Dopo giorni caldi di ipotesi e rumors ecco alcuni punti fermi sul futuro dei due team più discussi della Formula 1 2018

Diciamocelo pure: il Campionato di Formula 1 2018 ha acceso gli animi come non accadeva da qualche anno. Tra rivoluzioni nel regolamento e rientri d’eccezione, non sono mancate le occasioni per scatenarsi in entusiasmi e proteste. Dalle limitazioni tecniche imposte ai team all’introduzione delle partenze penalizzabili, le nuove regole hanno fatto discutere. Ma non c’è dubbio che l’argomento più “caldo” sia stato il rientro in F1 di Alfa Romeo al fianco di Sauber. A maggior ragione, dopo la scelta ufficiale del motore Ferrari. Ecco allora alcuni punti fermi sulle ipotesi e le smentite che negli ultimi giorni hanno fatto scalpore.

Non chiamatelo team Beta

“Non sarà il Team B della Ferrari ma un team A marchiato Alfa Romeo Sauber”. L’ha dichiarato senza mezzi termini Frederic Vasseur, il team principal di Sauber, in un’intervista per Auto Hebdo. La polemica sull’utilizzo del motore Ferrari e un possibile assoggettamento al Cavallino viene respinta decisamente. L’obiettivo, anzi, è puntare in alto e lasciarsi alle spalle gli insuccessi passati del team svizzero. Insomma, Alfa Romeo Sauber potrebbe persino entrare tra i favoriti del Campionato 2018 e vedremo come la quoteranno i migliori bookmakers.

Svizzero? No, Sauber.

Vasseur, nella stessa intervista, ha ribadito il ruolo importante di Alfa Romeo nel team. “Grazie alla sua storia e alla sua esperienza”, il marchio porterà prestigio e stabilità a un “piccolo team”come Sauber. D’altra parte il fondatore Peter Sauber, pochi giorni fa, ha rivendicato la bandiera svizzera del team di F1. Sauber, ha ricordato, è presente da anni nel campionato di Formula Uno. Ma mantenere il team elvetico senza il supporto di uno sponsor come Alfa non è più possibile. Svizzero, dunque, ma con riserva.

La Ferrari non è in vendita

O, almeno, Sergio Marchionne non intende comprarla. Alle domande sul suo interesse per la Rossa, il presidente ha confermato il suo impegno, ma non come acquirente. Con un rapido calcolo sul prezzo della Ferrari, circa 30 miliardi di dollari, ha chiarito che le voci sull’acquisto sono “tutte menate”. Il suo obiettivo, piuttosto, è far fare alla Ferrari “un sacco di soldi” e farle vincere il mondiale.

La Ferrari si ritira dalla F1

La minaccia di Marchionne sul ritiro della Ferrari dalla Formula Uno nel 2021, invece, sembra avere più fondamento. Lo ha ribadito stamani Mario Isola, il responsabile Car Racing della Pirelli. Se il team Ferrari non gradirà il nuovo regolamento, la Rossa potrebbe davvero abbandonare il Campionato. Un’ipotesi che sembra impensabile ma che tiene alta la tensione tra Ferrari e gli organizzatori della Formula Uno. Del resto, l’entrata in gioco di Alfa Romeo Sauber potrebbe dare a Marchionne più potere contrattuale. Non resta che attendere gli sviluppi e godersi la Rossa in questa stagione.

Alfa Romeo non è solo F1

Il rilancio del marchio Alfa Romeo sta avvenendo su più fronti. Al Salone dell’Auto di Detroit, Marchionne ha lasciato intendere la possibilità di un ingresso di Alfa Romeo in IndyCar. L’apertura alla Formula Indy, al momento, resta ancora in forma ipotetica. Ma è evidente l’interesse a investire sul futuro del brand.

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