Buonasera lettori,
rieccomi qui, risorto momentaneamente dall'egro talamo per parlarvi del primo episodio della nuova Serie tv tratta dalla saga Shadowhunters in onda su Netflix. Quando ho la febbre, non riesco mai a leggere molto o fare normali attività come interagire con chi mi sta intorno. Di conseguenza, ho deciso di rintanarmi in camera mia con la sola compagnia di Netflix. Guardare serie tv mi aiuta a passare il tempo, non devo pensare, solo assistere allo show. Quest'oggi inizio a sentirmi meglio, le medicina stanno finalmente facendo effetto. In questo barlume di non-agonia, vi lascio quindi il mio commento sull'episodio pilota. Ah. dimenticavo. Non sapendo come intitolare il post, ho deciso di utilizzare un hashtag che vedo spesso su Instagram: #randompost. Se quindi tratterò argomenti non strettamente legati ai Libri, questo credo sia il luogo giusto per parlarvene.
Quando si parla di adattamenti cinematografici o televisivi, è il solito problema: devo accettare il fatto di non poter avere un lungometraggio di 17 ore dove anche il più piccolo dettaglio viene messo in scena. Non sempre però questo aspetto corrisponde a un lato negativo, come in questo caso. La mia conoscenza della saga è avvenuta in questo ordine: Film > libri > serie tv. Il film mi ha colpito, i romanzi mi hanno conquistato e la serie tv? Beh i cambiamenti e le diversità dai libri, a differenza del film, li ho notati subito. Per esempio, l'ordine cronologico degli eventi. Ho confermato i miei sospetti quando ho letto che nella prima stagione verrano condensati sia il primo che il secondo libro. Se all'inizio mi aspettavo che la narrazione seguisse l'ordine della Clare, alla fine sono stato felice che non ne sia una replica, così da poter gustarmi la storia in una nuova veste. Ciò non significa però che sia tutto ben fatto. Per esempio, mi aspettavo un istituto vuoto, austero, non una base super tecnologica per Shadowhunters in stile CIA. O ancora, non ho molto amato il regalo dello stilo per i 18 anni, cosa che ho trovato piuttosto insensata. Nei libri e nel film il blocco mentale di Clary iniziava a svanire e la verità a venire a galla, mentre nella serie sembra che arrivati i 18 anni boom, niente più segreti. Lo scontro poi tra la madre e gli Shadowhunters del Circolo non mi ha molto convinto, ho preferito quella vista nella pellicola. La presentazione di Clary, invece, attraverso il colloquio alla Brooklyn Academy of Arts è stata ben pensata a mio parere. Un modo alternativo per mostrare la sua passione per l'arte. Mi è piaciuto moltissimo il momento in cui Jace, Alec e Izzy hanno inseguito il demone mutaforma, momento in cui sottofondo musicale (Ruelle - Monsters) e movimenti degli attori erano perfettamente coordinati.
Come episodio pilota, riassume bene gli aspetti chiave della vicenda e della scoperta del Mondo Invisibile, ma mi è venuto un dubbio: se non si conoscessero i libri, si avrebbe comunque tutto chiaro (ovviamente sotto un alone di mistero) o risulterebbe confusionario? A questo proposito mi piacerebbe leggere opinioni di qualche new entry. Forse ci sono state troppe informazioni in così poco tempo.
Ad ogni modo, possiamo discutere quanto volete sui difetti e sui pregi di questa serie, ma sono convinto che in molti non si faranno troppo problemi perché -siamo sinceri- è di Shadowhunters che stiamo parlando. XD