Pensando all'Opera Lirica, a molti vengono in mente i grandi drammi come La Boheme, Tosca, La Traviata, nei quali il destino e la malvagità si accaniscono contro i protagonisti portandoli alla morte. E sicuramente queste grandissime Opere hanno fatto e faranno commuovere milioni di spettatori in tutti i teatri del mondo.
Ma esiste anche il repertorio buffo con capolavori notissimi come Il Barbiere di Siviglia, L'Elisir d'Amore e Le Nozze di Figaro, solo per citarne alcuni. E proprio alle 'commedie in musica' piene di divertimento e comicità è dedicato lo spettacolo Figaro qua, Figaro là in scena sabato 20 giugno alle 21 in v.Lombroso 16 a Torino, per la stagione Lombroso di Sera, con ingresso a offerta libera.
Dice il curatore dello spettacolo e autore dei testi Valter Carignano:

'Sarà un girotondo dei caratteri e dei personaggi dei grandi operisti del genere comico, da Mozart a Donizetti a Rossini, e dei loro capolavori: II Barbiere di Siviglia  L'Elisir d'Amore, Le Nozze di Figaro e molte altre commedie in musica.
Ma non solo. Perché grazie agli attori Marina di Paola e Massimo Saracino sentiremo parlare gli stessi autori di come quei capolavori sono stati ideati e hanno preso vita. Sempre divertendosi, però. Perché qualche volta la realtà storica è davvero comica.'

Secondo alcuni, l'Opera Buffa nasce ufficialmente nel 1733 con l'Intermezzo La Serva Padrona di Giovanbattista Pergolesi. Era un 'intermezzo' perché le sue due brevi sezioni (circa 20 minuti l'una) stavano 'in mezzo' agli atti dell'Opera Seria Il prigionier superbo, sempre di Pergolesi.  Per il pubblico si trattava di un momento di svago e di divertimento, prima di tornare al dramma e ai contenuti moraleggianti e un po' moralistici dell'opera seria. Una specie di sorbetto fra le portate principali del pranzo, insomma, senza troppo importanza.
Ma quelle piccole commedie e farse, con soltanto due o tre personaggi spesso presi a prestito dal teatro popolare o dalla Commedia dell'Arte, con interpreti che cantano ma al tempo stesso recitano, si muovono, fanno divertire; questi 'intermezzi' piacciono forse di più al pubblico che non l'Opera Seria, tanto che molti entrano in sala solo negli intervalli - quando appunto vengono rappresentati gli Intermezzi - mentre durante gli atti dell'Opera vanno e vengono dal foyer ascoltando solo qualche aria degli interpreti principali.
Gli 'intermezzi' si moltiplicano, non c'è Opera Seria che possa farne a meno. E poi si aggiungono personaggi, le storie sono sempre più  comiche ma si fanno più interessanti, con trame e sottotrame, travestimenti, equivoci... insomma, venti minuti non possono bastare. E' nato un nuovo genere di spettacolo, destinato a far ridere : l'Opera Buffa.