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Esondazione del fiume Sieve. Natura o colpa dell’uomo?


Saluto i miei vecchi lettori dopo un anno di assenza.....
Il presente post non è finalizzato per fare una polemica inutile ma per chiedere risposte e capire come si può potenzialmente creare un alluvione...

I fatti…..




Da venerdì 7 febbraio si sapeva che c’era una discreta probabilità di forte maltempo in regione toscana (molti siti di previsione meteo lo evidenziavano) ed il 9 di Febbraio la Regione Toscana e la Protezione Civile Nazionale, a seguito delle previsioni di forti piogge prolungate nel tempo, emettono un’allerta meteo importante per la toscana, la massima per il rischio idrogeologico/idraulico (Figura 1).



Per la regimazione dell’Arno, a seguito dell’alluvione del 1966 dovevano essere costruiti degli invasi a monte di Firenze (in aggiunta a quelli già esistenti di Levane e La Penna – Vedi ubicazione in figura 2). Tale programma è stato poi sostituito con
  1. realizzazione dell’invaso di Bilancino sul Fiume Sieve (previsto anche dal vecchio progetto),
  2. un progetto di costruzione di vasche di espansione sia a monte che a valle di Firenze, ovvero aree libere dove il fiume può esondare liberamente alleggerendo così il carico idrico a valle. Tale progetto non si è ancora concluso.
A seguito di tale allarme, domenica pomeriggio, in previsione dell'arrivo delle abbondanti piogge, sono stati parzialmente svuotati gli invasi di Levane e La Penna, sul fiume Arno (vedi ubicazione in figura). Tale  svuotamento  è stato realmente osservato dai dati real time dati dell'idrometria dell'Arno (dal sito del Servizio Idrico Regionale – SIR), che hanno registrato una “piena” lungo tutto il corso del fiume da Montevarchi alla foce a Pisa tra domenica pomeriggio e la notte fra domenica e lunedì (dati che non ho salvato in quanto al momento non l’avevo ritenuto necessario ma che sono riportati sul sito “Pisa Informa Flash”).

Queste manovre delle dighe sono necessari per la laminazione delle piene in quanto gli invasi, parzialmente svuotati, possono ricevere più acqua di quella che contemporaneamente rilasciano a valle e il sistema di Protezione Civile italiano, fra i più avanzati del mondo dal Punto di vista della previsione delle piogge, serve anche a guidare queste manovre in previsione di piogge piuttosto forti, contribuendo a mitigare quanto più possibile il rischio alluvioni, diminuendo il carico idraulico a valle dell’invaso e permettendo così al fiume di rimanere dentro gli argini (o almeno a contenere i danni).


Lo svuotamento parziale degli invasi non ha interessato la diga di Bilancino, che invece, come riportato dal sito OkMugello,  è stata aperta solo la mattina alle 10 e cioè quando le precipitazioni sul bacino della Sieve erano già iniziate da almeno 3 ore

Come riportato dal collega Guglielmo Braccesi (su Facebook come da foto seguenti), che abita a Sagginale, Frazione in Comune di Borgo San Lorenzo (FI):
  1. alle 19.30 del 10/2/2014 la Sieve ha esondato nei campi limitrofi alla Frazione Sagginale
  2. tra le 22,00 e le 22,30 del 10/2/2014 l’acqua ha raggiunto la frazione di Sagginale.







Viene da pensare……. ma non è che, con l’apertura dell’invaso a piogge iniziate, Bilancino non abbia svolto il ruolo di laminazione/mitigazione della piena, ma che – al contrario – abbia costituito una concausa dell'inondazione stessa?

Per valutare questa possibilità, analizziamo ora i dati delle stazioni idrometriche e pluviometriche in Mugello (si ringrazia il collega Guglielmo Braccesi per aver tempestivamente salvato gli Screen sul sito del SIR).
Le stazioni pluviometriche utilizzate sono state quelle di
1) "Cavallina" che ha evidenziato, in termini di precipitazioni cumulate (Figura 3)
  • 18mm in 6h
  • 50mm in 12h
  • 82mm in 24h
2) "Borgo San Lorenzo" che ha evidenziato, in termini di precipitazioni cumulate (Figura 5)
  • 18mm in 6h
  • 40mm in 12h
  • 58mm in 24h
Precipitazioni sinceramente non straordinarie e sicuramente non elevate....... Ma vediamo nel dettaglio.

A Barberino (a monte di Bilancino e a monte di Sagginale) inizia a piovere poco dopo le 7 del mattino (Figura 3 punto A).
La Sieve (a valle dell’invaso di Bilancino) comincia ad innalzare il suo livello alle 11 (Figura 4 punto A)…





Penseranno i lettori geologi: tempo di corrivazione = 4 ore (per i non addetti ai lavori il tempo di corrivazione è il tempo che intercorre tra l’inizio della pioggia ed l’inizio dell’innalzamento del livello idrometrico del fiume, ovvero il tempo che occorre ad una goccia di pioggia caduta nel punto idraulicamente più lontano a raggiungere nel fiume la sezione di chiusura del bacino idraulico in esame).
Da notare che piove poco intensamente (Figura 3 tratto da A a B), ma il livello del fiume sale vertiginosamente (Figura 4 punto tratto da A a B)….. allora non è il tempo di corrivazione, ma è chiaramente l’effetto dell’apertura della diga per far defluire il lago!!
A supporto di questo si fa notare che  alle 12.30 la pendenza del pluviogramma aumenta (Figura 3 punto da B a C) e cioè….. inizia a piovere veramente forte. Quindi se il tempo di corrivazione fosse veramente di 4 ore, mi aspetterei alle 16.30 un innalzamento della piena, ma dalle 13.30 alle 22.00 la piena sale in maniera molto regolare (Figura 4 punto tratto da B a C)….. nessun picco……O perché…..???
Molto probabilmente è l’effetto dell’acqua proveniente dell’apertura dell’invaso di Bilancino che maschera l’effetto dell’incremento idrico del fiume dovuto all’intensificarsi dell’apporto meteorico, in parole povere….. l’apporto di acqua della diga è maggiore di quello delle piogge).


Alle 22.00, nonostante le piogge proseguano fino alle 23.00, la piena cala vertiginosamente (Figura 4 punto tratto da C a D). Effetto della chiusura della diga di Bilancino…… Probabilmente qualcuno ha fatto presente ai responsabili dell’impianto che Sagginale era sott’acqua……



A questo punto, in assenza di apporti da parte di Bilancino si nota che, a seguito di un nuovo picco di pioggia tra le 1 e le 3 di notte (Figura 3 tratto da D ad E), con risalita della piena fra le 2 e le 4 (Figura 4). Alle 3 smette di piovere ed il picco di piena arriva alle 5 (Figura 4 tratto da D ad E). Quindi il tempo di corrivazione corretto (considerando il massimo della cumulata e il picco di piena) è di 2 ore, non 4.



In base a quanto sopra:




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