Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

Strepitoso Falstaff al Maggio Musicale Fiorentino

Strepitoso Falstaff al Maggio Musicale Fiorentino
Fermata Spettacolo

Grande successo al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino per il Falstaff di Giuseppe Verdi firmato Sven-Eric Bechtolf sotto la direzione di Sir John Eliot Gardiner.

L’ultimo prodigioso sforzo di rinnovamento di Giuseppe Verdi per “una commedia lirica che non somiglia a nessun’altra” grazie alla fertile collaborazione con Arrigo Boito, vede come colonne portanti due antiche forme strumentali, quali la forma sonata in apertura, con la sua successione di esposizione bitematica, sviluppo, coda, e la fuga buffa finale, capace di creare quello sguardo distaccato e ironico rispetto al resto della materia musicale. Il tutto amalgamato a una scrittura cameristica del primo romanticismo che regala un fine e leggero sorriso all’intera commedia.

Falstaff © Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino

E su questo filone si allaccia la briosa regia tutta british di Sven-Eric Bechtolf, capace di riportare alla memoria le felici produzioni della Royal Opera House di Londra (come La Fille mal gardée – vedi recensione) per semplicità ed immediatezza del più classico teatro elisabettiano, con suggestive onde del Tamigi in movimento e sagome di alberi ad immaginare la magia e l’incanto del parco di Windsor. Di grande effetto le luci di Alex Brok che, unite ai costumi di Kevin Pollard, richiamano la poetica dei quadri fiamminghi, in giochi seducenti di luci e ombre, come nell’apertura della Parte seconda del Secondo Atto, nella casa di Ford. Una regia ben diversa per presa e brillantezza rispetto all’ultima statica firma ronconiana a cui avevamo assistito nel 2014 (vedi recensione).

Protagonisti assoluti della serata la straordinaria direzione di Sir John Eliot Gardiner, che con grande maestria riempie la scena musicale di duttili sfumature, ricche di colore e chiari scuri, perfettamente seguito dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, insieme capaci di regalare emozioni uniche. E il Falstaff di Nicola Alaimo, che giganteggia nell’eccentricità del protagonista, regalandoci una grande interpretazione, vigorosa e dalla comicità tutta di pancia come la mole perfetta di Sir John, dal canto profondo e sicuro.

Falstaff © Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino

Belle spalle e buona interpretazione anche per il Bardolfo e Pistola rispettivamente di Antonio Garés e Gianluca Buratto, che convincono con la loro ilarità a tratti macchiettistica. Bene anche le altre parti maschili come il Dottor Cajus di Christian Collia, il geloso Ford di Simone Piazzola e il più modesto Fenton di Matthew Swensen. Nelle parti femminili, esilarante la Mrs. Quickly di Sara Mingardo negli incontri con Sir John Falstaff, specialmente nell’autocitazione allusiva verdiana “Povera donna”, che richiama direttamente la Traviata e negli ingressi “reverenziali”. Buone le interpretazioni di Aylin Pérez e Caterina Piva, rispettivamente nelle parti di Alice e Meg, le due scaltre comari. Meno vocalmente convincente la Nannetta di Francesca Boncompagni, che acquista più liricità nel duetto dalle parole di Boccaccio “Bocca baciata non perde ventura…/Anzi rinnova, come fa la luna”, fiducia nella rinascita di sentimenti e valori tra i ripetuti diversivi amorosi.

Grande virtuosismo collettivo nella Fuga buffa finale per uno scroscio di applausi che se ne guadagna il bis, per, citando Boito, “finire con uno scoppio immenso d’ilarità!” visto che “Tutto nel mondo è burla”.

Falstaff © Michele Monasta – Maggio Musicale Fiorentino

Strepitoso Falstaff al Maggio Musicale Fiorentino
Fermata Spettacolo



This post first appeared on Fermata Spettacolo - Web Magazine Di Recensioni E, please read the originial post: here

Share the post

Strepitoso Falstaff al Maggio Musicale Fiorentino

×

Subscribe to Fermata Spettacolo - Web Magazine Di Recensioni E

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×