di Lorenzo Petrucci
Un’investitura niente male. Nella Roma giallorossa c'è la convinzione di aver trovato il nuovo "Francesco Totti". Un’etichetta importante, arrivata dopo quella che addirittura l'ha visto paragonato al grande Diego Armando Maradona. E quando quattro 4 fa Pietro Tomaselli è stato portato nel centro di Trigoria, il Daily Mail gli ha dedicato immediatamente un articolo a testimoniare che queste previsioni non sono poi così tanto inverosimili.
Pietro nasce nel 2004 in Belgio, a Charleroi, da padre italiano (di origini siciliane) e inizia a farsi conoscere al mondo già piccolissimo, quando a soli 10 anni gli viene dedicato un canale Youtube dove mostra tutte le sue qualità col pallone tra i piedi.
La prima società ad accorgersi di lui è l’Anderlecht, che lo strappa all’AREC Mons. L’esperienza con il club belga più importante e titolato del Paese comincia bene. Pietro cresce giorno dopo giorno e la promozione in categorie superiori (allenandosi con ragazzi molto più grandi di lui) è la naturale conseguenza.
La voce si sparge e così Barcellona, Real Madrid, Chelsea e le due squadre di Manchester fanno più di un semplice sondaggio. Il desiderio del padre di Pietro è però quello di tornare in Italia. In un primo momento sembra profilarsi all’orizzonte l’approdo al Milan, ma alla fine ad aggiudicarsi il promettente Tomaselli è la Roma. Nella capitale viene subito accolto in maniera trionfale: firma un contratto di 10 anni con la Nike e posa con Totti, Pjanic e Nainggolan per le foto di rito.
Dieci puro, Tomaselli, fin dalle sue prime apparizioni sul web e soprattutto sul rettangolo di gioco, mette in mostra qualità fuori dal comune. Movenze da fantasista navigato, tanta e tanta qualità, ottima visione di gioco e un piede che accarezza il pallone come pochi alla sua età.
Giudicarlo forse è ancora presto, ma in casa Roma ne sono sicuri: "trattasi del nuovo Pupone".
