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Stella di Natale: cura e mantenimento del simbolo di questa festività

La Stella di Natale, o stella natalizia, è una pianta che trae il proprio nome dalla festività di cui è divenuta il simbolo, ossia il Natale. Chi di noi, in questo magico periodo dell’anno, non ha mai regalato o ricevuto in regalo una stella di Natale?

Con le sue splendide foglie rosse dalla caratteristica forma stellata, questa pianta “fa subito Natale”, come si suol dire, e sono molte le persone che, durante le feste, ne sfoggiano orgogliosamente un esemplare in casa propria.

Trattandosi di un essere vivente particolarmente delicato, tuttavia, la stella di Natale ha necessità di essere curata e mantenuta come si deve.

In questa guida, dunque, andremo a illustrare quali sono le cure cui questa pianta è soggetta e cosa bisogna fare per farla crescere sana e bella.

Se non volete farvi trovare impreparati quando ve ne regaleranno una, vi consigliamo vivamente di proseguire con la lettura. 

– Il fiore della stella di Natale tra realtà e leggenda

Prima di concentrarci specificatamente sulle cure e il mantenimento di questa pianta, è opportuno farci un’idea della sua fisiologia: quali sono le sue origini? Quali le caratteristiche dei suoi fiori? Dove e come si coltiva?

Queste sono tutte domande di cui è fondamentale conoscere le risposte, perché solo conoscendo con esattezza tutti i dettagli di una specie potremo essere certi di darle le cure migliori.

Chiarito questo, dunque, non esitiamo oltre e andiamo subito a conoscere nei suoi aspetti più specifici la nostra stella natalizia, concentrandoci in particolar modo sul suo bellissimo e caratteristico “fiore”.

Euphorbia pulcherrima: descrizione e caratteristiche generali

La stella natalizia o, per meglio dire, l’Euphorbia Pulcherrima, è una pianta di tipo ornamentale originaria del Messico. In questo caldissimo Paese, infatti, essa cresce spontaneamente e allo stato selvatico, motivo per cui si parla di albero della stella di Natale, la cui altezza può variare fra i 2 e i 4 metri.

Ormai diffusa in tutto il mondo, questa pianta è conosciuta con diversi nomi: stella di Natale, Mexican flame leaf, Christams star, Winter rose e Noche buena sono soltanto alcuni degli appellativi che le sono stati dati.

Il merito del grande apprezzamento che essa è in grado di suscitare è tutto dei suoi splendidi fiori (che nella realtà dei fatti sarebbero le foglie della pianta), il cui bell’aspetto è ormai noto a chiunque.

Anche questa “rosa”, tuttavia, possiede la sua spina che, nel suo caso, è rappresentata da una sostanza lattiginosa contenuta all’interno del suo tronco e dei suoi rami: lievemente irritante per la pelle umana, risulta invece altamente tossica per cani e gatti.

Questo è il motivo per cui, se dividiamo la casa con un amico a quattro zampe, dobbiamo essere certi di collocare la nostra stella di Natale in un luogo fuori dalla sua portata.

Il fiore della stella natalizia

Come abbiamo precedentemente affermato, il punto di forza della stella di Natale è dato dal suo bellissimo fiore, le cui foglie si presentano tipicamente colorate di un bel rosso fiamma.

Chiunque si sia recato ad acquistare una di queste piante, tuttavia, avrà sicuramente notato che esistono degli esemplari dotati di foglie bianche: si tratta di una variazione importante, sulla quale avremo modo di riflettere in maniera più specifica nel corso di uno dei prossimi paragrafi.

Per il momento, è sufficiente sapere che il nome specifico di questo fiore è “ciazio” ed è caratterizzato da petali e sepali disposti a coppie.

A differenza delle classiche fioriture, quella della stella natalizia avviene in pieno inverno, quando le giornate sono più corte: sebbene la luce solare sia fondamentale per garantirle una fioritura rigogliosa, questa pianta necessita tanto anche del buio.

Questo è il motivo per cui una delle regole fondamentali legate al suo mantenimento è quella di metterla in un luogo dove non riceva luce artificiale, ma soltanto quella solare, in maniera tale da rispettare la sua natura “notturna”.

La leggenda messicana della stella di Natale

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, la bellezza della stella di Natale è legata soprattutto al suo splendido e caratteristico fiore dalle foglie rosse che, in Messico, è oggetto di una suggestiva leggenda.

In essa, si narra di una bambina povera chiamata Lola che, la sera della Vigilia di Natale, si reca a pregare nella cappella del suo paesino, disperata per il fatto di non potersi nemmeno permettere di portare un fiore sull’altare e, di conseguenza, di non riuscire a dimostrare il proprio amore a Gesù.

Impietosito dalle sue suppliche, l’angelo custode di Lola decide di manifestarsi per consolarla, suggerendole di andare a raccogliere i fiori che crescono a bordo della strada e donare quelli.

Lola replica che non si tratta di bei fiori e che, pertanto, non sono degni di Gesù ma, rassicurata dal suo angelo, fa comunque ciò che le lui le ha suggerito.

Non appena la bambina deposita i fiori da lei raccolti sull’altare, questi iniziano improvvisamente a trasformarsi, diventando rossi e grandi e dando così origine alla stella di Natale così come la conosciamo noi oggi.

Per questo motivo, e in ricordo di questa bellissima leggenda, in Messico la stella natalizia è chiamata “Flores de la Noche Buena“, ossia “Fiore della Santa Notte”, in onore del fatto che è nata proprio durante la notte di Natale.

Come possiamo vedere, dunque, il fiore di questa pianta è protagonista di una storia davvero commovente che, in Messico, viene raccontata ai bambini come racconto della notte di Natale.

Ciò, del resto, non deve sorprendere: essendo questo il paese di origine della stella natalizia, è perfettamente normale aspettarsi che questa pianta sia tanto apprezzata, al punto da essere protagonista di una leggenda tutta sua.

– Stella di Natale: cura e mantenimento

Dopo aver descritto le caratteristiche generali di questa pianta ed esserci permessi anche un piccolo excursus fantasioso in merito alle sue origini, è tempo di tornare ai discorsi seri e affrontare, in maniera dettagliata, la questione relativa alla sua cura e al suo mantenimento.

Come tutti sappiamo, infatti, la stella di Natale è una pianta particolarmente fragile e delicata e non è affatto raro, purtroppo, vederla morire poco dopo averla acquistata: ciò, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuto al fatto di averle somministrato cure sbagliate e inadatte alla sua fragile natura.

Onde evitare d’incappare in una situazione di questo tipo, infatti, è bene sapere esattamente di cos’ha bisogno la nostra stella per stare bene e agire di conseguenza.

Come coltivare la stella di Natale: regole generali

Ci siamo. Alla fine abbiamo deciso di acquistare una bella stella di Natale tutta per noi (o magari ce l’hanno regalata), che adesso fa bella mostra di sé in casa nostra. Dove posizionarla, dunque?

Dobbiamo lasciarla nel suo vaso o è meglio trapiantarla in uno più grande? Per cercare di rispondere a queste e ad altre domande, tutte più che legittime, abbiamo elaborato un elenco di regole generali da seguire che, punto per punto, ci spiegano come dev’essere coltivata questa pianta. Andiamo dunque a leggerlo insieme:

  • come prima cosa dobbiamo trovare per la nostra stella un luogo asciutto, lontano sia dalla luce diretta (in particolar modo quella artificiale), così come da fonti di calore quali il camino e il termosifone.
  • Uno dei problemi che caratterizzano questa pianta è il fatto che essa risulti particolarmente sensibile agli sbalzi termici: metterla vicino a una finestra, dunque, non è affatto una buona idea. In linea di massima, infatti, la stella natalizia dovrebbe stare in un ambiente a temperatura mite, compresa tra i 14° e i 23°.
  • Come abbiamo avuto già modo di spiegare, la stella natalizia secerne una sostanza irritante per gli essere umani e potenzialmente letale per gli animali domestici: se in casa abbiamo dei bambini, amici a quattro zampe o entrambi, è importantissimo tenerli tutti lontani dalla pianta. Sempre per questo motivo, in caso dovessimo maneggiare la pianta, sarebbe meglio farlo con i guanti.
  • Se dovessimo decidere di trapiantare la nostra stella in un vaso più spazioso, allo scopo di permetterle di crescere e diventare ancora più bella, dobbiamo eseguire l’operazione con grande attenzione. Questa pianta possiede infatti delle radici molto delicate e va pertanto maneggiata con estrema cura (e con i guanti!).
  • Il terriccio ideale in cui trapiantarla o tenerla è quello di tipo leggero, magari mischiato con un po’ di sabbia. Un’ottima soluzione consiste nel mettere dell’argilla espansa ai piedi del vaso che, grazie alla sua capacità di trattenere l’acqua, consentirebbe alla nostra stella di mantenersi sempre idratata.
  • Per rendere la stella rigogliosa è fondamentale la sua concimazione: essa dev’essere effettuata ogni quindici o trenta giorni a seconda del bisogno. Quella principalmente utilizzata è a base di potassio e di fosforo, ma anche una composta da acidi umidi può risultare molto utile per fortificare le radici, soprattutto dopo un eventuale trapianto.

Queste che abbiamo elencato, dunque, rappresentano le regole generali per mantenere  in salute la nostra stella di Natale.

Pur seguendole in modo corretto, tuttavia, alla fine delle feste potremmo comunque accorgerci con sgomento che la pianta sta perdendo le sue belle foglie rosse, oltre a seccarsi in molte sue parti. Dove abbiamo sbagliato? La risposta è: non abbiamo commesso nessun errore.

La stella di Natale, infatti, non sta affatto morendo e, pertanto, non va assolutamente buttata (questo sì che la ucciderebbe per davvero!). Al contrario, sta semplicemente attraversando una normalissima fase di sfioritura, dalla quale può tranquillamente riprendersi grazie a una vigorosa potatura. Ne parliamo nella prossima sezione.

Come e quando potare la stella natalizia

Come qualsiasi altra pianta, anche la stella di Natale necessita di essere potata di tanto in tanto. Se eseguiamo quest’operazione in modo corretto e nei periodi giusti, il Natale successivo potremo stupire i nostri amici sfoggiando ancora la nostra bellissima stella, dichiarando con orgoglio che è la stessa che ci hanno regalato l’anno precedente.

Come fare, dunque, per raggiungere questo soddisfacente traguardo? Molto semplicemente, eliminando dalla pianta tutte le parti secche e rovinate: un’operazione che va ripetuta almeno una volta al mese fino a fine estate, anche a seconda dello stato della pianta.

In primavera, tuttavia, quando saremo certi che non sussiste più il rischio di gelate tardive, potremo mettere la nostra stella sul balcone o sul davanzale, a patto che sia un posto ombreggiato e non colpito dalla luce diretta. Effettuare un rinvaso alla fine di aprile, inoltre, potrebbe essere un buon modo per prendersi cura delle radici della pianta, fortificandole insieme al fusto.

– Innaffiatura della stella di Natale: quando e come farla

Come i più attenti di voi avranno senz’altro notato, nei paragrafi precedenti abbiamo fornito una serie di utili indicazioni in merito al mantenimento della stella di Natale, tralasciando però una questione fondamentale: l’innaffiatura.

Come qualsiasi altra pianta, infatti, anche la nostra Euphorbia necessita di essere periodicamente idratata, ma si tratta di un’operazione che dev’essere eseguita con estrema attenzione.

Per certi versi, infatti, questa pianta non è dissimile da un cactus: anch’essa, infatti, proviene da un paese d’origine celebre per il suo clima torrido e, in quanto tale, un’eccessiva idratazione potrebbe risultarle fatale.

Nel suo periodo di fioritura, questa pianta va innaffiata ogni due giorni con acqua non calcarea, facendo però attenzione che non si creino ristagni nel sottovaso.

A tal proposito, come abbiamo già detto, può risultare utile fare uso dell’argilla espansa che, grazie alle sue proprietà, rilascia lentamente l’acqua trattenuta, dirigendola verso le radici della stella.

In questo modo, passato il periodo della fioritura, non dovremo più innaffiarla così spesso, ma soltanto quando il terriccio risulterà secco.

– Stella di Natale bianca: quali differenze presenta rispetto a quella rossa?

Passiamo ora a trattare un argomento che, nei paragrafi precedenti, abbiamo soltanto accennato: il fatto, cioè, che la stella di Natale non esista soltanto nel classico e tradizionale colore rosso, ma è disponibile anche nella variante bianca.

La domanda che è naturale porsi, dunque, è: esistono differenze tra le due specie? La risposta è no.

Di fatto la stella di Natale bianca necessita esattamente delle medesime cure riservate a quella rossa. A questo proposito, tuttavia, può essere utile specificare una cosa: quelli che noi consideriamo comunemente i “fiori” della pianta e che possono per l’appunto presentarsi nelle tonalità del bianco e del rosso, sono in realtà le sue foglie.

I fiori veri e propri, infatti, sono quelli piccolini collocati nel punto di giunzione delle foglie. Ciò nonostante, nella mentalità comune, la stella di Natale viene considerata composta da fiori con grossi petali colorati: da qui l’abitudine di parlare di “fioritura” della pianta, quando in realtà quelle che facciamo effettivamente “fiorire” sono di fatto le sue foglie.

Chiarito questo, ad ogni modo, se le nostre preferenze vanno alla stella di Natale bianca, non dobbiamo essere indotti a pensare che sia più delicata di quella rossa: questa pianta è infatti ugualmente delicata in tutte le sue colorazioni, la scelta delle quali deve dipendere unicamente dal nostro gusto personale.

– Foglie gialle o perdita delle foglie: cause e soluzioni

Abbiamo già avuto modo di far notare quanto la stella di Natale sia delicata e necessiti di cure continue (e soprattutto corrette) per evitare di ammalarsi. Può però accadere che, nonostante il nostro massimo impegno, la pianta inizi comunque a mostrare sintomi preoccupanti, come per esempio un generale ingiallimento delle sue foglie o addirittura la loro caduta.

Come bisogna intervenire in questi casi, onde scongiurare l’irreparabile? Ebbene, innanzitutto non occorre affatto disperarsi. In casi come questi, infatti, la causa del problema difficilmente è imputabile a una qualche patologia: molto più spesso è dovuta al fatto che la stella è stata posta in un luogo poco consono, un errore che si può facilmente correggere.

Cosa fare quando le foglie s’ingialliscono

Partiamo a esaminare il primo caso: come dobbiamo intervenire nel momento in cui ci accorgiamo che le foglie della nostra stella di Natale stanno diventando gialle?

Innanzitutto individuando la causa responsabile di provocare questo fenomeno: come abbiamo già detto, nella maggior parte dei casi non si tratta di una patologia, bensì di un errato posizionamento della pianta che, nel posto in cui si trova, evidentemente non riceve sufficiente idratazione.

Magari la stanza può essere troppo calda o, molto semplicemente, frequentata da troppe persone tutte insieme.

Questa cosa può forse strappare un sorriso, in quanto induce a pensare il fatto che la stella di Natale sia una pianta “asociale”. In realtà, quando in una stanza si concentra troppa gente troppo spesso, l’aria viene ovviamente respirata da tutti e c’è quindi il rischio che alla nostra stella ne arrivi troppo poca.

Da qui l’ingiallimento delle foglie. Un’altra causa può essere da imputare a una scarsa idratazione: è vero che questa pianta non dev’essere assolutamente innaffiata troppo spesso, ma ciò non significa certo non bagnarla più del tutto.

Il problema delle foglie gialle, dunque, è solitamente uno di quelli più facilmente risolvibili. Occorre però prestare attenzione a un particolare importante: se, oltre a essere gialle, le foglie emettono anche un cattivo odore, magari lo stesso che si avverte anche nella zona del sottovaso, allora la prognosi è purtroppo infausta: la puzza significa infatti che l’intero apparato radicale della pianta è stato compromesso e, se le cose stanno così, recuperarla diventa praticamente impossibile.

Cosa fare quando le foglie cadono

Passiamo ora al problema successivo, quello che si verifica nel momento in cui la nostra stella di Natale inizia a perdere le foglie: una questione nient’affatto da sottovalutare. La buona notizia è che anche in un caso di questo tipo difficilmente la colpa è di natura patologica: il motivo, infatti, è solitamente da addurre a un qualche shock termico subito dalla pianta.

Nei paragrafi precedenti abbiamo spiegato che è importante tenere la stella in una stanza caratterizzata da una temperatura costante ma, soprattutto, occorre evitare di metterla nei pressi delle finestre, in quanto l’entrata improvvisa dell’aria fredda finirebbe appunto per danneggiarla.

Se la caduta delle foglie non è accompagnata da altri sintomi (nel qual caso sì che potrebbe trattarsi di una patologia), allora possiamo stare ragionevolmente tranquilli e mettere in pratica una serie di cure atte a far rifiorire, letteralmente, la nostra stella natalizia.

Per prima cosa dobbiamo ovviamente rimuovere tutte le foglie cadute, per poi procedere a una nuova concimazione del terriccio, controllando con attenzione il suo livello di umidità. Fatto questo dovremo accertarci di porre la pianta in un locale idoneo ai suoi bisogni termici, evitando di sottoporla nuovamente a uno shock di questo tipo.

Altri problemi generici che possono colpire la stella di Natale

Le foglie della stella di Natale, come abbiamo avuto modo d’intuire, sono piuttosto delicate e possono essere colpite da una serie di problemi, più o meno gravi. Oltre a diventare gialle e a cadere, infatti, possono mostrare un aspetto secco: segno, in questo caso, del fatto che la pianta è sottoposta a una temperatura troppo elevata o a una scarsa idratazione.

Al contrario, se appaiono invece afflosciate, la colpa è da imputare a un ambiente troppo freddo. Se, infine, le foglie iniziano a rovinarsi mostrando delle insolite macchie, le cause potrebbero essere due: o abbiamo innaffiato la stella con un’acqua troppo calcarea e pregna di minerali, o abbiamo a che fare con un’infezione fungina.

In casi come questi, trovare una soluzione può richiedere il consiglio di una persona esperta di giardinaggio.

– Conclusione

Siamo giunti al termine di questa guida dedicata a una delle piante più amate in tutto il mondo: la stella di Natale. Come dovremmo ormai aver capito, si tratta di un vegetale particolarmente fragile e delicato, che necessita di una manutenzione attenta e continua, pena la perdita della sua bellezza e, cosa più grave, della sua vita.

Prendersi cura di una stella natalizia è pertanto un lavoro a tempo pieno, ma che regala enormi soddisfazioni. Il nostro obiettivo, infatti, dovrebbe essere quello di puntare a farla arrivare almeno al Natale successivo, dimostrando così di possedere un pollice verde non da poco.

Riuscire in quest’impresa non è affatto facile ma, con un po’ di attenzione e tanta tenacia, chiunque di noi ha la possibilità di realizzarla.

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