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Aggiornamenti da Palestina News

Come sempre sono io ad essere in ritardo nel pubblicarle, ma le notizie dall'amico Vichi arrivano sempre e vi pubblico (in ordine decrescente, dalla più recente) le notizie arrivate.
(Mi scuso se la formattazione degli articoli non è sempre perfetta, ma blogger mi crea degli enormi problemi in questo senso... Sto vagliando nuove prospettive...)
Saluti,
Ivy

L'allegra mattanza


Periodo di straordinari per l’esercito Israeliano, neanche per il weekend si fermano i raid dei soldati di Tsahal nei Territori Palestinesi e le sistematiche uccisioni di militanti e di civili, al di fuori di ogni controllo e di ogni norma di diritto umanitario.

Domenica 23 ottobre, nel corso di un “tentativo di arresto” operato nel campo profughi di Tul Karm, l’esercito israeliano ha ucciso Luai Saadi, il capo dell’ala militare della Jihad islamica nel West Bank, e Majed al Aksar, un militante del gruppo.

Più volte si è parlato delle operazioni di arresto compiute dall’esercito israeliano, e di come troppo spesso queste si trasformino in una vera e propria uccisione extra-giudiziaria dei militanti palestinesi; sul punto, è sufficiente rimandare all’ottimo report di B’tselem sull’argomento, dal significativo titolo di “Take no prisoners”

(http://www.btselem.org/English/Publications/Index.asp).

Sabato 22 ottobre, verso sera, l’esercito israeliano ha ucciso il 19enne Abdullah Tamimi, nei pressi della città di Ramallah, in Cisgiordania.

E’ successo che i soldati israeliani della riserva avevano intravisto due Palestinesi che camminavano lungo la strada che porta all’insediamento di Neveh Tzuf, uno dei quali trasportava una sacca “sospetta”; ritenendo senza ombra di dubbio che quella sacca servisse a trasportare esplosivi, i valorosi soldatini di Tsahal hanno aperto il fuoco senza esitazione, uccidendo uno dei due Palestinesi.

Solo dopo ci si è resi conto che la sacca trasportava solo delle pietre, ma per il povero Tamimi, purtroppo, era già troppo tardi.

Con questo ennesimo assassinio, illegale e immotivato, sale a 4.853 il numero degli uccisi durante la seconda Intifada, di cui quasi l’80% Palestinesi.

E purtroppo nessuno, nel mondo, trova niente da ridire.


Ombre Nella notte

Nella notte tra domenica e lunedì il valoroso esercito israeliano ha compiuto l’ennesima prodezza, uccidendo tre Palestinesi disarmati che cercavano di attraversare il confine tra la Striscia di Gaza e Israele nella zona ad est di Deir al-Balah.
Secondo la versione israeliana, i soldati avevano visto nella notte tre ombre “sospette”, tre Palestinesi che si avvicinavano al confine, di cui uno recava con sé una borsa: sospettando che trasportassero esplosivi, i militari israeliani hanno aperto il fuoco, colpendoli con diverse pallottole.
I tre giovani, feriti, sono stati lasciati lì sanguinanti, a morire come cani, senza che i soldati di Tsahal si degnassero di portar loro soccorso: evidentemente non rientra nei loro compiti istituzionali!
Soltanto due ore dopo, ad una ambulanza palestinese è stato concesso di avvicinarsi al luogo della sparatoria, ma al personale medico non è rimasto che il compito di portare via i corpi.
Così hanno trovato la morte Mohammed Suleiman ‘Edwan, di 20 anni, ‘Eissa Suleiman al-Omour, di 17 anni, Bassam Mohammed Suleiman Abu Gharaba, di 15 anni, tre poveri ragazzi disarmati e che non trasportavano alcun esplosivo, la cui unica colpa è stata quella di tentare di infiltrarsi illegalmente in territorio israeliano per cercare lavoro.
Ancora un ennesimo crimine commesso dai soldati israeliani, l’ennesimo uso eccessivo della forza, l’ennesima uccisione di civili innocenti; non è ammissibile – in un Paese civile - che non si tenti nemmeno l’arresto dei sospetti, non è ammissibile che il solo muoversi di alcune ombre nella notte abiliti l’esercito a sparare per uccidere, non è ammissibile che chi tenta di varcare illegalmente la frontiera debba essere massacrato senza alcun controllo e senza alcuna ragione.
E così tre poveri ragazzi che cercavano solo di sfuggire alla miseria e alla devastazione di Gaza hanno pagato il loro sogno con la morte, tre ombre nella notte stroncate dalla furia assassina di Tsahal.

Fonte (Haaretz.com)



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