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CHE TEMPI...



 

Oramai e' un drammatico classico di ogni estate, o comunque di ogni stagione calda.
Il/la bambino/a che tira l'ala perche' dimenticato/a sotto il sole, in auto, da uno dei due genitori.
La madre esce di casa con lei per portarla al nido, la dimentica sul sedile posteriore dell'auto, che ovviamente parcheggia nel punto piu' assolato della Toscana, per recarsi a lavorare.
Dopo 6 ore di agonia la piccola, completamente disidratata, non ce l'ha fatta.
Capita coi bambini ed e' una cosa assolutamente drammatica, ma capita anche coi cani, lasciati a bollire a 50 gradi in auto.
Ma come cazzo si fa?
Io non lascio neanche le albicocche in auto sotto il sole perche mi si squagliano, questi ci lasciano dei cristiani.
A questo aggiungo i bambini dimenticati nei supermercati, persi in qualche spiaggia assolata (quante volte abbiamo sentito all'altoparlante l'annuncio che Pierino e' stato trovato piangente fra gli ombrelloni.....).
Uno psicologo spiegava che ci possono essere dei momenti nella mentre ultracaricata di informazioni che ognuno di noi ha sopra il collo, che possono rappresentare degli autentici buchi neri.
Momenti in cui, letteralmente, non si sa dove si e' stati ne' cosa si e' combinato.
Mah.....non e' forse che oggi, si improvvisano genitori soggetti geneticamente non predisposti per questo delicatissimo ruolo?
Vedo gente completamente fuori di testa, pieni di tatuaggi, con un lessico da Fare impallidire Ceccherini, in giro per le nostre citta’, con tanto di prole.
Le cose che vedo combinare in Italia, francamente a Cuba non le ho ancora notate.
Forse il concetto di famiglia, malgrado tutti i casini che combinano, e' ancora un po' piu' solido del nostro, forse i bimbi godono comunque di un qualcosa non lontano dalla sacralita'...forse....non so.
Lasciamo stare i padri....ma in questi anni ho visto madri cubane, in quella societa' matriarcale dove si devono occupare di mille cose, tentare con tutti i limiti del caso di dare al proprio bambino tutta una serie di attenzioni che, mi pare, le nostre madri stiano dimenticando.
Certo, se devi portare il piccolo al nido, poi andare a lavorare, magari un lavoro di merda sottopagato per 8/10 ore al giorno, poi passare a prenderlo, occuparti della casa, fare da mangiare ecc... le cose da fare sono talmente tante che si fa fatica a farle bene.
I ritmi cubani, come ben sappiamo, sono molto piu' soft, c'e' piu' tempo per godersi i figli a cui magari viene data un' educazione piu' spartana rispetto ai nostri, ma di bambini lasciati morire sotto il sole non ne ho mai avuta notizia.
Magari e' successo ma non si e' saputo.
Ora leggevo che si vuole fare in modo che le scuole siano aperte anche d'estate perche letteralmente, a scuole chiuse, i genitori che lavorano entrambi, non sanno dove piazzarli, al di la dei costosi centri estivi.
Se chiedi un permesso sul lavoro ti guardano male, mentre a Cuba la madre lavoratrice con figli piccoli gode di tutta una serie di benefit che qua' ci si scorda.
Poi guadagna un cazzo per poterli mantenere, ma questo e' un altro discorso visto che, comunque, lo stato qualcosa passa.
Mi Sembra Che fare figli da noi sia diventato un grande problema, legato alle situazioni pratiche, ai casini di ogni giorno.
Io non ne ho fatti perche' ho scelto di vivere un certo tipo di vita, ma oggi mi sembra che la scelta, in molti casi, sia obbligata.
A Cuba ogni ragazza, in cuor suo, sogna di diventare madre e di sacrificare questo sentimento per una carriera proprio non ci pensa.
Anche forse perche' di carriere da sacrificare non ce ne sono quasi mai.
I figli, dall'essere una immensa gioia, sono incamminati a diventare un bel problema.
Che tempi amici miei...


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