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Tesori Nascosti Isole Andamane e Nicobare


Sono due arcipelaghi situati nel Golfo del Bengala (Oceano Indiano) ed è territorio indiano benché siano più vicini alla costa di Sumatra e del Myanmar e perfino a quella della Thailandia. Oltre 550 isole è il gruppo che forma quello delle Andamane di cui ventisei abitate, mentre 22 sono quelle delle Nicobare. 
Se da subito ho individuato come meta del viaggio l'Arcipelago delle Andamane non altrettanto semplice è stato focalizzare un itinerario che mi permettesse di visitare con una certa linearità alcune delle isole in teoria più belle dal punto di vista naturalistico.
Per Questo scopo una volta arrivato a Port Blair mi sposterò via terra verso nord nelle Middle Andaman per poi scendere con calma di nuovo a sud effettuando qualche cosa di simile a un Island Hopping.
Info del  viaggio: Roma - Chennai - Port Blair - Middle Andaman - Rangat - Long Island - Guitar Island - North Passage Island - South Andaman - Havelock Island - Neil Island.



Partenza da Roma con Emirates, meno di dodici ore compreso scalo a Dubai, tutto sommato due voli di medio raggio e arrivo facile alle tre di notte a Chennai. Per ragioni di coincidenza ho prenotato la tratta Chennai - Port Blair con Air India che comporta appena due ore di attesa e altrettante di volo. Port Blair è la capitale delle isole Andamane e Nicobare e quindi base di partenza per tutte le altre destinazioni.
Alle otto del mattino esco vistato dall'aeroporto, sono quindi arrivato quasi a meta, nelle altre Andamane, quelle meno conosciute dal turismo raggiungibili soltanto dall'India.
Adesso l'obbiettivo è Rangat nelle Middle Andaman distante da Port Blair circa 170 Km, per questo fine non ho trovato di meglio che un taxi che per seimila rupie mi porterà a destinazione. 




Port Blair - Rangat 
Puntualmente ad aspettarmi trovo il mio driver con un cartellone in mano con  su scritto  "Alesio Fassi". Bene, bene, nome storpiato viaggio fortunato.
Accomodarmi sulla Scorpio dotata di AC e dormire, questo è il programma odierno.
Naturalmente c'è anche la possibilità di effettuare il transfer con bus locali o con mini van privati, i biglietti prepagati si possono acquistare nella Hall dell'aeroporto per le varie destinazioni. I mezzi pubblici connettono tramite ATR (Andaman Trunk Road) Port Blair (South Andaman) Rangat (Middle Andaman) fino a Digilpur (North Andaman) con partenza al mattino presto.
Vedi link mappa satellitare
https://drive.google.com/open?id=1G4XLJSlCHQuwMop2zILglnINMWs&usp=sharing
Considerato il tipo di trasferimento non ho modo di pentirmi delle rupie spese, meno di cinque ore e arrivo a Rangat dove ho una stanza prenotata all'Avis Hotel. Speriamo che non  mi chiedano il sangue, sono piuttosto stanco e desideroso di riposo, anche se pensandoci bene da Fiumicino a Rangat avrò fatto si e no qualche centinaio di passi. Albergo di transito niente di particolare, ma comodo per raggiungere le mete dei giorni successivi. 
Da sapere
In questa parte del mondo per non incorrere in spiacevoli inconvenienti è necessario prenotare tutto quello che è possibile anticipatamente a seconda dell'itinerario pianificato, passaggio sui traghetti compresi. A questo proposito segnalo che ci sono un paio di compagnie private che tramite agenzia rilasciano preventivamente i biglietti, mentre per la compagnia di navigazione governativa soltanto quattro giorni prima della prevista partenza. Per ovviare a questo inconveniente e ottenere un passaggio sicuro la soluzione è quella di affidarsi all'albergo, che su commissione provvederà per voi. Di fatto ci sono un mucchio di persone che fanno questo di mestiere, l'alternativa è quella di recarsi di persona alla biglietteria e di seguire una bollente interminabile estenuante fila separata fra uomini e donne. Per questa ultima opzione è consigliabile scegliere la fila meno insidiosa, cioè quella delle donne. La signora o signorina, nel caso di specie, dovrebbe mimetizzarsi indossando un sari e dotarsi di un ventaglio di ordinanza, cercando di intrufolarsi il più avanti possibile assumendo un atteggiamento indiano da gnorri di circostanza.
Traghetti governativi
Experienceandamans.all-ferry.
Oltre al normale visto per l'India all'arrivo a Port Blair viene rilasciato un permesso speciale per visitare le isole valido trenta giorni estendibile a quarantacinque. Nessun permesso per le Nicobare.
Rammento infine che siamo nelle Andamane ma, non turisticamente parlando in quelle della Thailandia. Ci sono comunque molte affinità fra le quali le più importanti sono:
-Clima uguale e conseguentemente periodo migliore da Dicembre ad Aprile.
-Conformazione del territorio pressoché uguale ma per così dire ante urbanizzazione selvaggia.
Fin qui tutto liscio come l'olio, domani inizierò le danze.
Ma non subito subito, prima di intraprendere il mio Island Hopping ho una giornata dedicata a visitare alcune delle bellezze nel raggio di pochi Km da Rangat.
Parco di Dhani Nallah Nature Walk Way
Solo 18 Km da Rangat si trova questo eco parco la cui caratteristica principale è quella di poterlo visitare camminando su passerelle in legno che attraversano una insenatura di mangrovie fino ad arrivare a una lunga spiaggia. Come si intuisce dal nome si tratta di una piacevole scarpinata, non mancano punti di ristoro eco-friendly. Olive Ridley è una parte della spiaggia protetta frequentata da tartarughe marine.



Cutbert Bay - Aamkunj Beach
Sulla via del ritorno verso Rangat dedico una breve e sosta presso la spiaggia di Cutbert Bay nota per la nidificazione delle tartarughe, dopodiché non resta che fare il primo bagno di stagione a Aamkunj beach. Aamkunj è una spiaggia facilmente raggiungibile dalla ATRoad ad appena qualche Km dalla città e per questo frequentata da gente del posto.
Curiosità
Gli indigeni sono abituati a fare il bagno vestiti e se pure ci trovassimo su una spiaggia chilometrica li vedremo concentrati nel raggio più corto possibile. Mi sono domandato quale fosse il motivo, ma non ho una risposta certa. Secondo me gli piacciono le ammucchiate, voglio dire che sono propensi a stare nel casino inteso come affollamento.
Rangat Yerrata Jetty - Long Island
E' arrivato il momento di recarmi sulla prima delle isole che ho previsto nel giretto andamano. Yerrata è una località a otto Km da Rangat ed è parte del Yerrata Mangrove Park and Creek, però stavolta sono ala ricerca del Jetty da dove partono i traghetti per Long Island. Due sono quelli statali che percorrono giornalmente questa tratta, prenderò quello delle sette del mattino così da avere una giornata di festa intera.
Long Island
Sono arrivato fin qui per dedicarmi alle immersioni, allo snorkeling e per visitare luoghi poco frequentati, quindi ho preso alloggio nell'unico posto possibile, al Blue Planet Resort, più che altro un agglomerato di capanne e Scuba Diving. Selvaggia questa isola, proprio quello che avevo in mente, no internet, no strade no mezzi a motore circolanti.
Blueplanet
Esiste la possibilità di alloggio alternativo presso la Forest Rest Houses gestita dall'Ente Parco, per le prenotazioni quasi impossibili da ottenere rivolgersi alla sede di Rangat.
Divisional Forest Office
Come dicevo all'inizio del post mai avventurarsi senza prenotazione, certo con una tenda e un sacco a pelo sarebbe possibile sistemarsi dappertutto, però sappiate che il campeggio libero è vietato e punito all'indiana.
Non necessariamente bisogna essere dei provetti subacquei per godere della bellezza veramente incontaminata di questa isola, anzi oggi ho un appuntamento con la più bella spiaggia di Long Island.
Info per il viaggiatore
Causa il fuso orario indiano su tutto l'arcipelago fa buio abbastanza presto, diciamo che nel periodo migliore il sole tramonta già dalle cinque del pomeriggio, in compenso alla stessa ora del mattino il sole è già alto. Per questo motivo tutte le attività e pure i servizi iniziano all'alba. Un altro motivo per cui è necessario avviare ogni tipo di escursione molto presto è dovuta alla bassa marea, che pure questa segue gli orari indiani, insomma non sarebbe posto tanto adatto ai dormiglioni.



Lalaji beach
Per raggiungerla è necessario noleggiare una barca al jetty, oppure effettuare un percorso nella jungla e quindi attraversare una foresta di mangrovie, per questo occorre il permesso gratuito del Forest Office. Per quello che ho da fare ci andrò a piedi.
Il trekking dura circa due ore e arrivare alla baia per questa via è già di per sé una bella esperienza. Immaginate poi un lungo tratto di spiaggia bianca orlata da palme di cocco  e mare turchese con qualche persona e senza nessun tipo di servizio. Siamo nel posto perfetto per praticare lo snorkeling e se volete per sentirsi un giorno un po' come Robinson Crusoe.
Altre spiagge si trovano a pochi minuti del Blue Planet ma oggi ho un impegno diverso, due siti da visitare a Nord dell' Isola.
Campbell Shoal profondità 15/25 metri
Distante  nove miglia da Long Island  con una incredibile concentrazione di vita marina.



Osmaston Shoal profondità 15/20 metri
Sulla via di ritorno sostiamo in questo sito che si trova ad appena due miglia a Nord dell'isola per poi terminare la giornata sull' House Reef non distante dal jetty.
Guitar Island
E' l'ora di suonare la chitarra, dal porticciolo partiamo con altri cinque avventurieri alla volta di questa meta distante appena venti minuti dalla base.
In realtà le chitarre sono due, entrambe disabitate, una più grande e l'altra più piccola sono unite da una striscia di sabbia durante la bassa marea. 



Che fare
Nulla, l'intera spiaggia per non dire le due isole sono nostre. Mi sono fatto prestare un'amaca che ho appeso a due alberi e ho atteso la bassa marea, questo è tutto.
North Passage Island
Nuovo giorno nuova scoperta, partiamo con destinazione Merk Bay, sono le sei del mattino e stiamo solcando un mare cristallino e a tratti blu intenso lasciandoci alle spalle Guitar. Una volta in vista di North Passage osserviamo attorno qua e là  altre isole. Sbarchiamo dopo appena cinquanta minuti di speedboat a Merk Beach che si trova nella parte Nord. Il mare circostante l'isola dicono che è frequentato da branchi di delfini, oggi non è giorno di osservazione fortunato, comunque ci sono altre attività da intraprendere... relax, brevi escursioni verso punti panoramici e lunghe passeggiate interrotte da bagni lungo la Solitary Beach. L'isola è coperta interamente da foresta tropicale ed è disabitata, Merk Beach è una spiaggia della quale non si vede la fine, il mare è a dire poco strepitoso.
Esiste soltanto un capanno in uso a due rangers del Forest Dpt. e naturalmente è vietato sia il campeggio che la sosta notturna. Senza avere l'intenzione di stilare una classifica sulla quale mi sentirei molto imbarazzato, mi limiterò a dire che per diverse ragioni questo è uno dei posti marini più belli in assoluto visitati che mi fa passare sopra ad ogni altro tipo di inconveniente incontrato, nella fattispecie la cucina.



Rientro a Long Island dove bivacco per alcuni altri giorni praticando diverse altre oziose attività in attesa del traghetto che mi porterà quasi direttamente nell'Isola di Havelock.
La compagnia di navigazione governativa arriva e parte quando le pare, non  c'è altro da fare che adeguarsi ai loro ritmi, quanto al tipo di nave... stendiamoci sopra un telo da poppa a prua e non facciamoci caso.

Arrivo a Havelock che è già sera, non  rimane che dirigersi con un trabiccolo all'hotel prenotato.
Havelock Island
Eccoci in un luogo in parte civilizzato a portata di tutti i viaggiatori, volendo può essere raggiunta direttamente da Port Blair con mezzi veloci. Ogni esigenza pur senza troppo esagerare qui può trovare soddisfazione. Come le altre isole di cui vi ho raccontato anche questa è coperta interamente da foresta tropicale. La parte turistica essenzialmente si trova più che altro a Nord - Nord-Est. Per semplificare soltanto più o meno un quarto dell'isola  è accessibile al turismo, immaginate di tirare una riga perpendicolare da Est a Ovest nella parte Nord. Ci sono perfino due tratti di strada che collegano i due lati. Spero con questa disordinata illustrazione di avere reso più o meno l'idea.
Ho preso alloggio nel lato meno turistico nella zona di Radhanagar Beach (spiaggia n°7) una volta nominata da Asia Magazine la più bella dell Asia. Vedrò domani di che cosa effettivamente si tratta.
Radhanagar Beach
Al mattino esco dalla mia Rattan capanna e mi accorgo di essere al centro di una lussureggiante foresta a pochi minuti dalla famosa spiaggia, non resta che andare in esplorazione. Cammino attraverso un sentiero tracciato fra alberi altissimi fino a che come per magia un bagliore accecante mi avverte che sto per arrivare. Bella, lunga e bianca non si può negare, pure in un contesto notevole, ma per i miei parametri non avrà il consenso quale bella dell'Asia, soprattutto per il mare non proprio all'altezza della sua fama.



Elephant Beach
Raggiungibile via mare con una barchetta oppure via scarpa con un trekking nella jungla della durata... c'è un problema sull'indicare la durata, dipende dal tipo di passo, se corto o lungo, se lento o veloce e poi non saprei, stavolta sono andato con un Dinghy a motore in quindici minuti. E' una spiaggia dove dovrebbero albergare degli elefanti, in realtà non se ne vede nemmeno l'ombra, in compenso questo tratto di costa oltre che essere isolato è adatto per praticare lo snorkeling.
Anche Radhangar è isolata dal resto dell'isola, ma il problema se mai lo fosse può essere risolto noleggiando uno scooter, cosa che farò domani.
La distanza fra i due lati dell'isola è di circa dieci Km e attraversa alcuni villaggi per alla fine sbucare sul mare. Prendo a sinistra verso il faro che troviamo a Nord vicino al porto nella punta estrema. Mi sono ripromesso di esplorare questa parte di costa fino dove finirà la strada e oltre.
Govind, Vijaynagar e Kalapather beach sono spiagge che si susseguono così come gli hotel e ristoranti, almeno fino a Vijaynagar. Le costruzioni comunque non creano impatti negativi visibili poiché tutte situate nell'interno.
Spiaggia corallina bianchissima, mare assai più bello rispetto a Radanghar e tutto sommato pochissima gente, il top si raggiunge a Kalapather dove ci sono solo un paio di alberghi e termina la strada. E' comunque possibile addentrarsi a piedi nella jungla e sbucare più a sud a piacimento su spiagge deserte. Molte persone, fra cui diversi connazionali, percorrono questo tratto di strada su e giù in bicicletta. Primo impatto con qualche genere di rifiuti, soprattutto plastiche e lattine presumo abbandonate dai turisti.



Da Havelock a Neil Island, ultima tappa non  fosse altro perché two è sempre meglio che one.
Neil Island
Differente dalle altre nella sua conformazione piuttosto piatta, in parte connessa da strade che collegano le varie località e diversi alberghi. Pur essendo piccola è possibile andare in giro noleggiando scooter e biciclette. 
Da vedere
Laxmanpur beach 1 e 2
La prima è a qualche km da molo, la seconda nella parte opposta è chiamata anche Rocky Beach, nei pressi Howrah Bridge è il posto più immortalato.
Neil Kendra è il cuore dell'isola e Bharatpur beach è la spiaggia principale.
Nella parte Sud a Staipur c'è una bellissima costa selvaggia ma siamo su mare aperto quindi bagni solo di sole.
Le lagune più adatte per lo snorkeling sono quelle di Bharatpur, e Laxmanpur 1 nell'altra dove si trova il ponte naturale ci sono molti scogli coralli a partire dalla riva.



Escursione a Rose Island
Questa piccola Neil è distante solo cinque miglia e può essere visitata con un permesso giornaliero rilasciato dal solito Forest Dpt. Si tratta di zona protetta dove vanno le tartarughe a deporre le uova. Non so dire se ne vale la pena, non ci sono andato.
La fiera è finita, un pensierino a uso dei consumatori
Se siete stati in India oppure se ne avete sentito parlare diciamo pure a proposito del sudiciumaio o sporcizia varia che sia... sorpresa sorpresa, qui ci sono abitudini non troppo indiane. Le isole sono incontaminate e d'altronde non potrebbe essere altrimenti, oppure dove sono abitate c'è poca popolazione tribale. Invece lungo le spiagge dei luoghi più urbanizzati troverete disseminati i cestini dei rifiuti e pulizia giornaliera dell'arenile, in generale qualche vacca, qualche cacca, niente rumori, per chi ne sentisse il bisogno, niente vita notturna.
Sebbene insolito si è rivelato un viaggio molto facile, non ho incontrato particolari problemi logistici, sia per quanto riguarda i voli,quanto per  le coincidenze e i transfer, porto solo il rammarico di non avere iniziato il tour da Digilpur. In fondo le tempistiche non sono diverse rispetto a raggiungere le solite mete più gettonate dell'Asia.


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