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Dobbiamo preoccuparci di Trump e la Corea del Nord? (14/50)

Si dice che i presidenti americani si dedichino alla politica estera quanto più vedono frustrate le loro ambizioni in politica interna, e viceversa, ed è una cosa che di solito capita nella seconda parte del loro mandato: dopo che le elezioni di mid-term hanno compromesso le loro maggioranze al Congresso. Ma è una generalizzazione che ha visto mille eccezioni, e forse siamo davanti a una di queste: perché è vero che le ambizioni di politica interna di Trump sono state fin qui clamorosamente frustrate – la riforma sanitaria è fallita, quella fiscale sarà rinviata, eccetera – ma Trump rimane il capo di un partito che controlla entrambi i rami del Congresso, ed è stato eletto sulla base di promesse nazionaliste come nessun altro presidente del recente passato.

Messe le mani avanti, è interessante notare come da qualche settimana Trump si stia dedicando alla politica estera più di quanto si potesse immaginare. Prima i colloqui con la Cina, poi la decisione di attaccare Assad e “rompere” con la Russia in Siria, in mezzo anche un esempio di aggressività militare come il lancio della grande bomba contro lo Stato Islamico in Afghanistan (di Trump e il Medioriente parliamo il 26 aprile a Milano, se vi interessa). Ora c’è la questione Corea del Nord. Nella gran parte dei casi sono gli eventi a trascinare Donald Trump, e non lui a determinarli, ma rimane che nel momento in cui ha cominciato a utilizzare la potenza militare statunitense sul serio e anche con una certa soddisfazione, è cresciuta moltissimo la tensione verbale e militare contro uno dei regimi più repressivi, violenti e imprevedibili del mondo: la Corea del Nord. Qual è la strategia della Casa Bianca e cosa può ottenere?

Ho cercato di spiegarlo e raccontarlo in questa nuova puntata del podcast, che potete ascoltare cliccando Play qui sotto. E sono successe altre cose interessanti di cui parlare: per esempio il governo americano rischia di finire presto senza soldi, e un candidato Democratico trentenne rischia di strappare ai Repubblicani un seggio importante alla Camera in Georgia.

Se avete un iPhone, per ascoltarla cercate “Da Costa a Costa” nell’app “Podcast”; altrimenti cliccate play qui sotto per ascoltarla su Spreaker. Se volete, dopo aver ascoltato la puntata lasciate una recensione su iTunes e parlatene sui social network o a chi pensate possa essere interessato a queste storie come voi.

Ascolta “S2E7. Dobbiamo preoccuparci di Trump e della Corea del Nord?” su Spreaker.

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