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Dati economici OCSE preoccupanti, reddito degli italiani e indice di fiducia in calo: futuro in salita

Dopo i dati economici sul reddito medio delle città italiane e la doccia gelata dall’OCSE arrivano le stime Istat sull’indice di fiducia di imprese e consumatori

Ombre sulla ripresa economica italiana in seguito alla serie di notizie negative degli ultimi giorni provenienti da OCSE, Istat e dalle statistiche Sul Reddito Medio degli italiani.

I dati OCSE

Le stime al ribasso rispetto a quelle di inizio anno sono confermate dai dati OCSE sul PIL italiano, cresciuto nel secondo trimestre 2018 dello 0,2% contro  lo 0,3% del primo trimestre.

L’Italia è quindi l’unico Paese del G7 a rallentare, mentre spiccano gli Stati Uniti con +1% nel secondo trimestre (+0,5% nel primo) ed il Giappone che passa da -0,2% nel primo trimestre a +0,5% nel secondo.

Nel DEF (Documento di Economia e Finanza) sono già state riviste al ribasso le stime per il 2018, passando da +1,5% a +1,2%; nel 2019 previsto un ulteriore rallentamento fino a +1,1%/+1%.

La corsa ai dazi non potrà che danneggiare ulteriormente l’economia italiana, fortemente votata alle esportazioni.

Reddito in Italia

I dati sul reddito medio dichiarato nel 2017 (percepito nel 2016), nonostante una crescita annuale, sono ancora lontani da quelli pre-crisi; in media sono più bassi di circa il 2% rispetto a quelli dichiarati nel 2009 e percepiti nel 2008.

Si va dal forte calo di Isernia (-9,39%) a quello di Milano (-1,37%), che comunque  si conferma la città con il reddito più alto registrando 34.046 euro per contribuente.

Gorizia risulta avere il numero più alto di contribuenti ogni cento abitanti (79,3), ma un reddito inferiore alla media: 21.212 euro per contribuente, contro una media capoluoghi di 25.170  euro.

Reddito in Umbria

Dopo i dati preoccupanti sull’indice di povertà relativa in Umbria, anche quelli su reddito per contribuente non sono rassicuranti.

Perugia è al 44° posto con 23.535 euro per contribuente (sotto la media) e la variazione dei redditi percepiti nel 2016 rispetto al 2008 è di -3,23%, contro la media capoluoghi di -1,92%; 68,2 i contribuenti ogni 100 abitanti, superiori rispetto alla media di 66,6.

Terni soffre di più e si trova al 69° posto con 21.896 euro per contribuente, la variazione 2016/2008 dei redditi è di -4,16%; sopra la media i contribuenti ogni 100 abitanti: 67,9.

Fiducia degli italiani – agosto 2018

Imprese

La fiducia delle imprese è calata rispetto a luglio (da 105,3 a 103,8), passando dal forte calo del manifatturiero (da 106,7 a 104,8) a quello dei servizi (da 105,9 a 104,7) e delle costruzioni (da 139,9 a 139,3); in controtendenza il commercio al dettaglio con una crescita da 102,7 a 104,2.

Nel comparto manifatturiero giudizi in peggioramento sia sugli ordini che sulle attese sulla produzione e le scorte sono giudicate in accumulo rispetto a luglio.

Nel settore delle costruzioni gli ordini sono ritenuti in peggioramento, mentre le aspettative sull’occupazione sono positive rispetto al mese precedente.

Nei servizi sono negativi i giudizi sull’andamento degli affari e sulle attese sugli ordini, positivi invece sugli ordini che registrano un saldo in aumento pareggiando quelli di giugno.

L’aumento dell’indice di fiducia nel commercio al dettaglio è determinato da un miglioramento dei giudizi sulle vendite di grande distribuzione e distribuzione tradizionale, le scorte in magazzino sono in calo e le aspettative sulle vendite future sono negative.

Consumatori

Il peggioramento del clima di fiducia dei consumatori rispetto a luglio si traduce con le stime Istat che passano da 116,2 a 115,2 ed è causato soprattutto dal deterioramento della componente economica (da 141,3 a 136,6).

La componente personale aumenta per il secondo mese consecutivo (da 107,8 a 108,5), mentre calano sia il clima corrente (da 113,3 a 112,8) che quello futuro (da 120,9 a 119,3).

Glocal Economic Forum Perugia 2018 – la società, l’economia, il valore dei territori

#GlocalForum2018

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