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Marocco – UE: contrasti commerciali

In queste settimane una Sentenza della Corte di Giustizia europea ha portato alla interruzione dei rapporti tra Marocco ed Unione Europea. L’Alta Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica #Mogherini, è andata in Marocco per sbloccare la situazione.

In questo articolo riportiamo alcuni materiali utili a ricostruire l’evento.

 

Il video della conferenza stampa
Il comunicato dell’Ambasciata Marocchina
Andrea Bonannni: Soluzione Mogherini al pasticcio con Rabat
La reazione di Confagricoltura
Agenzia Nova: Ci si aspetta un annullamento. Il Fronte Polisario e un miliardo di euro di sovvenzioni

 

Il video della conferenza stampa

 

Il comunicato dell’Ambasciata Marocchina

Rabat, 04/03/2016 – Il Ministro degli Affari esteri e della cooperazione, Salaheddine Mezouar, ha incontrato, venerdì 4 marzo 2016, in presenza della Ministra delegata Mbarka Bouaida, e del Ministro delegato Nasser Bourita, l’Alta Rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini.

Durante l’incontro le due parti hanno discusso della decisione della sentenza del Tribunale europeo circa l’accordo agricolo Marocco-UE e le sue ricadute sulla fiducia e la serenità dei rapporti di partenariato tra le due parti.

[…]

E’ per questo motivo, ha aggiunto la Mogherini, che “è stato introdotto un ricorso in appello dinanzi la Corte di giustizia europea contro la sentenza del 10 dicembre 2015 del tribunale di prima istanza dell’UE” relativa all’accordo agricolo. La Mogherini ha poi ricordato il “disaccordo” espresso dal Consiglio europeo rispetto alla sentenza del Tribunale di prima istanza dell’UE.

L’Alta Rappresentante ha affermato di aver fornito i chiarimenti e le garanzie necessarie nel corso del dialogo con le autorità marocchine, aggiungendo che l’UE e il Marocco lavoreranno come veri e propri partner su questo punto. A tal fine saranno realizzati una dinamica e un dialogo regolari, continui e trasparenti, ha precisato.

Da parte sua, il Ministro Mezouar ha sottolineato che la sentenza del Tribunale europeo circa l’accordo agricolo UE-Marocco è “giuridicamente errata” e “politicamente distorta”, notando che “questa decisione, che compromette gravemente la cooperazione tra il Marocco e l’Unione europea, deve essere corretta”.

Il ministro ha anche sottolineato come la visita della Mogherini si inserisca nel quadro degli sforzi dell’UE per “fornire chiarimenti al Marocco, rassicurazioni e garanzie per i meccanismi di coordinamento tra le due parti, in particolare in termini di trattamento da parte dell’Unione di ricorsi giudiziari per gli accordi tra il Marocco e l’Unione europea dinanzi la Corte di giustizia dell’UE”.
[…]

Fonte: http://www.ambasciatamarocco.it/mogherini-in-marocco/

 

Andrea Bonannni: Soluzione Mogherini al pasticcio con Rabat

L’articolo sul supplemento Affari & Finanza del 21 marzo 2016

Scarica (PDF, 105KB)

La reazione di Confagricoltura

UE-Marocco, Confagricoltura: “Disattese le nostre richieste dall’Alto Commissario Mogherini. Nonostante la sentenza della Corte di Giustizia Europea, l’accordo resta in vigore”

Confagricoltura ha recentemente scritto una lettera all’Alto Commissario per gli Affari esteri Federica Mogherini per chiedere una revisione dell’accordo, ma anche di tutte le altre concessioni accordate ai Paesi Terzi, che hanno riflessi su molti comparti chiave Della Nostra Agricoltura.

Confagricoltura ha accolto con stupore e disappunto le dichiarazioni dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri Federica Mogherini che, durante una visita nella capitale marocchina il 4 marzo scorso, ha i confermato che l’UE proseguirà i suoi rapporti con il Paese nordafricano, a dispetto della Sentenza Della Corte di Giustizia Europea che ha giudicato l’accordo tra Marocco e Unione Europa in violazione della legge internazionale, annullandolo in parte.

[…]

Confagricoltura pochi giorni fa aveva scritto proprio all’Alto rappresentante della Ue Federica Mogherini e ai Commissari europei per il Commercio Malstroem e dell’Agricoltura Hogan, nonché agli europarlamentari italiani interessati alla materia per chiedere alla Commissione di cogliere l’occasione di questa sentenza per operare una revisione sostanziale di questo accordo, ma anche di tutte le altre concessioni accordate ai Paesi Terzi che hanno innegabili riflessi su molti comparti chiave della nostra agricoltura. Basti pensare agli agrumi che attraversano oggi una congiuntura di mercato particolarmente negativa ed all’olio di oliva, solo per citare due comparti.

“In sintesi – ha affermato Gerardo Diana, presidente della Federazione nazionale di prodotto agrumicola di Confagricoltura – occorrerebbe una seria analisi di impatto sugli effetti delle concessioni già accordate e su quelle in corso di negoziazione rispetto alla competitività della nostra agricoltura. Inoltre vanno attivate da subito le clausole di salvaguardia, a partire da quella richiesta dal Mipaaf, e vanno imposte le regole di vera reciprocità negli scambi e norme di importazione nel territorio comunitario che impediscano, con blocchi immediati e misure accurate di prevenzione, l’introduzione di materiali infetti pericolosi dal punto di vista fitosanitario”.

Confagricoltura mette in guardia la Commissione europea sugli impatti degli accordi di libero scambio, come quello con il Marocco, ma anche le intese con la Tunisia per quanto riguarda l’olio d’oliva che, tra l’altro, non è detto che abbiano effettive ricadute positive sugli agricoltori di questi Paesi.

Fonte: http://www.confagricoltura.it/ita/press-room_anno-2016/marzo-2/ue-marocco-confagricoltura-disattese-le-nostre-richieste-dall-alto-commissario-mogherini-nonostante-la-sentenza-della-corte-di-giustizia-europea-l-accordo-resta-in-vigore.php

 

Agenzia Nova: Ci si aspetta un annullamento. Il Fronte Polisario e un miliardo di euro di sovvenzioni

Fonti del Consiglio dell’Unione europea hanno riferito ad “Agenzia Nova” che Bruxelles si aspetta un annullamento della sentenza, i cui effetti rischiano di compromettere l’accordo commerciale fra l’Ue e il Marocco. “Non sappiamo se l’appello sarà accolto – spiega la fonte – e l’argomento è particolarmente sensibile perché sottende, per il Marocco, una questione di sovranità”. Il nodo sono appunto i territori del Sahara occidentale, rivendicati da Rabat ma anche dal Fronte Polisario. Secondo i giudici della Corte di Giustizia dell’Ue, infatti, l’accordo di Bruxelles con il Marocco danneggerebbe il popolo #Saharawi. “Il Consiglio è responsabile per la firma e l’attuazione degli accordi Ue – ha spiegato ad “Agenzia Nova” la fonte – e si aspetta l’annullamento della sentenza”.

Non c’è certezza però sugli esiti dell’appello. “Consiglio e Corte di Giustizia sono due organismi differenti, non è detto che debbano avere la stessa posizione”, spiega ancora la fonte Ue, citando anche un precedente. L’Europarlamento, il 14 dicembre del 2011, aveva infatti respinto l’accordo sulla pesca fra Ue e Marocco, sempre a difesa degli interessi del popolo saharawi, per poi dare il via libera nel 2013. In questo caso però la situazione è differente. L’accordo, se la sentenza non verrà annullata, non può essere rinegoziato. “La sentenza chiede l’annullamento dell’accordo”, ha fatto notare la fonte.

Le esportazioni agricole del Marocco sono ammontate a 43 miliardi di dirham (4,39 miliardi di dollari) nel 2015. L’Ue e il Marocco hanno sottoscritto accordi di libero scambio per alcuni prodotti agricoli, ad esempio i pomodori, e sul permesso di pesca per le navi europee nelle acque territorio marocchine in cambio di aiuti finanziari. Le due parti hanno inoltre avviato negoziati nel 2013 per firmare un più ampio accordo di libero scambio. La sospensione dei contatti non dovrebbe avere alcun impatto diretto sul commercio tra l’Ue e il Marocco, che rimarrà invariato almeno finché non verrà pronunciata una sentenza definitiva sul caso sollevato dal Fronte Polisario. Tuttavia, la sospensione formale dei contatti potrebbe comportare lo stop al programma di sovvenzione dell’Unione europea nel regno marocchino, pari complessivamente a circa 1,03 miliardi di euro.

Il Marocco controlla la maggior parte del Sahara occidentale dal 1975 e rivendica la sovranità sul tratto sui territori desertici meridionali, ricche di fosfati e di potenziali giacimenti di idrocarburi. L’annessione del Sahara occidentale al Marocco ha provocato una ribellione da parte del Fronte Polisario, a suo volta foraggiato dalla vicina Algeria. Le Nazioni Unite hanno negoziato un cessate il fuoco nel 1991, ma i colloqui non sono riusciti a trovare una soluzione stabile a una delle più lunghe contese territoriale del Continente africano. Gruppi per i diritti umani come Amnesty International e Human Rights Watch accusano il Marocco di eccessivo della forza contro gli attivisti saharawi e di reprimere la libertà politica nel Sahara occidentale. Rabat, da parte sua, ha lanciato un vasto programma di investimenti per portare sviluppo e calmierare i disordini. Poche settimane fa il sovrano marocchino Mohammed VI ha lanciato un piano di investimenti nel settore dei fosfati del valore di 1,85 miliardi di dollari a Laayoune, la più grande città occidentale del Sahara

 

Fonte: http://www.agenzianova.com/a/56daaf314c23f6.62817645/1310292/2016-03-05/marocco-ue-mogherini-a-rabat-accordo-agricolo-non-e-violazione-a-diritto-internazionale/linked



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