovrebbe essere intrapreso un percorso riabilitativo personalizzato seguendo esercizi supervisionati, che potrebbero essere di esercizi di rinforzo o esercizi di allungamento, al fine di prevenire un peggioramento della curva scoliotica. in

Quando l’angolo è compreso tra 20 e 30/35 è fondamentale effettuare una fisioterapia specialistica, utilizzando spesso degli esercizi asimmetrici per la scoliosi al fine di far lavorare in maniera differente i lati della colonna.
In questo caso la fisioterapia dovrebbe essere affiancata ad esercizi di autocorrezione eseguiti a domicilio e all’utilizzo di un busto correttivo, da valutare di caso in caso, in questo caso il lavoro contemporaneo di un fisioterapista specializzato ed ortopedico risulta la scelta scientificamente più valida.
Nel caso in cui l’angolo superasse i 35/40 gradi di inclinazione laterale, può essere valutato l’intervento chirurgico. In questo caso si parla di scoliosi grave.

Se controllata e trattata correttamente la scoliosi può migliorare, tuttavia, risulta fondamentale in questo caso promuovere, specialmente nei pazienti giovani, uno stile di vita sano, invogliando i ragazzi a praticare uno sport.
Secondo le ultime evidenze in ambito scientifico, non vi è uno sport da prediligere, se non quello preferito.

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