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Una vita da Lions. De Simone tra i più anziani soci d’Italia

Nel 1961 si festeggiava il centenario dell’Unità d’Italia; a Castelvetrano, in quello stesso anno, nasceva il Club Lions.

Il Dottor Giovanni De Simone, appartenente ad una famiglia di imprenditori vinicoli ed oleari, aveva 29 anni quando tre professionisti, l’Avvocato Giacomo Pantaleo, L’Avvocato Gaspare Lentini e l’Avvocato Vincenzo Bongiardina, gli chiesero di partecipare alla costituzione di un Club che oggi, a distanza di ben 56 anni, è ancora in piena attività; tanto che presto, e per la prima volta nella sua lunga storia, sarà al vertice del Lionismo in Sicilia, grazie al prestigioso incarico attribuito al Dott. Enzo Leone, futuro Governatore del Distretto 108YB nell’anno sociale 2018/2019.

Dopo Trapani e Marsala, il Club Lions di Castelvetrano fu il terzo in provincia e fu omologato il 15 Aprile 1961. Furono 25 i fondatori ma già al 9 giugno, giorno della consegna della Charter, si erano aggiunti altri 5 soci tra cui un magistrato della tempra del Dottor Rocco Chinnici.

Oggi Giovanni De Simone ha tanti anni in più, la sua vita è stata costellata da soddisfazioni professionali e familiari, ma anche da dispiaceri profondi, che hanno acuito la sua sensibilità verso i dolori ed i bisogni del prossimo, interpretando a pieno il codice etico del suo Club, che fa della solidarietà e del soccorso ai bisognosi una sua sostanziale ragion d’essere.

Qualche settimana fa, dopo avere raccontato da addetto stampa del Lions di Castelvetrano le attività di beneficenza che i soci del Club, compresi i giovani Leo, hanno svolto nel periodo natalizio, sono stato costretto a leggere il commento al mio articolo di una persona (naturalmente anonima) che così manifestava il suo pensiero: “le vere opere di beneficenza si fanno con discrezione e in silenzio. Il resto è passerella”.

Volutamente ho preferito tacere e non replicare al commento di una persona che sicuramente ignora il modo in cui ogni giorno, in ogni angolo della Terra, 1.400.000 Lions si adoperano senza pubblicità e clamori per dare un senso alla loro partecipazione associativa. Il Lions Club International è un’istituzione che nel 2017 compie 100 anni e che ha ricevuto in tante Nazioni riconoscimenti di altissimo livello per le sue attività volte, tra gli altri scopi virtuosi, al “prendere interesse attivo al benessere civico, culturale, sociale e morale della comunità”.

La risposta che ho ritenuto di dover dare a quell’anonimo “commentatore” ed a tutti gli scettici su quanto il Lions sia concretamente in grado di esprimere, ritengo che sia l’invito ad informarsi meglio. Il compito mio, e di chi svolge la mia stessa funzione giornalistica, è quello di informare; e non per aiutare qualcuno a fare “passerella” ma perché siano riconosciuti i giusti meriti a chi si adopera per il prossimo, così che si possa determinare, anche in chi non è Lions, un forte spirito di emulazione.

Quanto sia stata importante la presenza del Lions a Castelvetrano me lo racconta Giovanni De Simone, fedele socio da ben 56 anni, sicuramente tra i più anziani soci Lions ancora attivi in tutta Italia.

La sua intervista mi ha impressionato ed entusiasmato; proverò a sintetizzare il suo racconto, lucido e particolareggiato, degli avvenimenti accaduti in oltre mezzo secolo da socio Lions, alcuni di essi veramente importanti e probabilmente oggi sconosciuti ai più.

A distanza di pochi anni dalla costituzione del Club di Castelvetrano, nella Valle del Belice accadde un avvenimento che procurò 410 morti e sconvolse l’esistenza di tante comunità della Sicilia Occidentale: il terremoto. Tutti i club del mondo rivolsero la loro attenzione al terribile evento ed il Lions di Castelvetrano fu il loro riferimento per le opere di solidarietà che rapidamente e spontaneamente furono attivate per alleviare le sofferenze delle popolazioni dei paesi del Belice. Giovanni De Simone ricorda che dai Lions di tutto il mondo arrivarono grandi quantità di medicinali, materiali sanitari, compresa un’ incubatrice per neonati. La famiglia De Simone era proprietaria dell’Hotel Selinus, che in quei giorni ospitò tante personalità venute ad esprimere fattivamente la loro solidarietà; tra le altre Susanna Agnelli, Presidente della Croce Rossa, che organizzò in Piazza Dante un ospedale da campo dove, tra le tante dimostrazioni di solidarietà, furono consegnati i medicinali pervenuti dalla raccolta organizzata dal Lions Club di Marsiglia in tutta la Francia Meridionale.

Nell’anno sociale 1972/73, presidente a Castelvetrano Giovanni De Simone, il Lions Club International decise che il tema dell’anno da svolgere dovesse riguardare le problematiche esistenziali e sociali dei disabili.

Il Club si impegnò particolarmente su quel tema, perché fu per una fortunata coincidenza che proprio il presidente del Lions di Castelvetrano si sentisse particolarmente coinvolto, essendo padre di un ragazzo portatore di un grave handicap, morto poche settimane addietro. Ma anche gli altri presidenti dei Club della provincia si dimostrarono particolarmente sensibili, impegnandosi con molta partecipazione allo svolgimento di quel tema così coinvolgente e di grande valenza sociale.

Il Dottore De Simone racconta che, alla manifestazione interclub svoltasi a Marsala, erano presenti circa 450 persone, tutti i soci dei tre club della provincia di Trapani e tanti ospiti, autorità pubbliche e rappresentati politici, tra cui l’Onorevole Occhipinti, Presidente della Regione Sicilia.

Fu quella l’occasione per dare vita ad un’iniziativa che determinò un capillare censimento di tutti gli inabili siciliani, svolto dai medici provinciali, con l’ausilio dei medici di base. Da quella iniziativa del Lions scaturì una speciale normativa per l’assistenza sanitaria ed economica delle famiglie in cui erano presenti soggetti affetti da gravi handicap , per i quali fu elargito in tempi rapidi un primo contributo di 75.000 Lire per ogni malato.

Tra le opere pubbliche realizzate nel nostro territorio con il contributo sostanziale del Lions di Castelvetrano Giovanni De Simone ricorda l’ospedale Vittorio Emanuele II, alla cui realizzazione si dedicò con particolare dedizione il socio Lions Giuseppe Lombardo. Grazie ad una raccolta di firme, da lui organizzata con il sostegno di tutto il Club ed una costante azione di controllo, si riuscì ad ottenere che fosse realizzata una struttura moderna ed efficiente.

Parlando di opere pubbliche sarebbe difficile annoverarne, nella Sicilia Occidentale come in tante altre parte d’Italia, senza dover parlare di infiltrazioni mafiose, di ruberie ed inchieste della magistratura. Ce n’è una, però, di cui oggi usufruiamo ancora, senza la quale il territorio di Castelvetrano e della Valle del Belice sarebbe rimasto perennemente isolato dalle comunicazioni con il resto della Sicilia. Dopo il terremoto del 1968 si dibattè molto sul tracciato che avrebbe dovuto avere quella che allora fu deciso fosse l’autostrada A29. Preponderanti forze politiche all’interno della provincia avrebbero fatto privilegiare il collegamento tra i due capoluoghi di Palermo e Trapani. Ma fu proprio in una riunione del Lions di Castelvetrano, ricorda Giovanni De Simone, che si decise che l’autostrada prioritariamente collegasse Palermo a Mazara del Vallo, attraversando la Valle del Belice per agevolarne la ripresa dopo il catastrofico evento del ’68. Fu invitato a Castelvetrano l’allora Ministro dei Lavori Pubblici, Onorevole Giacomo Mancini che, nel corso di una riunione del Lions, ascoltò le argomentazioni dei soci, tra cui due eminenti politici, l’Onorevole Gunnella e l’Onorevole Cusumano, e decise proprio in quella occasione che la A29 fosse costruita seguendo il tracciato di cui ancora oggi usufruiamo nella Sicilia Sud Occidentale.

E’ stata una bella esperienza intervistare un uomo che ha creduto per ben 56 anni nell’associazionismo virtuoso, che ha così ben interpretato il vero scopo di un Club service come il Lions.

Parlarne credo che sia stata la migliore risposta da dare agli scettici, a chi non crede nei valori veri dell’associazionismo, nella solidarietà, nella mutualità, nel vero senso della beneficenza. Senza questi valori il mondo sarebbe molto peggiore di quant’è; ed allora perché non parlarne?

Antonio Colaci, addetto stampa del Club Lions di Castelvetrano
per la Rivista del Distretto Lions 108 YB – Febbraio 2017

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