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Katrina, George W. Bush e Michael Moore



Stamattina ricevo nella mia casella di posta la newsletter di Michael Moore, sapete chi è no?
È uno scrittore, regista (di documentari per lo più), diventato famoso per la sua lotta costante contro il governo di Gorge W. Bush e per ogni tipo di ingiustizia commessa dal governo americano; contro le varie guerre, il potere delle multinazionali, etc…
Per saperne di più vi rimando direttamente al suo sito ufficiale.


Come vi dicevo ricevo la newletter, la quale questa volta è una lettera aperta direttamente al Presidente, una lettera dai toni molto sprezzanti, che potete leggere (in inglese) integralmente anche sul sito di Moore.
Vi sintetizzo in poche parole il succo della lettera, esprimendo opinioni che credo siano ben condivisibili.


In sostanza Michael chiede con la sua solita ironia tagliente al Presidente come mai si sia agito in un modo cosi insufficiente e disorganizzato nell’affrontare l’uragano Katrina, il quale ha totalmente spazzato via (probabilmente per sempre) la città di New Orleans, provocando, e non solo in quella città, innumerevoli (ancora incalcolabili) morti e distruzione.
Si chiede dove sono i soldati che dovrebbero intervenire, per non parlare dei mezzi. Accusa Bush di preferire il loro utilizzo in Iraq, dove ci sono i suoi cari interessi economici, piuttosto che utilizzarli per una catastrofe come quella avvenuta in questi ultimi giorni.
Accusa inoltre Gorge W. di essersi comodamente (con quasi 3 giorni di ritardo) mosso per fare qualcosa, lasciando la sua casa delle vacanze per sorvolare New Orleans.
Come suo solito però Moore non si riferisce solo all’attualità, ma anche al fatto che Bush ha ignorato gli avvertimenti di quegli scienziati che avvertivano sul rischio uragani in quella zona, poiché le acque del Golfo del Messico si stavano surriscaldando velocemente, e potevano quindi generare fenomeni come quelli che purtroppo si sono visti.
Moore sottolinea inoltre il fatto che Bush non ha nessuna fretta di aiutare i poveri superstiti di New Orleans che aspettano i soccorsi sui tetti delle loro case… Forse, si chiede Moore, perché parecchi di loro sono di colore? Se fossero bianchi forse non meriterebbero di “sopravvivere” per 5 giorni sui loro tetti…


Insomma, le accuse sono diverse, tutte molto pesanti… D’altronde Bush non è nuovo a questo tipo di attacchi, anche e soprattutto dall’americanissimo Michael Moore.
Vedremo se anche questa volta gli americani lasceranno passare…


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