Proviene dal Messico il nuovo crack del calcio americano. Si chiama Diego Lainez e per chi lo conosce ha tutte le carte in regola per sfondare. Un classe 2000 di pura classe, eleganza e tecnica, agile nei movimenti, rapido e veloce, imprevedibile e creativo. Gioca in patria nel CF America e ha iniziato a farsi conoscere nell’ottimo Mondiale U17 disputato lo scorso anno in India.
Nel suo club ricopre il ruolo di attaccante esterno a sinistra e per le "movenze da numero 10" ricorda un giovane Dybala quando il Palermo lo portò in Italia. Proprio come l’attaccante juventino, Lainez si trova a suo agio sulla trequarti in posizione centrale alle spalle di una prima punta, ruolo in cui probabilmente darebbe il meglio di sé sfruttando le innate qualità nel dribbling, la visione di gioco grazie a un piede mancino da fare invidia.
Ha tanto ancora da migliorare, in particolar modo nella finalizzazione. Non bisogna però dimenticare che ricopre circa 70 metri di campo a partita, quindi risulta comprensibile arrivare poco lucidi negli ultimi metri. Probabilmente dovrà mettere su un po' di muscoli per sperare in un salto di qualità, magari in Europa, anche perché pare sia costantemente monitorato da importanti top club ed una sua futura crescita tattica potrebbe aprirgli le porte di club come Real Madrid, Barcellona o Juventus (tra le più interessate al ragazzo).
In patria lo chiamano "Messi de Coapa", un soprannome che non gli sta poi così male anche perché assomiglia per movenze e fisicità alla stella del Barcellona. Lainez ha già esordito in Prima squadra, lanciato dall'ex CT Riccardo La Volpe, uno dei grandi del calcio messicano, una "benedizione" niente male per uno dei giovani più interessanti del calcio messicano.
