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Scrivere di cibo, intervista a Sarah Scaparone

Sarah Scaparone è una giornalista professionista freelance, ma prima di tutto è un’appassionata di food&wine.

Scritto da: Paola Zoppi

©PaulElledge

Sono suoi gli articoli che escono sul quotidiano La Stampa e le riviste A Tavola e Icon Panorama.
La sua passione per il cibo gliel’ha trasmessa la nonna, adora la pizza e non rifiuta mai un buon bicchiere di vino piemontese.
Una firma prestigiosa del giornalismo italiano che potete leggere anche attraverso il suo blog Kite inNepal e che ci racconta come è iniziata la sua avventura.

Sarah da dove nasce la tua passione per il cibo e come hai iniziato la tua professione di giornalista food&wine?
La mia esperienza professionale è nata per caso.
Mi sono laureata e stavo cercando lavoro, quando mi sono imbattuta nell’ufficio stampa di un consorzio regionale piemontese, era il 2001.
La mia passione per la cucina me l’ha trasmessa mia nonna, alla quale penso con amore ancora oggi; mi ha trasmesso tanti valori legati alla famiglia, al cibo, all’importanza di condividere ciò che si mangia.
Mi sono ritrovata nel pieno di questa avventura: promuovere i vini piemontesi, conoscerli da vicino ed andare sul territorio.
Ho fatto la mia gavetta e farla mi ha insegnato quanto sia importante la formazione. Per esempio all’epoca era impensabile parlare di vini senza conoscere qualcosa di questo mondo. Ho frequentato un corso di primo livello per diventare sommelier, mi sono dedicata ai corsi sull’olio in Umbria e poi sono stata ad Imperia per una settimana per conoscere tutto ciò che c’è da sapere sull’olio extravergine.
Ho colto ogni occasione che si presentava per saperne sempre di più.
Sono convinta che la formazione sia fondamentale per fare questo mestiere.

A chi volesse intraprendere la tua stessa strada, che cosa suggeriresti? Ci sono possibilità, oggi, nel settore enogastronomico?
Rispetto anche solo a vent’anni fa, quando ho iniziato, le possibilità oggi sono tante.
C’è una grande apertura del settore: ogni mezzo di comunicazione oggi ha uno spazio dedicato al cibo, quindi opportunità ce ne sono.
Tuttavia bisogna partire dalla formazione personale, essere molto curiosi ed aver voglia di dedicare tempo per approfondire le proprie conoscenze e competenze.
Suggerisco di frequentare qualche master di formazione come quelli presentati dal Gambero Rosso qualche settimana fa. Chi vuole investire su se stesso, oggi ha molte chance dalla sua parte.

Se dovessi scegliere, quale sarebbe il cibo al quale non potresti rinunciare e qual è il tuo vino del cuore?
Ho veramente un debole per la pizza, l’adoro e non potrei farne a meno. Allo stesso modo amo molto i dolci, in particolare la cioccolata.
Per quanto riguarda i vini, grazie al primo lavoro ho imparato ad apprezzare la bellezze e la ricchezza della varietà enologica italiana. Il vino piemontese è quello del cuore, lo cerco ovunque mi trovi.

Di cosa parlerà il tuo prossimo articolo?
Il mio prossimo articolo parlerà del mio recente viaggio in Svizzera, nel canton Vallese.
Una zona bellissima e ricchissima dal punto di vista enogastronomico: ottimi vini, prodotti da una viticultura eroica e un ottimo zafferano, uno dei più pregiati che i principali chef svizzeri usano nella loro cucina.

Si ringrazia Sarah Scaparone per la preziosa disponibilità.

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