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I videogiochi e gli indicatori sull’età PEGI

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I Videogiochi E Gli Indicatori Sull’età PEGI

Il mondo dei videogiochi, così come quello dei casinò online, è in continua evoluzione e sta riscontrando un successo sempre maggiore soprattutto tra i giocatori più giovani, i quali utilizzano questo tipo di attività per svagarsi o distrarsi.

In realtà, però, i giochi sviluppati devono rispettare alcuni requisiti specifici e sono poi consigliati ad una determinata fascia d’età, in base ai contenuti e ad alcuni criteri PEGI.

In che cosa consiste il PEGI?

Il PEGI, ossia Pan European Game Information, si occupa dell’esaminare i videogiochi rilasciati dai diversi provider e di stabilire per quale specifica fascia d’età possono essere consigliati, in modo tale da permettere ai genitori di identificare il gioco più adatto ai propri figli. I criteri previsti dal PEGI riguardano però soltanto l’idoneità degli argomenti trattati all’interno del gioco, e non toccano in alcun modo la difficoltà del videogioco stesso, che può essere più o meno elevata, a seconda del gioco considerato.

Attualmente sono presenti cinque diverse categorie che riguardano l’età di tre, sette, dodici, sedici e diciotto anni. Tuttavia, negli ultimi tempi questi criteri stanno cambiando, e la principale modifica riguarda i contenuti del gioco da casinò, che possono essere rivolti soltanto ad un pubblico maggiorenne. Anche se tale modifica è stata effettuata recentemente, in realtà il discorso è molto più datato e molto più ampio, e riguarda una serie di altre problematiche riscontrate nel settore.

Quali sono gli altri fattori che potrebbero subire modifiche nel corso dei prossimi mesi o anni?

In linea generale, in Europa, uno dei fattori che preoccupa maggiormente è la regolamentazione di tutti quei giochi che attualmente utilizzano il lootbox a pagamento, che in alcune Nazioni sta già iniziando ad essere considerato come vero e proprio gioco da casinò.

Giocare ad esempio a FIFA o alla maggior parte dei giochi concernenti lo sport riguarda infatti non solo il pubblico maggiorenne, ma anche e soprattutto i minorenni, i quali utilizzano questi videogiochi anche per effettuare sfide amichevoli in compagnia dei propri amici.

In alcune legislazioni, è capitato che alcune software houses responsabili della produzione di videogiochi fossero multate, in quanto accusate di aver violato la normativa concernente il divieto del gioco da casinò online e slot machine, e questo potrebbe diventare sempre più comune nel caso in cui l’Europa stabilisse criteri ben specifici riguardanti il lootbox in generale.

Inoltre, un altro fattore da considerare riguarda gli “awareness”, che rappresentano tutti i loghi corrispondenti agli elementi che stabiliscono se un gioco è rivolto ad una determinata fascia d’età piuttosto che un’altra. Qualora un gioco considerato inizialmente idoneo per i ragazzi di 12 anni includesse il gioco da casinò, questo diventerebbe automaticamente vietato per i minorenni, e sarebbe quindi indicato con il simbolo del dado, che rappresenta appunto il gioco da casinò stesso.

È importante seguire l’evoluzione delle modifiche che potranno essere effettuate nel mondo dei videogiochi, i quali sono in continua crescita in tutte le categorie presenti nei criteri PEGI. Tuttavia, è sempre importante giocare con consapevolezza, ed essere al corrente dei contenuti del videogioco.



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