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Support, l’installazione di Lorenzo Quinn a Venezia che sta facendo scalpore

Lorenzo Quinn fa scalpore con la sua nuova installazione, Support.

In occasione della Biennale di Venezia, giunta quest’anno alla sua 57esima edizione, l’artista italoamericano ha stupito il pubblico svelando la sua ultima imponente scultura situata nel Canal Grande del capoluogo veneto.

Inaugurata lo scorso 13 maggio, Support è stata pensata da Quinn insieme alla madre, la costumista veneziana Iolanda Addori. Realizzata in collaborazione con la Halcyon Gallery di Londra, l’installazione è alta circa dodici metri totali e raffigura due enormi mani, quelle del figlio dell’artista.

Fonte Immagine: Facebook https://www.facebook.com/lorenzoquinnesculturas/

L’opera temporanea segue lo slogan scelto per questo 2017 dagli organizzatori della Biennale, “Viva Arte Viva”. Le mani realizzate dall’artista italoamericano, che pesano circa 2.500 chili ciascuna, è come se prendessero vita uscendo dall’acqua del Canale per andare a sorreggere – se bene solo simbolicamente – Ca’ Sagredo.

Support Venezia: il significato dietro la scultura

L’idea di Support, nata praticamente un anno fa nello studio di Barcellona dell’artista, vuole rappresentare e parlare di una causa molto sentita negli ultimi anni: il cambiamento climatico e l’inarrestabile innalzamento dei mari. E quale città migliore di Venezia, che con il passare degli anni rischia di scomparire, per presentarla.

Lo stesso Quinn ha spiegato infatti come la città di Venezia abbia ispirato le culture per secoli e per far si che continui ad essere così “ha bisogno del supporto della nostra generazione e di quelle future, perché è minacciata dai cambiamenti climatici e dal decadimento provocato dal tempo”.

L’opera ha destato molto stupore e suggestione tra il pubblico grazie alla sua imponenza: due enormi mani solide e forti che, come spiegato dall’artista, irradiano potere ma allo stesso tempo odio e amore. Support riflette le due parti della natura umana, una distruttiva e una creativa: questo insieme anche alla capacità degli umani “di agire e lasciare un segno nella storia e nell’ambiente“.

Un enorme grazie per tutti i vostri commenti, è stato emozionante” ha scritto l’artista sui social a pochi giorni dell’inaugurazione dell’installazione “la scultura Support si trova a Ca Sagredo, Venezia, e coincide con l’apertura della Biennale di Venezia”. Questa, continua a spiegare “vuole parlare alle persone in una maniera semplice, chiara e diretta attraverso le innocenti mani di un bambino ed evoca un messaggio pieno di potere”.

Fonte Immagine: Facebook https://www.facebook.com/Halcyon-Gallery-111511815552928/

Uniti possiamo prendere posizione e per contenere il cambiamento climatico”, un problema che “affligge tutti noi”. Per questo motivo, continua, “tutti dobbiamo pensare al modo in cui possiamo proteggere il nostro pianeta” e grazie a questo “potremo proteggere i nostri patrimoni nazionali. Supportate il nostro pianeta e supporteremo il nostro patrimonio”.

Mani giganti Venezia: dove sono

Tutti coloro che vorranno dare un’occhiata a questa sensazionale installazione potranno farlo fino al prossimo 26 novembre, giorno in cui la Biennale chiuderà i battenti per riaprire nel 2019. Come già spiegato, l’opera si trova a palazzo Morosini Ca’ Sagredo.

Mani Lorenzo Quinn: le altre opere

Molti tra i lavori precedenti realizzati da Quinn hanno visto come protagoniste delle mani che si intrecciano tra loro, ma nessuna di queste era mai imponente come Support. Per questo motivo quest’ultima è stata definita come un’evoluzione dalle opere precedenti, forse anche perché riflette e fa riflettere su uno dei più grandi problemi degli ultimi secoli, appunto il cambiamento climatico.

Tra le altre opere dell’artista che vedono come protagoniste delle mani si trova The Tree of Life. Questo, commissionato dalle Nazioni Unite – e che si può trovare a Birmingham, in Inghilterra – è un tributo alle vittime della Seconda Guerra Mondiale e vede due mani che sorreggono un globo.

Un’altra installazione nota di Lorenzo Quinn è Love. Questa, situata a Millbank (Londra), a pochi passi dal Tate Britain e vede due mani che si incrociano all’interno di un anello.

Fonte Immagine: Facebook https://www.facebook.com/lorenzoquinnesculturas/

L’amore è la parola più potente in una relazione. Vedo l’amore come un continuo flusso di emozioni che resistono lungo il tempo.” Ha spiegato l’artista, continuando “Amore significa rispetto, apprezzamento, onestà, trasparenza, fiducia, volere nient’altro che il bene per questa persona, e anche lasciarsi amare. È un cerchio onnicomprensivo di emozioni dove una persona da e riceve in abbondanza”.

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