Jeremy Scott per Moschino propone una sfilata Resort a tema americano
Franco Moschino è stato l’enfant terrible italiano: irriverente, pop, dissacrante, le sue sfilate non verranno mai dimenticate. Negli anni ’80 fece sfilare le modelle a quattro zampe, o con magliette con suscritto “MOSCHIFO“. Inimitabile.
La vena pop culture del compianto Franco, è stata poi ripresa dal suo braccio destro, Rossella Jardini, che ha ceduto la poltrona della maison all’americano Jeremy Scott, un altro enfant terrible della cultura pop, ma americano.
Forse un po’ troppo? Questo dubbio rimane.
Il “pop” inteso da Franco come dissacratore della moda classica, è diventato con Scott un pop più sempliciotto, con chiari, chiarissimi, riferimenti alle icone della cultura popolare come Barbie, McDonald e Spongebob. Forse un passo evoluto verso la società moderna, ma se ci si ferma a pensare, forse una maniera più volta verso il prodotto, che verso la fantasia. Com’è americano!
Moschino Resort 2018: il cuore dell’America sulla passerella
Quest’anno, Jeremy ha presentato la collezione uomo e donna di Moschino Resort 2018. Il tema era l’America.
Non una collezione che celebra le it girls di Manhattan o lo stile da spiaggia di Los Angeles, nemmeno qualcosa che guarda alla Hollywood delle star o agli Stati del nord ricchi di bellezze naturali. Jeremy Scott guarda a quell’America interna, centrale, quella che vediamo nei film, sporca di sabbia, con i camionisti, le pompe di benzina in mezzo al deserto, gli squallidi casinò stereotipati gestiti da altrettanto stereotipati “pellerossa”. Quel lato dell’america fatto di luci al neon, cappelli da cowboy, gasolio e conigliette dei night club.
Qualcuno ci vede Las Vegas, per via dell’allestimento con insegne luminose, ma più che la città del gioco d’azzardo, con le sue meraviglie, il caldo, i concerti di Celine Dion, la sfilata di Moschino è un film dove vecchie Mustang corrono in paesaggi sabbiosi sconfinati per poi fermarsi davanti ad un autogrill dove, al minimo, succede una sparatoria. Insomma, Jeremy Scott ha portato sulla passerella quell’America sudata, sabbiosa ma brillante dei film di Tarantino. L’America dei dollari!
Jeremy Scott Autunno Inverno 2017
Scott si era già ispirato all’America per la sua collezione AI217, dove prendeva spunto da telefilm anni ’90 tipo Beverly Hills, Popular, o il film cult Ragazze a Beverly Hills. C’era anche i questa occasione il tocco dell’America d’azzardo, più Vegas, con il look total white stile Elvis, le borchie, i boa di struzzo delle ballerine e le artificiose impalcature da showgirl sulla testa.
Questa Resort di Moschino, che nulla ha a che vedere con le main collections, più improntate sul lato popolare della società, trattato in maniera stravagante e con gran dispendio di scenografie e modelle, risulta quindi essere una sorta di estensione della linea omonima del designer americano? Di certo, le felpone con le patch dalla silhouette di famose pin-up saranno un must have, come lo zainetto con l’orsachiotto che indossa le orecchie da coniglietta di Playboy.
Questo omaggio americano è un altro colpo che va a buon segno della nuova direzione creativa del marchio, che è più giovane, più americano, meno milanese di quando, nel 1983, venne presentato al pubblico con la prima collezione donna dal mai dimenticato Franco.
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