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Terremoto Emilia: la terra trema ancora

Questa mattina alle 9.00 (7.00 UTC) un Terremoto di magnitudo Ml pari a 5.8 ha nuovamente colpito l'Emilia Romagna nell'area compresa tra Bologna, Modena e Mantova. Al momento in cui scrivo si contano 16 morti, 1 disperso e migliaia di sfollati.
Anche questo si è trattato di un terremoto di origine tettonica generato da un movimento compressivo. La profondità risulta intorno ai 10Km di profondità (più profondi di quello del 20 maggio) ed il calcolo del meccanismo focale effettuato tramite dati a larga banda della Rete Sismica Nazionale e della rete MedNet dell'INGV ha evidenziato la seguente soluzione (coerente con le precedenti):
Quindi si tratta sempre di faglie orientate mediamente est-ovest e con spostamento in direzione nord-sud. Confrontando questi dati con la geologia del sottosuolo padano si ipotizza che i terremoti siano avvenuti su dei piani di faglia immergenti verso sud.
La Sequenza Sismica è iniziata con l'evento del 20/05/2012 (preceduto da 4 Fore-shocks) ed è stata seguita , dall'ultimo bollettino emesso dall'INGV il 30/05/2012 alle ore 8.00, da oltre 986 repliche. Dall’inizio della sequenza,
  • gli eventi di magnitudo superiore od uguale a 5 Sono Stati 7;
  • quelli con magnitudo tra 4 e 5 sono stati in totale 24;
  • 134 di magnitudo compresa tra 3 e 4
  • 822 di magnitudo minore di 3.
Il Grafico Sotto Mostra la sequenza dei terremoti avvenuti nell'area aggiornati alle ore 09.00 del 30 maggio. In viola l’andamento degli eventi dalle ore 09.00 del 29/05/2012. Fonte INGV


Il grafico sotto mostra l’andamento del numero dei terremoti per giorno dall'inizio Della Sequenza Sismica come nell'ultimo bollettino emesso dall'INGV il 30/05/2012 alle ore 8.00.




 
Di seguito la mappa della sequenza sismica (fonte sempre INGV)


Nell'area epicentrale, nel raggio di circa 30 km, non erano presenti terremoti "storici", e i'epicentro più vicino è datato nel 1346 con magnitudo < 5. Si riporta di seguito la cartografia della sismicità registrata dall'anno 0 all'anno 2002 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, versione 2004 CPTI04 - Fonte INGV)


Qui potete seguire gli eventi sismici in tempo reale e qui potete leggere i bollettini emessi dall'INGV. E' inoltre online il Blog INGVTERREMOTI con aggiornamenti e note tecniche.


Ma a questo punto vi chiederete se sta succedendo qualcosa di anomalo o di anormale in Emilia.........

Chiaramente no! 
Infatti per il numero di scosse "maggiori", se avete un po di memoria, vi ricorderete
  1. il terremoto del friuli del 1976 (n°1 scossa a Maggio e n°1 scossa a Settembre di pari intensità e qui c'ero......)
  2. il terremoto Umbria-marche del 1997 (n°2 scosse a poche ore di distanza)
  3. il terremoto di S. Giuliano di Puglia del 2002  (n°2 scosse a poche ore di distanza)
.........e si potrebbe continuare
Ma quale può essere la causa del perdurare dello sciame sismico e dei vari eventi con magnitudo >5?
Come ho già abbondantemente spiegato (vedi i miei due post precedenti, QUI e QUI), la sorgente sismica con la quale è iniziata la sequenza sismica è la faglia ITIS07 del Data Base delle Sorgenti Sismogenetiche dell'INGV che, a causa del lento movimento del fronte compressivo tra la placca adriatica e la placca europea (che ha giustappunto la zona di cerniera sotto la Pianura Padana) il 20 maggio ha deciso "di andare a vedere come era cambiato il mondo" e  il suo spostamento ha generato il sisma di magnitudo 5.9
In base ai dati in nostro possesso, la crisi sismica in corso non può essere stata causata da una sola faglia sismogenetica a causa
  1. della presenza di numerosi eventi con magnitudo Ml >5
  2. del progressivo spostamento degli epicentri verso Ovest (non compatibile con le dimensioni della sorgente sismica identificata dall'INGV - vedi i miei due post precedenti, QUI e QUI).
Di seguito una animazione spazio-temporale della sequenza sismica in atto, aggiornata al 29/5/2012 (1 sec = 12 ore - Fonte INGV)


La spiegazione a questo punto più plausibile (in attesa di conferma dai dati INGV) è che il sisma del 20 maggio, e le successive repliche, abbiano in qualche modo perturbato l'equilibrio dell'energia elastica accumulatesi nelle formazioni rocciose, facilitando il rilascio di energia anche in altre faglie (posso ipotizzare i sismi con magnitudo Ml>5) ovvero la creazione di nuove (per il sisma con magnitudo Ml=5.8 del 29 maggio che oltretutto spiegherebbe la migrazione verso Ovest). Tale "meccanismo" potrebbe anche essere accaduto nel 1570 (terremoto di Ferrara) quando la crisi sismica, come riportato dalle cronache dell'epoca,  durò 4 anni.
Chiaramente sono tutte ipotesi, per avere qualche informazione in più dobbiamo aspettare le analisi dell'INGV.

Relativamente ai danni delle abitazioni ed ai fabbricati..........la domanda più ovvia che vi potreste fare è: Ma come sono stati costruiti?
Ed il pensiero corre a L'Aquila........
Ebbene la domanda è sbagliata, gli edifici probabilmente sono stati costruiti bene, a regola d'arte, e quindi vi dovete chiedere: Quando sono stati costruiti!
Come vi ho gia fatto vedere, la carta di pericolosita dell'INGV del 2006 (nata nel 2003 dopo il terremoto di San Giuliano del 2002) evidenzia per l'area una accelerazione attesa massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita ai suoli rigidi per il terremoto con un tempo di ritorno di 475 anni è di 0,15g.

L'accelerazione del suolo registrata, come si evince dalla fiura seguente, è stata 0,3/0,35g (il doppio di quella prevista), che corrisponde ad un terremoto con tempo di ritorno tra 800-1800 anni (coerente comunque per gli edifici strategici).


L'assenza di un database decente delle strutture sismogenetiche e l'assenza di terremoti storici ha probabilmente portato a classificare l'area a bassa pericolosità sismica (cosa che probabilmente sarà rivista..... spero).

Va bene dal 2003-2006 è così........ ma prima???
Prima del 2003 le Province di Modena e Ferrara, ovvero le aree attualmente interessate dalla crisi sismica, ovvero Finale Emilia, Modena, Mirandola, Bondeno, Carpi, Correggio, San Felice sul Panaro, ERANO CLASSIFICATE COME NON SISMICHE!! Tale classificazione era stata fatta dalla Regione (vado a memoria) mentre il vecchio ING (o il Servizio Sismico Nazionale non ricordo più) nel 1998 aveva effettuato una prima classificazione sismica del territorio nazionale, ma solo dal 2003 è stata legittamata dalla normativa.
 
Quindi antecedentemente al 2003-2006 gli edifici industriali e civili venivano costruiti in maniera che reggessero solamente il proprio peso e non sono minimamente adeguati a reggere le sollecitazioni orizzontali, dovute ai terremoti, che stanno subendo in questo momento.
Ho visto immagini dei pilastri di capannoni industriali spezzati e chiaramente in questi casi le armature del cemento armato erano decisamente sottodimensionate per le sollecitazioni subite (ma dimensionate correttamente in caso di zona non sismica).

In base a quanto sopra vorrei dare un consiglio spassionato da tecnico......
Se siete in zona epicentrale e/o avete dubbi che l'edificio possa aver accumulato danni e/o vedete lesioni nell'abitazione, NON ENTRATE IN CASA PRIMA CHE I DANNI SIANO STATI VISIONATI DA UN TECNICO ABILITATO ALLE ISPEZIONI DI VULNERABILITA'.

Per maggiori info sul terremoto dell'Emilia (dal quale attingo anche io), c'è
  • un thread specifico su Geoforum (Abbastanza tecnico, ma si risponde sempre anche ai profani, quindi non esitate a chiedere - astenersi troll e complottisti)
  • il Blog del Prof. Marco Mucciarelli

Ricordo la possibilità di inviare un sms (con almeno un carattere) al 45500 per donare 2 euro alle popolazioni terremotate.

Aggiornerò il post con varie amenità (previsori di turno) che si leggono in giro.
Ciao a tutti


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