Serena Autieri in “La Sciantosa” al Teatro Summarte di Somma Vesuviana (NA)
Fermata Spettacolo

Uno spettacolo quando è scritto in maniera egregia ed interpretato in maniera strepitosa, anche se non recentissimo (2014), può dimostrarsi sempre uno spettacolo di successo sia di critica che di pubblico.

È il caso di “La Sciantosa”, spettacolo musicale scritto da Vincenzo Incenzo, ed interpretato dall’instancabile Serena Autieri, la quale, per più di due ore, canta, balla, racconta la storia di Elvira Donnarumma, detta “’A Capinera napulitana”, regina acclamata e amata dei cafè chantant d’inizio 900.

E non solo la sua ma di un’intera generazione di donne giovani e belle che tentavano di allontanarsi da una vita difficile come quella che vivevano facendo le stiratrici, le lavandaie, le fiammiferaie, sognando una carriera artistica, partendo da questi locali, appunto i cafè chantant, spesso in luoghi di periferia o di provincia, e di diventare ricca e famosa, sognando Parigi e le altre grandi città d’Europa, ma spesso i sogni si infrangevano nella dura realtà e le stesse aspiranti ballerine erano costrette a “cedere” alle lusinghe dei ricchi spasimanti della città e a ritirarsi dalle scene, senza mai ottenere quanto desiderato.

Lo spettacolo ha inizio con la stessa Autieri che, travestita da Pulcinella, riporta gli spettatori nella magica atmosfera dei primi anni del ‘900, presentando la storia di Elvira Donnarumma, che sebbene non altissima e magrissima conquistò i cuori di nobili, regnanti e uomini tra i più ricchi dell’alta borghesia, e da tante donne di cultura come Eleonora Duse e Matilde Serao. E non solo la storia di Elvira ma di tante altre ragazze che come lei, attraverso le tavole del palcoscenico, cercavano la loro strada, la realizzazione della loro vita, come Anna Fougez, Lina Cavalieri solo per citare alcune delle più famose.

Lo spettacolo è un percorso non solo nella vita e nella carriera artistica della sciantosa Donnarumma, ma un vero e proprio viaggio nelle celebri canzoni della tradizione napoletana: da “Capinera”, a “I’te vurria vasà”, “Guapparia”, “Comme facette mammeta” alla strepitosa interpretazione in “Nini Tirabuscio’” durante la quale la Autieri si esibisce in una simpaticissima “mossa” coinvolgendo alcune signore e anche due signori del pubblico. Non mancano canzoni che emozionano il numeroso pubblico in sala come “‘O surdato ‘nnamurato” o “Santa Lucia luntana” sul dramma di coloro costretti ad emigrare in terre lontane come l’America per poter avere o sperare di avere un futuro migliore.

In scena con Serena Autieri anche cinque musicisti e lo strepitoso ballerino Alessandro Urso, che ha un fisico scolpito e una tecnica di ballo di altissimo livello che esprime sul palco tra un cambio abito e l’altro dell’attrice/cantante la quale coinvolge e diverte tutto il pubblico con la sua napoletanità, dialogando e coinvolgendo gli spettatori, proprio come se fossero i privilegiati clienti di un locale di quell’epoca.

Serena Autieri conquista il pubblico del Summarte con la sua bravura, la sua verve, la sua simpatia e la sua fortissima capacità di coinvolgerlo nello spettacolo stesso, e non si sottrae ai vari abbracci che gli spettatori le riservano, nei momenti in cui scende in platea, esibendosi anche in due walzer con due signori in sala, e neppure alle foto che in tanti le scattano, anzi, chiede lei stessa di tirare fuori dalle borse e dalle giacche i telefonini per poterle scattare alcune foto.

Serena non conosce stanchezza, e seppur tardi, concede due bis al pubblico che l’acclama come una vera e propria regina del Teatro Summarte, come Elvira Donnarumma lo era dei cafè chantant.

Serena Autieri in “La Sciantosa” al Teatro Summarte di Somma Vesuviana (NA)
Fermata Spettacolo