SCIACALLI
Iannozzi Giuseppe
sciacalli
Ci stanno quelli dei Sindacati
che avanti vanno a Coca-Cola
Sanno bene i capi di partito
che pesci prendere:
moltiplicano per loro
Piange un bambino la perdita
del suo palloncino rosso,
gli cuce la bocca di pianto
la madre con uno schiaffo
E una coppia d’innamorati si promette
che non sarà così
sotto la loro mangiatoia,
ancora da trovare e pagare
C’è chi in piazza manifesta
e chi in un collasso si perde
Passano tutti avanti
stringendo il pugno
per il saluto fascista,
per quello comunista
Se Proprio Devo capire
che la fede un paio di pantofole
e una moglie che non capisce
la mia solitudine e io la sua,
meglio farla finita subito
senza pensarci su due volte,
senza aspettare il prossimo treno
carico di fuliggine e nero
Se devo esser costretto
a un calendario di nudi,
meglio dar via il cervello
a una spedizione per il Polo Sud
Fidel oggi non sta troppo bene,
la Coca-Cola non la butta giù
I biglietti agli amici tutti scaduti
e piovono giù dal cielo le rondini
C’è chi dice d’una strana epidemia
C’è chi dice d’una strategia di…
E c’è chi dice e dice e dice
d’una dimostrazione di forza
Se proprio deve perdere lo scalpo,
prima voglio farglielo io uno shampoo
a Ugo il parrucchiere
Se proprio devo finir nudo,
a modo mio e senza scuse,
e mai per il diavolo
che veste Prada
scucendo le tasche
Scendono in piazza mafiosi e cazzoni
a reclamare che le tasse loro no
Hanno la faccia in saccoccia,
tirano a destra, calpestano i giorni,
dimenticano la carità
Legata al cordone ombelicale
ce l’hanno la faccia
Ce l’hanno segnata,
e a chi non ha da mangiare
consigliano una dieta mortale;
e a sacco la città,
e a sacco la città
Ci stanno tutti, ci stanno tutti,
ci stanno tutti a far danni
La chiamano Democrazia,
la dicono Maria Antonietta
I tanti che però stanno
con le stampelle in mano lo sanno
che mirano alla restaurazione
dell’Ancien Régime
Se proprio devo morire,
voglio andarmene come Gandhi
Se proprio devo,
non sia per una presa per i fondelli
Sarò come il lupo,
l’aquila bianca e la rondine
Mai dalla parte degli Sciacalli,
mai con chi la testa nel cesso
Sarò come la primavera,
sarò fiore di loto
Sarò l’ultimo sul nido del cuculo
che crede alla cicogna
Sarò come il lupo,
l’aquila bianca e la rondine
Giorni e incubi da dimenticare
Per questo sarò come il lupo,
l’aquila bianca e la rondine
Giorni e incubi da dimenticare
Per questo sarò come il lupo,
l’aquila bianca e la rondine
Giorni e incubi da dimenticare
Da dimenticare, da dimenticare
Archiviato in:arte e cultura, attualità, cultura, Iannozzi Giuseppe, poesia, società e costume Tagged: Iannozzi Giuseppe, poetryslam, sciacalli
This post first appeared on Iannozzi Giuseppe – Scrittore E Giornalista | Ia, please read the originial post: here