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Alla Pardo: “Io uso i nuovi media, non mi faccio usare”

Giovedì 23 e 30 Novembre presso la scuola secondaria di 1° grado “G. Pardo” dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano, si è concluso il progetto “Io uso i nuovi media, non mi faccio usare“ promosso dall’ufficio XI Ambito Territoriale Trapani – CTS Trapani – Asp n.9 Trapani nell’ambito di quanto previsto nella Direttiva MIUR n. 2519/15, finalizzato a disseminare nelle comunità scolastiche in Rete, nelle quali è stato realizzato, le conoscenze e le pratiche affinchè insegnanti, genitori e studenti siano in grado di affrontare insieme temi riguardanti l’uso consapevole delle tecnologie.

Destinatari del progetto sono stati: genitori, docenti ed alunni di due classi seconde di tre scuole secondarie di 1° grado della provincia di Trapani, dove sono presenti, o presunti tali, casi di bullismo e/o cyberbullismo. Il progetto è stato avviato con un workshop iniziale di presentazione dell’attività formativa a TP lo scorso anno scolastico, al quale sono stati presenti il Dott. Luca Girardi, Dirigente UST di Trapani, ed il Dott. Francesco Lucido, Sociologo Responsabile dell’Osservatorio Infanzia e Adolescenza – ambulatorio igiene mediale ASP Trapani.

Inoltre, è stata chiesta la collaborazione e la presenza del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia Occidentale di Palermo. Il progetto, all’IC “Capuana – Pardo” ha visto il coinvolgimento e la collaborazione del docente Animatore Digitale ins. Marianna Accardi, della Docente referente per la Legalità Prof.ssa Pasqua Maria Cataldo, dei docenti delle classi interessate, di un’equipe formata da un esperto informatico, una psicologa nonché dal Dott. Francesco Lucido Sociologo Asp – Tp, che ha condotto il progetto; le classi in questione presentavano inizialmente forti problemi relazionali tra i ragazzi ma anche una forte attrattiva verso l’uso delle tecnologie facendone un uso smoderato.

La metodologia utilizzata è stata quella della ricerca – azione con interviste semistrutturate che hanno portato i ragazzi a prendere consapevolezza dell’uso del cellulare eccessivo anche a casa, e in generale sull’uso – abuso delle tecnologie. Per diversi mesi, con incontri cadenzati, l’equipe di esperti dell’Asp, coadiuvati dagli insegnanti, si sono relazionati con gli studenti, confrontandosi, ascoltando, analizzando, proponendo azioni di conoscenza e consapevolezza rispetto al tema del comportamento in Rete.

È stato un percorso utile a conoscere i rischi della Navigazione Web legati alla dipendenza e non solo, ma ha anche permesso di avvicinare i ragazzi aiutandoli ad utilizzare correttamente uno strumento finalizzato a comunicare, fare gruppo, restare perennemente in contatto con amici e col mondo intero. Uno strumento che ha assunto un ruolo importante nella loro vita ma che usato in maniera scorretta potrebbe veramente rivelarsi dannoso. I ragazzi sono stati accompagnati verso una consapevolezza maggiore verso l’uso consapevole dei social che li può rendere protagonisti della propria vita in maniera positiva; gli adulti che li hanno affiancati e accompagnati hanno promosso azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e hanno dato spazio alla loro creatività per produrre messaggi che verranno condivisi con altri studenti ma soprattutto con il resto della comunità.

Si è trattato di un’occasione veramente importante per la crescita della comunità scolastica; le video – interviste e tutto il lavoro di documentazione è stato condiviso e restituito al territorio durante le conferenze del 23 e del 30 Novembre condotte direttamente dai ragazzi, come i risultati di un percorso che per i questi giovani alunni, si è rivelato molto positivo ed educativo.

Alla luce del massiccio utilizzo dei diversi device e dei contenuti reperibili sul web, risulta importante informare giovani e adulti sulle nuove forme di comunicazione digitale, evidenziando opportunità e rischi e, mettendo in risalto sia le caratteristiche positive e utili di questi strumenti, sia le accortezze necessarie per saper affrontare i “potenziali pericoli” legati all’utilizzo poco consapevole delle piattaforme digitali. La vera innovazione alla base di una scuola 2.0 innovativa consiste nell’ introdurre nei cicli didattici una serie di moduli formativi interattivi, che consentano ai ragazzi e ai loro insegnanti di lavorare e condividere insieme argomenti, riflessioni, ricerche e confronti attraverso piattaforme digitali mediante le quali sviluppare una didattica coinvolgente e interattiva, e che a ricaduta possa coinvolgere anche le famiglie.
Come disse Steve Jobs “Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate”

Anna Maria Di Giuseppe

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