Mohamed MeDo (non vi sarà sfuggita la particolare grafia del cognome) viene dal Cairo, e pratica arte Digitale. Non ho approfondito, ma credo che affronteremo la questione in una delle prossime puntate, il modo in cui l’arte digitale venga percepita rispetto all’arte classica. Qualcosa come la vuota polemica che circonda tutt’ora i libri digitali? L’unica differenza tra un dipinto su tela o tavola e unìopera di Mohamed Medo è la consistenza fisica, non certo l’impatto. Va da dé che ogni creazione digitale possa diventare solida, e viceversa ogni forma solida (c’è chi dice persino noi stessi, la nostra anima) possa essere tradotta in digitale. BasterebbeRead More →