Chi ha detto che per perdere i chili di troppo bisogna avere la costanza di fare sacrifici a tavola ogni giorno?
Secondo i ricercatori dell’Università di Tasmania in Australia per ottenere dei risultati ottimali nella lotta ai grassi è importante fare delle pause durante il regime alimentare della dieta.
Gli scienziati hanno anche individuato il limite di tempo più corretto per poter migliorare i benefici della dieta: 14 giorni, ovvero due settimane di pausa garantiscono una maggiore riduzione del nostro girovita.
La ricerca scientifica è stata condotta per la durata di quattro mesi su due gruppi di volontari. Il primo gruppo ha seguito una dieta comune, senza alcune interruzioni; il Secondo Gruppo, invece, ha programmato uno stop di 2 settimane tra un periodo e l’altro della dieta. Dai risultati ottenuti il secondo gruppo ha ottenuto dei risultati migliori perdendo più peso rispetto al gruppo di controllo.
Ma qual è la spiegazione scientifica che determina questa singolare condizione? Il nostro organismo quando inizia a perdere peso attiva un sistema di difesa che impedisce di bruciare troppi grassi. E’ un pò come se il nostro corpo avvertendo un possibile pericolo di sopravvivenza iniziasse a modificare i propri processi biologici per evitare di perdere delle risorse essenziali. Tornando ad un regime alimentare normale con il periodo di pausa, quindi, l’organismo non percepisce più la situazione di “pericolo” e può riprendere a ridurre le calorie in eccesso.
La teoria della pausa condivisa dai ricercatori rappresenta, quindi, una sorta di escamotage per raggirare il meccanismo di difesa del nostro organismo: se si vogliono evitare dei sacrifici alimentari inutili è importante fare una pausa di 14 giorni per fare in modo che il metabolismo ritorni ad essere quello di prima per bruciare nuovamente i grassi.
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