Mi chiamo Brunella Lionetti.
Sono nata a Milano, 59 anni fa, e giunta a 33 l’ho lasciata, insieme alla sua vita, per andare a vivere tra le montagne abruzzesi.
Qui, in una vita semplice e lieta ho approfondito il cammino di fede, iniziato qualche tempo prima. Ho fatto qualche esperienza in comunità cristiane, e ho conosciuto la meditazione, che ho cominciato a praticare regolarmente.
Tutto ciò ha gradualmente cambiato me stessa, e quindi la visione e prospettive del mio vivere. Poi, ho incontrato Marco e ho deciso di partecipare al percorso di Darsi Pace.
Ora frequento APP.2 primo anno, e sono molto grata e contenta di farlo.
Questo scritto (La scrittura mi accompagna da sempre nella mia ricerca di verità) mi restituisce un feedback di ciò che vivo nel profondo, e che riesco a comunicare a parole
Riconosce nella mia condizione di separazione, la confusione, infelicità e morte in cui mi trovo nello stato di mente-cuore-corpo, chiusi, contratti, soffocanti.
E delinea il suo graduale passaggio, attraverso la pratica di meditazione e contemplazione, alla realtà di comunione che sperimento, quando mi abbandono e mi lascio accogliere dallo Spirito cosciente, libero, vivente in me.
Il silenzio-respiro alimenta la relazione di fiducia che diventa filo di luce tra me e tutto.
Oltre me. In un piccolo, grande atto rivoluzionario.
Notte.
Apro gli occhi.
Nel buio, vedo arrivare i primi frettolosi pensieri.
Comincio a sentirmi pesante, e insieme vuota.
Costretta in un circuito dove rimbalzano parole.
Non dicono nulla; confuse, mi smarriscono.
M’invade un senso d’impotenza e inutilità.
Disgregazione. Affondo.
Silenzio
Calma! Respira, lentamente. Profondamente.
Non avere paura, lasciati andare.
Non ti attaccare a nulla. Stai tranquilla, ascolta il tuo respiro.
Accoglilo, ti porta la vita. Lascialo scorrere nel tuo corpo: senti come ti distende?
È un raggio di luce! Dove arriva svapora le ombre, scioglie le membra.
Silenzio
Ecco, ora mi sento come un canale, libero.
Nessun ostacolo all’orizzonte. Trasparente, il soffio vitale, intesse una trama sottile
dentro e fuori di me. Mi unisce ad altri respiri, ad altri corpi.
Silenzio
Nomi e volti familiari affiorano, mentre pronuncio nel cuore il tuo Nome.
Respiro nel tuo respiro, Signore della vita. Di ogni vita, visibile e invisibile.
È un abbraccio di tutto e di tutti. Li sento vicini, ma non li riesco a toccare.
Non serve. Ci sono; siamo insieme, uniti.
Le parole diventano fili di luce, ordinate.
Io in te, tu in me, noi tutti nel Padre.
Silenzio
Il corpo è ritornato leggero, compatto.
Agile, si alza. È giunta l’alba.
Un nuovo giorno da vivere.
Con te, per te, in te.