Pubblichiamo di seguito l’appello divulgato oggi da una famiglia di Castelvetrano. Le parole sono di Carlo Salluzzo:
Questa storia comincia nel 2005, quando gestivo un supermercato e una mattina girando tra gli scaffali per il controllo dei prodotti notai una bambina che mi si avvicinò e mi chiese una moneta per farsi un giro sulla giostrina, io gliela diedi e ovviamente chiesi se era con qualcuno.
Lei mi rispose “non sono con la mia mamma, sono sola”. Subito si avvicinò l’assistente sociale dicendomi che Maria Pia, la bambina, era con lei e Che l’aveva accompagnata per comprare gli alimenti per i bambini della casa famiglia in cui la stessa Maria Pia viveva.
La bimba mi fece subito tenerezza e molta simpatia, perciò decisi di chiedere all’assistente di poter farla conoscere alla mia famiglia, a mia moglie e alle mie figlie è così fu. L’assistente sociale infatti si attivó per potermi far ottenere l’affidamento preadottivo dal tribunale dei minori e ciò mi fu concesso; così da allora Maria Pia entró a far parte della nostra famiglia per due anni. In questo periodo in maniera alternativa Maria Pia stava a casa mia e solo per poco nella casa famiglia ma io provvedevo a fare feste e portare regali anche quando lei non era sotto il nostro stesso tetto, affezionandomi sempre più a questa piccola bambina bisognosa di molto affetto.
Maria Pia dal conto suo si era perfettamente integrata nella mia famiglia, legandosi non solo a me e mia moglie Luisa Maggio che ormai chiamava “Mamma”, ma anche alle mie figlie Alessia Salluzzo Marika Salluzzo ai miei genitori che chiamava ” nonni” ai miei fratelli, alle mie nipoti ; non mancavano le dimostrazioni di affetto, lettere,disegni e video che ancora conservo gelosamente. Nel gennaio del 2007 arriva una lettera alla casa famiglia in cui vi era scritto che Maria Pia doveva essere trasferita in un’altra casa famiglia per poter concludere l’adozione con un’altra coppia. A questo punto l’assistente sociale, sapendo quanto ormai ci eravamo affezionati a lei, si attiva per poter procedere con L’adozione prima che Maria Pia venisse trasferita. Io e mia moglie fummo convocati per ben due volte al tribunale dei minori a Palermo; durante le udienze, dopo le opportune domande, ci davano buone prospettive per poterla adottare ma poi nella realtà dei fatti così non fu. Ci siamo sentiti presi in giro.
Maria Pia dovette tornare alla casa famiglia e non ci fu più concesso vederla anche perché fu portata via. Nonostante ciò ci dissero che fino all’ultimo giorno prima dell’adozione Maria Pia piangeva perché voleva tornare a casa nostra e le veniva raccontato dagli educatori delle altre casa famiglia che eravamo noi a non volerla più e che l’avevamo abbandonata. Da allora non seppi più nulla di Maria Pia. Vi prego di aiutarmi a ritrovarla, vorrei soltanto rivederla e abbracciarla perchè ha rappresentato molto per me e per la mia famiglia.
PER LA FAMIGLIA CHE HA ADOTTATO MARIA PIA VOLEVO DIRE DI STARE TRANQUILLI NON VOGLIAMO NULLA SOLO RIABBRACCIARLA
NB: MARIA PIA SE TI RICONOSCI O LA STORIA E SIMILE ALLA TUA CONTATTAMI TI PREGO VOGLIAMO SOLO RIVEDERTI.
Carlo Salluzzo
L'articolo “Aiutateci a ritrovare Maria Pia”
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