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L’incanto in Vallebuia: la Perlustrazione

L’incanto in Vallebuia: la Perlustrazione
Fermata Spettacolo

Quindi questa è una Prima Volta. Storia complicata le prime volte. Sempre. Comunque vada. Poi, non ci sarà un’altra Prima volta. Una seconda, una terza, una quarta, una quinta e… mai più, sarà la Prima volta. Se è andata bene, accontentarsi. Se invece è andata male, più complicata che mai, la Storia. Quindi, viviamoci questa nostra Prima volta. Vada come vada. Tutto cambia: viene alla luce, apre gli occhi, va in pezzi. Da carne a carta. Ridotta a brandelli, trasfigurata, diversa, sottile, trasparente, poi il Grande Vento. A soffiare forte. Comunque, veniamo a noi. Prima di tutto i sentieri. I segnali.

INCANTO IN VALLEBUIA

Poi per chi vuole, racconto questa di Storia. Un attacco compulsivo d’esplorazione fantastica. Fogli sparsi trovati in una casa abbandonata, anche questo lo racconterò poi. Un resoconto di viaggio, discontinuo, non ordinato cronologicamente, con forse più di un narratore; ed infatti devo ancora sistemare la grande quantità di annotazioni, appunti, sensazioni che per la mole assomiglia ad una specie di Zibaldone d’ignota mano. Ancora Segnali e Sentieri. Non so chi e quando abbia fatto cosa, a dire il vero, ma l’autore su quello che sembra essere l’inizio decide di scrivere: successe tutto quando fu il tempo giusto perchè tutto questo succedesse. 
Ieri, oggi, o forse è successo domani? Leggi il racconto del Drago di Anchiano

SCHEMA sommario per l’incanto

Dove: Anchiano, comune di Vinci (Fi)
Difficoltà: medio bassa
Lunghezza: 3 km (circa eh!)
Dislivello: 150 metri più o meno
Tempo di percorrenza: da 1 ora in poi a seconda della Dimensione che sfrutterete
Camminata meditativa: compatibile assai

Flora: ulivi, quercia, pino marittimo, castagni, cerri, ontani neri, carpino bianco. Si trovano stillicidi dove vivono scilla, campanelline, bucaneve, dente di cane. Asteracee nei tratti soleggiati.
Fauna: granchio di fiume, barbagianni, passero solitario, merlo, picchio rosso, scricciolo, storno, saltimpalo, torcicollo, cinghiale, tasso, puzzola, salamandra, salamandrina dagli occhiali, rospo, rana dalmatina, sanguisuga d’acqua dolce, pulce d’acqua, che l’ombra ti rubo’ e tu ora sei malato e la serpe d’autunno che hai schiacciato …
Flora spontanea ricette: ravioli all’ortica leggi la ricetta
Fauna ricette: sono vegetariano e quindi ve le trovate da soli, se proprio se proprio …

ITINERARIO breve di vallebuia 

Foto 1 Al Mulino Baldassini

Parchegggiare nel piazzale Dent, presso la casa natale di Leonardo ad Anchiano, Vinci. Proseguire, con calzature da trekking mi raccomando, verso S.Amato seguendo a sinistra la strada asfaltata che declina. Qua si ammira la Natura del Montalbano, particolarmente suggestiva, i bei terrazzamenti atti alla coltivazione e le tracce dei numerosi mulini che si incontrano. Si superano infatti subito un mulino sulla sinistra sito in quella che si chiama Forra Balenaia ed un ponte. Dopo una lieve salita si incrocia un altro mulino ora abitato, il cinquecentesco Mulino Baldassini dove riconoscerete dei segnali come da Foto1 . Prendere il sentiero numero 16 che indica Santa Lucia. Scenderemo un poco in un vero incanto, per poi risalire costeggiando il Rio di Balenaia dentro alla cosìdetta Vallebuia detta prima anche Forra Santa. Continuando lungo il sentiero dopo aver guadato il corso d’acqua incontreremo altri mulini, di cui uno è indicato come Mulino Nannini, da qui il camminamento prosegue fino ad un bivio.

Foto 2 Bivio per scorciatoia

In questo itinerario dovete seguire al bivio sempre per il 16, una scorciatoia verso Santa Lucia Che si inerpica, è il caso di dirlo, per una salita breve ma, se non abituati, piuttosto sfiancante (Foto2). Dato il formarsi di uno strato misto di foglie e terriccio, la lettiera del bosco, magari in determinate condizioni atmosferiche, si può scivolare. Con l’aiuto dell’attenzione, delle calzature adatte (ed a volte delle mani!), arriverete in cima in quattro e quattr’otto. Con un po’ di fiatone. Appena terminata la salita prendere a destra. Se incontrate un casottino di Acque avete sbagliato. Tornate indietro di poco e riprendete il cammino dove indicato. E’ possibile ovviamente percorrere anche l’altro tratto che porta verso Sant’Amato, ma verrà descritto una delle prossime volte e non in questo senso di marcia. Proseguire per il bellissimo sentiero, molto ampio ed affascinante nel suo scorrere attraverso il bosco senza alcuna difficoltà. Porta al gruppo di case di Santa Lucia che si trova a destra ben visibile non appena terminato lo sterrato. Ancora segnali bianco-rossi vi aiuteranno a scendere lungo l’asfalto tenendo come indicazione il 14 -Casa di Leonardo- che vi riporterà al piazzale Dent. Mentre scenderete avrete una splendida apertura sul panorama circostante, sulla vallata, e sulla testimonianza del rapporto uomo-natura che si è consumato fin dalla notte dei tempi in queste terre fertili e generose con metodi che dovremo ricominciare a rispettare, se avremo la fortuna di poterlo fare, cosa non scontata. Di questo passo nel 2050 come confermano gli scienziati da almeno 40 anni, ci servirebbero 3 pianeta Terra per soddisfare l’ingordigia che ci contraddistingue come specie. Non li abbiamo. Poi gli oceani saliranno di un metro. E la temperatura salirà di 5 gradi. Lascio solo immaginare gli scenari possibili.  Speriamo che altri tratti tipici umani, come l’intelligenza mista a ragionevolezza si facciano avanti (Senti che pippone finale eh!! Non vi sembra opportuno vero? E invece beccatevelo!). Che aspettiamo?
 Quando fu il tempo giusto perchè tutto questo succedesse leggi il racconto del Drago di Anchiano

Scendendo verso Santa Lucia

L’incanto in Vallebuia: la Perlustrazione
Fermata Spettacolo



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