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Marco Ghizzoni – Il muro sottile: dolore e solitudine per i non amati – recensione di Iannozzi Giuseppe

Marco Ghizzoni – Il muro sottile

Dolore e solitudine per i non amati

Iannozzi Giuseppe 

Marco Ghizzoni torna in libreria con “Il muro sottile”, un lavoro che si compone di dieci racconti legati da un fil rouge più che mai attuale, quello della infelicità. Ghizzoni, per quasi ogni racconto, adopera uno stile diverso; a volte l’autore opta per uno stile pienamente carveriano, altre volte predilige usare un approccio maggiormente tolstoiano, altre ancora abbraccia un metodo scrittorio che un po’ ricorda quello di Pavese.

Negli anni novanta, Peter Schellenbaum diede alle stampe il suo lavoro più conosciuto dal grande pubblico, “La ferita dei non amati”: Schellenbaum faceva luce sul perché certe ferite dell’anima non si rimarginano. Sostanzialmente, i non amati portano dentro di sé un dolore che li lacera e che molte volte li conduce ad autodistruggersi. Marco Ghizzoni racconta dieci ferite mai guarite. Ne “Il muro sottile” i personaggi ritratti dall’autore sono tutti piuttosto giovani, alcuni vivono nell’agiatezza, ma l’infelicità che covano dentro è una brutta bestia, e per ognuno di loro l’unica tragica via di fuga è rappresentata da una esplicita volontà di farsi volontariamente del male. Nel risvolto di copertina, Davide Bregola scrive: “Ci sono ambientazioni diverse tra loro, in questa raccolta, ma questo libro ha una sua armonia. C’è l’Est Europa, ma c’è anche la Pianura. C’è la complessità dei personaggi e c’è azione. C’è pensiero e tanta psicologia umana. Mi piace tutta la speranza e la disperazione che ammanta certi testi, così come mi piace la scrittura tersa e la soluzione strutturale di alcuni racconti.” La speranza che Marco Ghizzoni introduce nei suoi racconti non è però per tutti i protagonisti dei racconti, e in ogni caso è essa una fiammella molto debole che si potrebbe spegnere, da un momento all’altro, per un niente, e ben lo sa Maral, la ragazza persiana che compare nell’ultima storia raccontata: “[…] teme che quella seconda occasione possa svanire a contatto con la realtà. È il suo piccolo segreto da serbare […] “.

Ne “Il muro sottile” troviamo tante situazioni che appartengono al mondo di oggi: la violenza sulle donne in una terra annichilita dalla guerra; lo scrittore che solo sa amare sulla pagina scritta; il suicida che pensa che il suo sia un suicidio dovuto, vale a dire perfettamente busiano; e c’è anche una miriade di personaggi, sempre molto ben caratterizzati, che, giorno dopo giorno, diventano un po’ più tristi e soli, finendo così con l’andare ad allargare le fila dei disturbati.

“Il muro sottile” di Marco Ghizzoni è un lavoro di notevole pregio, sia sotto il punto di vista stilistico sia sotto quello dei contenuti. Leggere questa raccolta di storie ci fa comprendere come la società moderna sa purtroppo mettere al mondo tanti e tanti malati di solitudine, lasciandoli scontrare con una realtà dura, cinica e fortemente incapace di fare promesse di futuro e/o miracoli.

Marco Ghizzoni è nato a Cremona, dove vive, nel 1983. Ha pubblicato romanzi con Guanda e con Tea, questa è la sua prima raccolta di racconti. Quando non scrive, lavora nel settore commerciale di una multinazionale tedesca.

ACQUISTA DALL’EDITORE

Il muro sottile – Marco Ghizzoni

Il muro sottileMarco GhizzoniOligo editore – collana: Crisos-Oro – pagine: 200 – anno edizione: 2020 – ISBN: 9788885723498 – prezzo: € 15



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