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7 NOVEMBRE

7 NOVEMBRE

Iannozzi Giuseppe

7 NOVEMBRE

Posso, posso
non credere
in quell’altezza lassù
che dicono
abitata da un Dio
da sempre
un po’ così e così,
distratto,
forse annoiato,
dimentico di sé

Posso, posso
non amare
un’idea sbagliata,
l’umanità
secolo dopo secolo
in un uguale ripetersi
crocifissa

E posso… potrei
annoiare uno
e nessuno,
e una moltitudine
di geniali solitudini

E invece,
come un ebreo,
solo ripeto a te
il miracolo che
da sempre sai:
“Ti voglio bene,
a ogni sette
di novembre
ti voglio bene
un po’ di più,
mia Grazia”

BUTTANO GIÙ LA NOTTE

La pipa fumi,
e non sai,
forse non sai
che gli angeli
han buttato giù
la notte
a forza di lacrime
e di botte

Notturno il cammino
che a ogni passo
un po’ ci sfianca
bruciandoci
nel cerchio mai chiuso
d’un imperscrutabile
sogno… divino

FUTURISMO

Saluto veloce,
veloce veloce
con la mano

La sera alla sera
E no, lei non c’è
come la vorresti te
E non è che
si possa far da soli
Spiccioli
in tasca non ho
D’accordo,
sì va per andare
D’accordo,
tentiamo l’accordo
con un goccio,
con uno solo di vino

Poi d’improvviso
la finestra si snuda
E la spada rinfoderata
dentro,
sempre più dentro
al pigiama sonnambulo
Poi come sempre
la donna è vestita vestita
persa persa in sé,
sempre più dentro
a uno spavento
preso per i capelli

E vuoi che sia
diversamente
la mente che annega
E invece sol è un
“Che vuoi che sia!”

IL TUO SCHIAVO È QUI

Il Tuo Schiavo è qui
Gli hanno comandato di obbedire,
di non mettere in disordine l’Egitto
Il tuo schiavo è qui,
ha solo riparato alla meno peggio
la sua vita,
perdendosi nei secoli

Quando cala la sera
accende milioni di candele
per disperdere l’oscurità,
per scorgere l’ombra della verità,
per non correre il rischio
che i secoli lo scalzino troppo

Il tuo schiavo ha visto,
ha visto tirar su piramidi di dolore,
ha visto cadere la gloria delle nazioni
A occhio nudo ha visto
amore e odio stringersi di nascosto la mano,
e ti può dire che in giro per il mondo
non molto è cambiato:
nei campi di concentramento
uomini donne bambini muoiono
scavandosi il viso nel filo spinato

Il tuo schiavo è sempre qui
Di tanto in tanto scrive le sue memorie
nascondendole come meglio può
dalla malvagità degli occhi delle spie
perché non ha tempo da perdere,
perché ha ancora tanto da fare
nel tentativo di salvare una vita
che salvi il mondo intero


Archiviato in:amicizia, amore, arte e cultura, attualità, cultura, Iannozzi Giuseppe, poesia, società e costume Tagged: 7 novembre, buttano giù la notte, futurismo, Iannozzi Giuseppe, il tuo schiavo è qui, poetry


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