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La storia della Bugatti Type 22 Brescia, per 73 anni in fondo al lago maggiore

Per gli abitanti del Lago Maggiore era ben nota la mitologica presenza della Bugatti Type 22 Brescia nelle acque del lago.
Questa rara Roadster del 1925 apparteneva al pilota René Dreyfus che nel 1934 la perse disgraziatamente giocando a poker contro il playboy svizzero Adalbert Bodé.
Bodé nuovo proprietario della Bugatti non fu in grado , al suo rientro in Svizzera, di pagare i dazi doganali e decise di abbandonare l’auto appena vinta nel piazzale della dogana.

I doganieri decisero di liberarsi dell’auto lasciandola inabissare nel Lago Maggiore (ai tempi una Bugatti con 10 anni di vita non era considerata di valore ma, al contrario,  una fonte di spesa per l’onerosa manutenzione).
L’auto finì sotto 50 metri ed oltre di acqua dolce e nessuno ne ebbe più notizie fino al 1967, anno in cui la tecnologia per le immersioni raggiunse un livello tale da consentire ai soci del locale club di sommozzatori di avvistare il relitto della Bugatti. Da allora la Type 22 Brescia è stata punto di arrivo per centinaia di sub dilettanti.

Probabilmente non sarebbero cambiate le cose se non fosse successo un evento funesto nel 2008; la brutale uccisione, in una rissa, di un ragazzo.
Il club dei sommozzatori decise di riportare all’asciutto la Bugatti Type 22, metterla all’asta e donare il ricavato ad una fondazione senza scopo di lucro impegnata nella lotta alla violenza giovanile.
Il 12 luglio 2009, migliaia di persone assistono al recupero del relitto.

La parte inferiore della vettura, affondata nel limo del lago per ben 73 anni si è mantenuta discretamente bene, si narra che gli pneumatici Englebert fossero ancora in parte gonfi.
Sorte diversa è toccata alla parte di carrozzeria esposta alla corrente che è stata letteralmente cancellata dagli agenti naturali.
Dopo un delicato intervento di “stabilizzazione” dello stato, la Bugatti fu venduta all’asta Bonhams al Salone Retromobile di Parigi nel gennaio 2010 per 300.000 euro.
L’acquirente si rivelò essere Peter Mullin, noto collezionista di auto e fondatore del Mullin Automotive Museum di Oxnard, in California.
Oggi la Bugatti del Lago Maggiore è esposta nelle stanze del museo di Mullin, definitivamente donata al ristretto numero della auto da leggenda.

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